Interviste inedite e documentari d’epoca: “Il Giovane Berlusconi” è uno dei prodotti Netflix più attesi degli ultimi mesi, sotto la regia di Simone Manetti. La docuserie, dedicata alla carriera imprenditoriale e politica del Cavaliere, ripercorre alcune delle tappe più importanti della sua vita. Facciamo allora un viaggio alla scoperta dei luoghi “protagonisti” della serie, quelli che hanno visto Silvio Berlusconi diventare un grande imprenditore e, in seguito, il Presidente del Consiglio.
Tutto sulla docuserie “Il Giovane Berlusconi”
A quasi un anno dalla morte di Silvio Berlusconi, sbarca su Netflix la docuserie dedicata alla sua carriera: dagli esordi come imprenditore all’incredibile ascesa nel mondo della tv commerciale, sino all’ingresso in politica che lo ha condotto a diventare Presidente del Consiglio. Prodotto da B&B Film, in collaborazione con Gebreuder Beetz Filmproduktion tedesca e la rete franco-tedesca ZDF Arte, “Il Giovane Berlusconi” è suddiviso in tre episodi da 50 minuti ciascuno, in onda dall’11 aprile 2024. Vengono proposti materiali d’archivio finora mai visti, interviste nuove ad alcuni dei personaggi più importanti del secolo scorso e narrazioni inedite in prima persona.
“Il Giovane Berlusconi”: i luoghi
La figura di Silvio Berlusconi è sempre stata strettamente legata alla città di Milano, quella in cui ha vissuto i suoi esordi imprenditoriali e, in seguito, politici. Era il 1963 quando fondò la Edilnord, la sua impresa edile: e fu proprio la società a costruire Milano 2, quartiere residenziale nato negli anni ’70 come modello di città ideale. Il complesso, che oggi vanta una superficie di 3 km quadrati e quasi 6mila abitanti, si trova nel comune di Segrate, alle porte del capoluogo lombardo (al quale è molto ben collegato).
Il Cavaliere divenne poi un pioniere della tv commerciale, ma tutto ebbe inizio in un semplice sottoscala milanese, dove Silvio (siamo nel lontano 1974) diede vita a TeleMilanoCavo. L’idea originaria era quella di consentire ai condomini di seguire le riunioni assembleari, la messa e le pubblicità dei negozi locali. Nemmeno Berlusconi aveva idea di quello che sarebbe successo di lì a poco: l’emittente divenne infatti Canale 5 e, in un secondo momento, Mediaset. Il viaggio prosegue dunque a Cologno Monzese e a Segrate, dove hanno sede le reti televisive.
Naturalmente, non può mancare una visita allo Stadio Meazza (conosciuto anche come San Siro) di Milano: da grande appassionato di calcio e tifoso della squadra rossonera, Silvio Berlusconi acquistò l’AC Milan nel 1986 e ne divenne presidente, carica che mantenne sino al 2004 – rinunciandovi solo a causa del conflitto d’interesse nei periodi in cui venne eletto presidente del Consiglio. Solo alcuni anni dopo, e più precisamente nel 2017, il Cavaliere decise di vendere le sue quote all’imprenditore cinese Li Yonghong.
Uno dei luoghi più famosi tra i tanti correlati al personaggio di Silvio Berlusconi non può che essere Villa San Martino, la splendida residenza di lusso situata ad Arcore. Fu qui che il Cavaliere accolse politici e personalità di ogni tipo, negli incontri legati alla sua carriera o più semplicemente mondani. Nel 1994, quando decise di scendere in politica, Berlusconi si trasferì a Roma: vedremo dunque Palazzo Grazioli, che Silvio elesse sua residenza principale, e Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.
Infine, non può mancare una rapida fuga in Sardegna, meta estiva che il Cavaliere fece diventare ancora più rinomata. Fu qui che acquistò Villa Certosa, un vero gioiello di Porto Rotondo: divenne sua negli anni ’80 e vi fece numerosi lavori, trasformandola in un luogo dove intrattenere decine di ospiti. Silvio Berlusconi vi trascorreva le sue estati, in ottima compagnia e passando per i più celebri locali della zona.