È una scoperta straordinaria e inaspettata quella avvenuta in Scozia, durante gli scavi presso un’abitazione privata, l’Old Cottage Inn del XVII secolo, a pochi chilometri dal centro della cittadina di Stirling, in passato capitale scozzese.
Il giardino dell’antica locanda per mandriani, infatti, ha restituito una strada romana costruita ben 2000 anni fa dall’esercito capitanato dal generale Giulio Agricola.
Una strada del I secolo d.C. nel giardino di casa
L’archeologo Murray Cook ha organizzato uno scavo “esplorativo” nel giardino della signora Jennifer Ure come parte della formazione per studenti locali e volontari e si è ritrovato dinanzi “la strada più importante della storia scozzese” dove “hanno camminato Wallace e Bruce, per non parlare dei Romani, dei Pitti e dei Vichinghi“.
Grande è stata la sorpresa anche di Ure che vive nel cottage con il marito e i due figli: “È sorprendente pensare che personaggi del calibro di Guglielmo il Conquistatore e Re Enrico VIII abbiano attraversato il luogo in cui si trova ora il nostro giardino, non molte persone possono dirlo” ha infatti commentato.
La strada lastricata, viva testimonianza dell‘espansione di Roma fino alla Caledonia abitata dalle bellicose tribù dei Pitti, fu realizzata dalle legioni del generale Giulio Agricola per il movimento delle truppe, il commercio e la comunicazione tra le varie zone dell’Impero: in origine, avrebbe dovuto collegarsi a un guado che attraversava il fiume Forth agevolando la marcia dei soldati.
La scoperta, che ha suscitato entusiasmo tra gli appassionati di storia e gli studiosi, mostra anche come i Romani avessero un controllo notevole del territorio che si estendeva ben oltre il Vallo di Adriano e che avessero una presenza stabile in Scozia invece di incursioni temporanee (aspetto che emerge anche dalla sistemazione di grandi pietre per dare vita a una base solida e duratura).
In più, sono stati rinvenuti reperti quali monete, armi e utensili, che possono fornire a loro volta dettagli importanti sulle attività commerciali e sulla vita quotidiana dei Romani in Scozia nonché sulla datazione precisa della strada.
Per la sua posizione strategica, fu utilizzata nei secoli successivi dagli imperatori Antonino Pio e Settimio Severo (nel II-III secolo d.C.) nel corso delle loro campagne militari in territorio scozzese e rappresentò un vero e proprio crocevia significativo per la storia del Paese: a sud, infatti, si dirigeva verso Falkirk, cittadina a metà strada tra Edimburgo e Glasgow, per poi arrivare in Inghilterra, mentre a nord percorreva il tortuoso territorio montuoso delle Highlands.
Durante il Medioevo e il Rinascimento su di essa si posarono i passi di personaggi chiave del passato britannico: Guglielmo il Conquistatore, MacBeth di Scozia, Oliver Cromwell, Enrico VIII, William Wallace e Robert The Bruce.
Le parole di soddisfazione dello scopritore Murray Cook
Queste sono state le parole alla BBC dell’archeologo dello Stirling Council che ha intrapreso gli scavi: “Una scoperta straordinaria. Camminare letteralmente dove sono passati Wallace e Bruce, senza dimenticare i Romani, i Pitti e i Vichinghi, è stupefacente“. E ha poi aggiunto: “La strada cessò di essere manutenuta dopo che i romani se ne andarono, quindi divenne una cavità erosa e ciò che abbiamo trovato è la superficie erosa della strada. Prima di questo ritrovamento, non era mai stato chiaro dove passasse“.