Agrigento, nominata Capitale Italiana della Cultura 2025, si è preparata ad accogliere i visitatori con un’offerta ampia e variegata che va oltre la famosa Valle dei Templi. Grazie all’iniziativa AgrigentoCulturePass, infatti, promossa da CoopCulture in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi e l’Arcidiocesi di Agrigento, potrete scoprire con un unico biglietto alcuni dei luoghi più significativi del centro storico della città.
In questo modo potrete approfondire la vostra esperienza esplorando le diverse anime di Agrigento, non solo quella classica, ma anche quella barocca e medievale. I siti inclusi nel biglietto, oltre la Valle dei Templi, sono il Museo Archeologico Pietro Griffo, la cattedrale di San Gerlando, il Museo Diocesano e la Chiesa di Santa Maria dei Greci.
Indice
Un biglietto unico per visitare 5 siti ad Agrigento
Non è inusuale che, soprattutto i turisti stranieri, arrivino ad Agrigento solamente per visitare la Valle dei Templi, per poi ripartire senza soffermarsi a scoprire le altre bellezze della città. Per stimolare una visita più approfondita nasce l’AgrigentoCulturePass che, come abbiamo anticipato, permette di visitare ben 5 siti acquistando un unico biglietto.
Valle dei Templi
Questo è considerato uno dei siti archeologici più belli e spettacolari del Mediterraneo, dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1997. Ogni anno i suoi templi dorici, eredità della grande Akragas, l’antica città fondata dai coloni greci nel VI secolo a.C., attirano oltre un milione di visitatori. Imperdibili il maestoso Tempio della Concordia, straordinariamente conservato, il Tempio di Ercole, uno dei più antichi, e il Tempio di Giunone, situato nella parte più alta dell’area archeologica.
A queste bellezze storiche si possono affiancare anche altri luoghi interessanti, come le mostre temporanee: a Villa Aurea è stata allestita “Tesori d’Italia”, che ospita a rotazione oltre 60 capolavori della scultura e pittura italiana provenienti da importanti musei e collezioni private. Da luglio, invece, sarà possibile visitare il parco anche la sera, sia con visite normali che in occasione di eventi speciali e concerti.
Inoltre, ogni giorno sono disponibili percorsi che conducono alle aree meno conosciute della Valle dei Templi, come le necropoli dei primi cristiani all’ipogeo Giacatello, da visitare insieme agli speleologi, o attività come Valle 3D, un viaggio virtuale che consente di scoprire com’era in origine il parco archeologico.
Museo Archeologico Pietro Griffo
Per conoscere davvero il potenziale di Agrigento, che le ha permesso di diventare Capitale Italiana della Cultura 2025, è necessario entrare anche al Museo Archeologico Pietro Griffo. Qui potrete ammirare i 5.000 reperti che raccontano il territorio agrigentino dalla preistoria all’età greco-romana attraverso diversi percorsi: da quello dedicato all’antica Akragas a quello focalizzato sui contesti significativi della Sicilia centro-meridionale.
Fino al 18 maggio, inoltre, ospita “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri”, una collezione di antichi vasi greci del VI e V secolo a.C. che, dopo 200 anni ritornano, sia pur temporaneamente, ad Agrigento da Monaco di Baviera.
Cattedrale di San Gerlando
Tra le cose da vedere ad Agrigento, incluse nel biglietto, c’è anche la cattedrale di San Gerlando. Fondata nell’XI secolo e ampliata nei secoli successivi, la cattedrale rappresenta un importante patrimonio storico e artistico. Intraprendendo il percorso attraverso le torri fortificate e il camminamento panoramico, potrete sia scoprire gli splendidi dettagli architettonici che godere di una vista panoramica privilegiata sulla valle.
All’interno della cattedrale, invece, potrete ammirare la Sala dei Sarcofagi, che custodisce sepolture nobiliari, e l’ex aula capitolare, che invece conserva affreschi che raffigurano episodi della storia di Agrigento. Il percorso si snoda fino alla Torre dell’Orologio, dove si trova una sala dedicata alla costruzione della cattedrale, e termina nella Cappella di San Bartolomeo e nelle reliquie di San Gerlando, conservate in un’urna d’argento dello stesso periodo di quella di Santa Rosalia a Palermo.
Museo Diocesano
Sempre nel biglietto unico è compreso il Museo Diocesano istituito nel 1877 dal vescovo Domenico Turano, che vi permetterà di approfondire la storia della Diocesi di Agrigento dal X al XIX secolo. La testimonianza più antica contenuta al suo interno è l’epigrafe araba di Linosa del 979 d.C, oltre che un piccolo elefantino in marmo. Qui, un’altra testimonianza importante del transfert culturale Oriente-Occidente è rappresentata dall’altarolo dei Crociati, piccola mensa mobile per celebrare la messa fuori dai luoghi di culto, e da un flacone in cristallo di rocca del X secolo, di produzione fatimita, divenuto nel XV secolo reliquiario di San Gerlando.
Chiesa di Santa Maria dei Greci
Infine, l’ultimo sito incluso nel biglietto unico è la Chiesa di Santa Maria dei Greci, costruita sopra un antico tempio dorico dedicato ad Atena. L’edificio, risalente al XII-XIII secolo, conserva un soffitto ligneo trecentesco decorato a capriate e affreschi medievali parzialmente sopravvissuti. Durante i restauri più recenti, sono stati scoperti anche una cripta sotterranea e un antico colatoio, utilizzato nel XIX secolo per la mummificazione dei membri della Confraternita di Santa Maria dei Greci.
Quanto costa il biglietto unico per visitare Agrigento
L’AgrigentoCulturePass costa 28 euro, mentre il ridotto costa 18 euro. Entrambe le tipologie di biglietto hanno una validità di 3 giorni e consentono un solo ingresso per ogni sito.
Se non avete un’auto, potete usufruire della navetta elettrica che permetterà di muoversi tra i diversi siti. L’intero percorso di circa 50 minuti parte da piazza Marconi (Stazione Centrale), tocca la Valle dei Templi (Tempio di Giunone – Tempio di Ercole), il Museo Archeologico Griffo e ritorna in città alla Cattedrale di San Gerlando.