Memoria storica, astronomia e spettacolo si incontrano sotto un cielo che, da oltre duemila anni, scandisce la vita di Aosta, dove il solstizio d’inverno non è solo un evento astronomico, ma un vero rito collettivo: il momento in cui il Sole torna protagonista.
Nei giorni più brevi dell’anno, Augusta Prætoria celebra i suoi 2.050 anni con il calendario di appuntamenti “Solstizio d’inverno, 2050 anni sotto lo stesso Sole”: da venerdì 19 a domenica 21 dicembre, in città prende vita un ricco programma di eventi gratuiti, che permette di vivere l’esperienza del solstizio d’inverno e dell’allineamento del Sole, il fenomeno che da sempre affascina il mondo intero perché permette di guardare il cielo esattamente come facevano gli antichi.
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Il solstizio d’inverno più sentito è ad Aosta
Forse non tutti lo sanno, ma Aosta ha un legame profondo e tutt’oggi indissolubile con il solstizio d’inverno. Augusta Prætoria, infatti, è stata fondata il 25 a.C. per volere dell’imperatore romano Ottaviano Augusto e, secondo l’uso romano, venne progettata tenendo conto dell’osservazione del territorio e del momento astronomico perfetto: per questo motivo il solstizio d’inverno segna la nascita di Aosta, 2.050 anni fa. Un’ipotesi nata da una scoperta archeologica avvenuta nel 2012 alla Torre dei Balivi, ma che è stata successivamente confermata da studi archeo-astronomici e da relative pubblicazioni specialistiche.
Gli eventi imperdibili ad Aosta
Sono tanti gli eventi diffusi e gratuiti che celebrano Aosta e la sua storia tra il 19 e il 21 dicembre 2025, per concludere in bellezza il calendario di Aostæ2025, organizzato dalla Soprintendenza per i beni e attività culturali della Regione e dal Comune di Aosta per i 2.050 anni dalla fondazione di Augusta Prætoria.
Iniziano così tre giorni di eventi, proprio nel periodo in cui la città scintilla per il Natale, tra mito, storia e astronomia: spettacoli, conferenze, laboratori per bambini, installazioni immersive, osservazioni astronomiche del sorgere del Sole e delle costellazioni invernali e rievocazioni storiche.
Si inizia il 19 dicembre con lo spettacolo teatrale “Avilliana. Miti di fondazione dal Mediterraneo alla Valle d’Aosta” al Théâtre de la Ville, realizzato in collaborazione con l’Università di Torino, per passare agli appuntamenti del 20 dicembre: dalle 14:30 alle 18:00, il MegaMuseo di Aosta ospita la tavola rotonda dal titolo “Alle origini della città. Fondazioni augustee tra mito, rito e archeologia”; dalle 14:00 alle 22:00, il Criptoportico Forense di Aosta ospiterà l’esperienza immersiva di luci e ombre “L’eco delle stelle. Luci nel Criptoportico”, con spettacoli olografici proiettati a ciclo continuo ogni 15 minuti; dalle 15:30, il Museo Archeologico Regionale ospita il laboratorio per bambini (dai 6 agli 11 anni) “Miti di stagione. Saturno e l’età dell’oro”, evento gratuito con prenotazione obbligatoria.
Il grande appuntamento è per il giorno del solstizio, domenica 21 dicembre: dalle 10:30, in via Croce di Città ad Aosta, si può partecipare all’osservazione del sorgere del Sole con Giulio Magli del Politecnico di Milano, Matteo De Re dell’Osservatorio astronomico regionale e Stella Bertarione della Soprintendenza per i beni e attività culturali. Parallelamente, si svolge la rievocazione storica della Guardia pretoriana dell’imperatore a cura di Cohors III Prætoria, che proseguirà al Museo Archeologico Regionale nel pomeriggio, a partire dalle 15:00.
Infine, dalle 20:30 alle 21:30 si possono osservare a occhio nudo le costellazioni invernali dalla terrazza dei Balivi con l’appuntamento “Il cielo sopra Augusta Prætoria”, un’occasione imperdibile per innamorarsi ancora una volta delle meraviglie del cielo, resa possibile grazie all’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta (la prenotazione è obbligatoria dal sito Oavda.it).
Un ricco programma di appuntamenti che richiama residenti e turisti, per scoprire la storia e il patrimonio immenso di questa città romana e per ricordarci ancora una volta che il viaggio non è solo nello spazio, ma anche nel tempo: basta alzare lo sguardo al cielo per scoprire che, da 2.050 anni, Aosta continua a nascere ogni inverno insieme al Sole.