Dopo Tromsø nel 2026 e Parma nel 2027 è stata ufficialmente proclamata la Capitale Europea della Gioventù per il 2028: si tratta di Podgorica, la città del Montenegro che incentra la propria partecipazione accendendo i riflettori su una realtà dinamica, ambiziosa e soprattutto pensata per le nuove generazioni. Il riconoscimento non è un titolo meramente simbolico, apre infatti ufficialmente un calendario di progetti, investimenti ed eventi culturali pensati per e con i giovani.
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Podgorica è Capitale europea della Gioventù 2028
È stata ufficialmente proclamata Capitale Europea della Gioventù 2028 e Podgorica non vede l’ora di brillare per questi 12 mesi ricchi di appuntamenti. Il riconoscimento arriva in un momento importantissimo per il Montenegro che ancora non fa parte ufficialmente dell’Unione Europea e sta continuando un percorso per l’ammissione. Proprio per questo la capitale coglie l’occasione per diventare un palcoscenico per sperimentazione e idee con un focus sull’innovazione.
Per dodici mesi, la città verrà trasformata in un ecosistema creativo dove innovazione digitale, sostenibilità, mobilità culturale, sport e arti contemporanee verranno messi in rete affinché la voce dei giovani produca effetti tangibili e non solo dichiarativi.
Non verrà celebrata una sola gioventù, ma le sue molteplici espressioni: artisti, attivisti, studenti, sportivi, imprenditori emergenti, associazioni, collettivi spontanei. L’intento dichiarato è quello di costruire una città “abitabile”, dove il vivere comune non si limiti a coesistere, ma a prosperare.

Le prossime capitali elette
Il cammino verso il 2028 viene tracciato da città che, anno dopo anno, hanno dimostrato come la partecipazione giovanile possa ridefinire il modo in cui si concepiscono istituzioni, servizi e politiche pubbliche.
Nel 2026 la scena spetta a Tromsø, definita la città più giovane del Paese per la forte presenza di under 35 e per la sua dimensione multiculturale. È lì che il focus si sposterà sul rapporto tra giovani e Artico, tra tutela del patrimonio naturale e sviluppo sostenibile. Le identità indigene verranno valorizzate non come tradizione immobile, ma come parte viva e creativa dell’Europa di domani. L’impostazione scelta ambisce a trasformare l’intera regione nordica in un’area dove i giovani possano rimanere, lavorare, innovare e dare forma a un futuro condiviso.
Il testimone passerà poi a Parma, che nel 2027 inaugurerà un anno interamente dedicato alla collaborazione tra istituzioni e generazioni under 30. La visione è quella di una città-laboratorio, dove cultura, benessere, transizione ecologica, diritti e nuove economie artistiche troveranno spazi inediti. Sarà un anno di piazze tematiche, residenze creative e percorsi formativi, in cui l’obiettivo principale consisterà nel ridurre le distanze tra decisione pubblica e quotidianità giovanile, trasformando i giovani non in destinatari, ma in coautori delle politiche urbane.
Podgorica con il suo annuncio per il 2028 si inserisce tra le Capitali della Gioventù in divenire e diventa una tappa tanto simbolica quanto energica per fare da ponto tra l’identità balcanica del passato e quella del futuro. La cornice internazionale chiede sempre di più la partecipazione dei giovani e l’occasione diventa un punto di partenza per ripensare alla città, ai linguaggi e persino ai diritti.
L’Europa sceglie di investire nel potenziale giovane, e lo fa partendo da luoghi in trasformazione, capaci di reinventarsi. Podgorica, con il suo ritmo fresco e la sua voglia di protagonismo, promette un anno in cui innovazione sociale, partecipazione e cultura non saranno solo parole, ma esperienza viva.