Con il suo fascino medievale e un ricco patrimonio storico tutto da scoprire, la città di Praga continua ormai da anni ad essere una delle capitali europee più visitate dai turisti. Ma la situazione sta diventando insostenibile: il problema dell’overtourism, che affligge centinaia di destinazioni in tutto il mondo, sta spingendo i cittadini a chiedere a gran voce soluzioni alternative per poter tornare a vivere in serenità. Così le autorità stanno adottando alcune misure più stringenti per spingere i visitatori ad avere un comportamento più rispettoso. Ecco in che modo.
Repubblica Ceca, la proposta di legge sull’overtourism
Quando si parla di overtourism, una delle osservazioni principali riguarda la tutela dell’ambiente: il sovraffollamento mette infatti a rischio il prezioso patrimonio naturalistico delle località visitate, soprattutto a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse presenti sul territorio. Ma c’è un altro problema di cui, forse, finora ci si è occupati troppo poco. Riguarda le difficoltà che i cittadini di tali località, prese d’assalto dai turisti, devono vivere quotidianamente a discapito della loro normale quotidianità. Stiamo parlando di caos per le strade, di rumori molesti a qualsiasi ora e di una carenza di decoro sempre più spiccata.
La Repubblica Ceca vuole dunque porre un freno a determinati comportamenti, per agevolare i cittadini e ridurre le disparità a livello turistico. È così che nasce la proposta di legge sugli affitti brevi in stile Airbnb: se dovesse essere approvata, potrebbe apportare numerose modifiche all’attuale normativa, che risulta essere molto “sfumata”. Ad esempio, potrebbero essere disposte limitazioni nel numero di giorni in cui una proprietà può essere affittata ogni anno, nonché nella metratura minima a disposizione per ogni ospite.
Tra gli obiettivi della proposta di legge, c’è anche quello di allineare gli affitti brevi privati alle tradizionali strutture ricettive, parificandone gli obblighi (attualmente, gli alloggi su Airbnb e piattaforme simili agiscono in una zona d’ombra che va tutta a loro vantaggio). Gli operatori dovranno così registrare gli ospiti su una nuova piattaforma, nella speranza di aumentare i controlli sulle case vacanza e combattere l’evasione fiscale – si stima che annualmente il fisco “perda” circa 32 milioni di euro di tasse non pagate. La nuova normativa dovrebbe entrare in vigore nel luglio 2025.
Le altre misure adottate a Praga
La proposta di legge è solo l’ultima misura adottata per combattere le conseguenze negative dell’overtourism. Come in tante altre città, tra cui Amsterdam, Barcellona e Maiorca, presso la capitale ceca sono state recentemente introdotte nuove strategie per alleviare il fastidio provocato dai visitatori ai residenti. Accade infatti che, negli ultimi anni, i turisti abbiano “cacciato” i cittadini dalla storica Città Vecchia di Praga, con i loro rumori molesti. All’inizio del 2024, per arginare questo problema, le autorità hanno vietato un abbigliamento troppo stravagante ai visitatori durante gli addii al celibato e al nubilato, perché incoraggerebbe comportamenti chiassosi.
Lo scorso anno, invece, era stata chiesta una limitazione degli orari di apertura delle attività commerciali nel centro storico di Praga – appello che tuttavia era stato respinto. L’amministrazione ha trovato un punto d’incontro tra le esigenze del turismo e quelle dei cittadini, adottando una nuova normativa in vigore da luglio 2024: si tratta del divieto di accesso notturno alle auto in una parte della Città Vecchia, che limita così i rumori nella zona dalle ore 22:00 alle ore 6:00.