La seconda stagione della serie “The Gilded Age”, uno dei capolavori televisivi ideati da Julian Fellowes, lo stesso di “Downton Abbey” e di molti altri costume drama, è ambientata durante l’estate, quando l’aristocrazia americana va in vacanza. Al centro delle vicende amorose, politiche e sociali non c’è più solo New York, quindi, ma quella località degli Stati Uniti tanto in voga tra i ricchi a inizio ‘900 che è Newport, nel Rhode Island.
Qui avevano costruito i loro “cottage” estivi, così li chiamavano, benché fossero delle splendide, lussuose e sfarzose mansion, ispirate ai castelli francesi, ai palazzi rinascimentali italiani, ai templi cinesi e ai migliori esempi di architettura europea. Alcuni proprietari avevano addirittura fatto scardinare soffitti, scalinate, camini e intere pareti da antiche dimore europee per trasferirle, così com’erano, in quel di Newport, facendoci costruire una casa tutt’intorno.
Le mansion in cui sono ambientati gli episodi sia della prima sia della seconda stagione di “The Gilded Age“, infatti, sono luoghi reali, appartenuti alle vere famiglie aristocratiche americane dell’epoca, alcune delle quali raccontate nella serie Tv: gli Astor, i Vanderbilt, i Rockefeller e via dicendo. Chi non possedeva una mansion poteva comunque permettersi di affittarla per la stagione estiva, come i Russell protagonisti della serie.
Le mansion di Newport viste nella serie Tv
Si sviluppano lungo la Bellevue Avenue e sono tantissime. Molte oggi sono residenze private, mentre una decina di esse da qualche anno è entrata a far parte della Preservatinon Society of Neport County. Ed è proprio tra queste che troviamo le location di “The Gilded Age 2”.
Kingscote, il cottage di Mrs Blane
Ben riconoscibile, nonostante il colore sia stato reso più simile all’originale storico dopo le registrazioni delle scene, è forse una delle più piccole ma sicuramente la più antica casa vacanza dei ricchi a Newport, Kingscote, dove, nella serie, vive la vedova Susan Blane con cui ha un affair Larry Russell. La sua costruzione, realizzata nello stile del revival gotico americano, segnò l’inizio del boom dei cottage che delinearono questo territorio nel corso del XIX secolo.
Era il 1839, quando il proprietario terriero del Sud George Noble Jones commissionò all’architetto Richard Upjohn di progettare un cottage estivo in una strada di campagna, già chiamata Bellevue Avenue, alle porte di Newport. L’architetto realizzò un cottage molto romantico, con archi, torrette, porticato e finestre ispirato alle tende medievali.
Allo scoppio della Guerra civile americana, Jones lasciò la cittadina e la casa fu venduta al commerciante della China Trade William Henry King. Il nipote David ingrandì la proprietà e ridecorò gli interni, con la nuova sala da pranzo in stile coloniale americano con alcuni ornamenti esotici, il soffitto di boiserie e vetri policromi che allora erano una grossa novità, realizzati dall’artista di Art Nouveau Louis Comfort Tiffany, tutti dettagli che si possono notare chiaramente nel secondo episodio della seconda stagione di “The Gilded Age”, quando Mrs Blane ingaggia il figlio architetto dei Russell per ristrutturare la dimora.
La casa rimase alla famiglia King fio al 1972 quando venne lasciata in eredità alla Preservation Society e oggi si può visitare in un tour delle mansion.
The Elms, la residenza estiva dei Russell
I Russell, ancora piuttosto “nuovi” a New York, non hanno un cottage di proprietà a Newport e, per la loro prima estate, devono affittare una dimora estiva, che però è forse la più bella di tutta Bellevue Avenue: The Elms.
Costruita sull’esempio di uno château francese, questa grandiosa mansion è però dotata di tutte le comodità del tempo e rispecchia perfettamente lo spirito della Gilded Age, l’età dorata degli Stati Uniti d’Ametrica.
All’esterno ha uno splendido parco, con fontane, gazebo e statue di marmo e bronzo, mentre l’interno è riccamente decorato con tappezzerie pregiate e una ricca collezione di opere d’arte Rinascimentali italiane e francesi e di giade orientali.
Fu costruita per la famiglia Berwind, che fece fortuna nell’industria del carbone, come residenza estiva. L’architetto che si occupò del progetto, Horace Trumbauer, prese spunto dallo Château d’Asnières-sur-Seine, alle porte di Parigi, che risale alla metà del ‘700 e che fu la dimora del marchese di Voyer d’Argenson. Nel 1961 la dimora venne messa all’asta dai discendenti dei Berwind e fu acquistata dalla Preservation Society che la aprì al pubblico qualche settimana dopo.
Gli splendidi interni di The Elms, con i sui salotti decorati di stucchi dorati, colonne marmoree, lampadari di cristallo e dipinti antichi alle pareti, sono ben visibili negli episodi della seconda stagione di “The Gilded Age” dove Bertha accoglie i propri ospiti illustri ostentando ricchezza.
Il club del tennis di Newport
Il meraviglioso circolo del tennis dove, nella seconda stagione della serie, organizzano feste e balli, oltre a partite di tennis, esiste veramente e ancora oggi è tale e quale allora. Oggi è l’International Tennis Hall of Fame ed stato il primo club dove si è disputato un torneo di tennis. Nel 1881, infatti, questo luogo ospitò il primo torneo nazionale di singolo maschile, oggi conosciuto come lo US Open. Fu solo nel 1914 che il torneo fu spostato a New York. Nel corso degli anni, tutti i più grandi campioni della storia del tennis hanno giocato su questo campo, dove, prenotando, oggi chiunque può giocare.
Ospita al piano superiore un museo della storia del tennis, dalle origini ai giorni nostri, ed espone cimeli appartenuti ai campioni di questo sport, tra cui le divise “frou frou” che indossava la nostra Lea Pericoli durante i match disputati e coppe e racchette di ogni epoca. C’è persino una stanza multimediale con l’immagino olografica di Roger Federer con cui si può tranquillamente interagire.
Al pian terreno c’è un bellissimo ristorante con vista sull’unico campo da tennis in erba, una piccola Wimbledon d’oltreoceano insomma. Ancora oggi si tratta di un luogo molto esclusivo e diventare socio costa circa 1300 euro al mese.