Gli aeroporti possono essere tante cose diverse: un punto di partenza, ma anche di arrivo, un luogo dove si rincontrano persone con non si vedono da tempo, o in cui si saluta qualcuno che sta per volare verso lidi lontani e, forse, senza mai tornare indietro. E a breve un bellissimo scalo italiano sarà anche qualcosa in più: vi sta per nascere un vigneto.
Un vigneto all’aeroporto di Firenze
Ci troviamo a Firenze, culla del Rinascimento e Capitale mondiale dell’arte nel Quattrocento, una città che fa innamorare tutti e che si trova in una regione assolutamente speciale: la Toscana. Si tratta di un angolo del centro Italia dove il vino è importantissimo, al punto che in fatto di produzione di questa bevanda è una delle più importanti regioni italiane, famosa nel mondo per le sue celebri etichette.
Non vi sorprenderà sapere, quindi, che è in ballo un nuovo progetto per cui, prossimamente, potrebbe nascere un vigneto di oltre sette ettari sul tetto dell’Aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci. Parliamo di un’interessante idea dello studio di progettazione statunitense Rafael Viñoly Architects, che ha presentato i piani per la ristrutturazione del terminal internazionale e sì, sono compresi anche dei vigneti pensati con lo scopo di omaggiare la tradizione vinicola italiana, e in particolare quella della Toscana.
Cosa prevede il progetto
Niente di tutto ciò è ancora certo, anche perché i dettagli devono ancora essere definiti. Tuttavia, stando alle prime informazioni il futuro terminal fiorentino avrà una superficie di 50.000 metri quadrati e sarà dominato da un enorme tetto spiovente pieno di lucernari e da circa 38 filari di viti.
Come riporta CNN Travel, quello di Firenze potrebbe a breve diventare il primo “vigneto d’aeroporto” d’Europa, con ben 38 vigne di 2,8 metri di larghezza.
E che fine faranno le uve prodotte? Stando a quanto si legge, saranno raccolte dai principali viticoltori della regione, prodotte e invecchiate nelle cantine in loco per poi essere distribuite per la vendita nello stesso aeroporto.
Come è possibile intuire, l’infrastruttura fiorentina subirà degli importanti cambiamenti che richiederanno particolare attenzione alla distribuzione del peso e al sistema di drenaggio. Diverse sfide riguarderanno anche il microclima, che su di un tetto è completamente diverso rispetto a quello di un vigneto classico.
Le altre grandi novità
Sempre secondo lo stesso progetto, lo scalo di Firenze beneficerà di ulteriori e interessanti cambiamenti. Oltre al vigneto, verrà riorientata e allungata la pista per renderla più adatta agli aerei moderni. Ciò permetterà anche di far operare un maggior numero di voli, al punto che il nuovo terminal – di quasi 50.000 metri quadrati – aumenterà anche la capacità dei passeggeri al suo interno: sarà in grado di ospitare più di 5,9 milioni persone.
Inoltre, sono previste nuove aree di arrivo e partenza, la creazione di sette parchi intorno alla struttura, alloggi per studenti, spazi commerciali e collegamenti di trasporto di superficie potenziati.
Lo studio Rafael Viñoly Architects dovrebbe portare a termine quanto appena detto con la collaborazione dei progettisti dell’aeroporto e, allo stesso tempo, ha annunciato che la struttura verrà costruita in due fasi: la prima dovrebbe essere completata nel 2026, mentre per la seconda occorrerà attendete il 2035.