Amadeus, tutte le location storiche (reali) della serie Tv su Sky

Scopriamo i palazzi, i castelli e le biblioteche reali che hanno dato vita agli splendidi set della serie su Mozart

Foto di Letizia Rogolino

Letizia Rogolino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Giornalista, cinefila e anima vagabonda. Ama scrivere di cinema e viaggi, le sue due più grandi passioni da sempre. Toglietele tutto ma non i road movie, i dolci e il mare.

Pubblicato:

La nuova serie Sky Original Amadeus racconta l’ascesa folgorante e il declino leggendario di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Cinque episodi per ripercorrere la vita di Wolfgang “Amadeus” Mozart, genio ribelle del XVIII secolo, virtuoso indomabile e autentica rockstar ante litteram.

La serie è dal 23 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, rinnovando il mito già reso celebre dal capolavoro cinematografico di Miloš Forman e dall’omonima opera teatrale di Peter Shaffer, qui reinterpretata con uno sguardo audace e contemporaneo da Joe Barton.

Di cosa parla

Questa versione di Amadeus rilegge la leggenda del tormentato rapporto tra Mozart, interpretato da Will Sharpe e Antonio Salieri, a cui presta il volto Paul Bettany. Al centro del racconto c’è la nascita di un talento straordinario e la sua lenta rovina, alimentata dall’invidia e dall’ossessione del compositore di corte, uomo profondamente devoto che interpreta il genio di Mozart come una crudele provocazione divina. Accanto a loro, Gabrielle Creevy è Constanze Weber, moglie di Mozart, figura fondamentale nella sua vita privata e artistica.

Quando il venticinquenne Amadeus approda nella Vienna del Settecento, non è più il bambino prodigio osannato dalle corti europee, ma un giovane artista in cerca di indipendenza e libertà creativa. Il suo destino si intreccia con quello di Constanze, compagna tenace e leale, e con Salieri, musicista affermato e fedele servitore dell’imperatore. Mentre Mozart continua a creare musica rivoluzionaria, combattendo contro i propri eccessi, le convenzioni sociali e l’ostilità di una corte conservatrice, Salieri sprofonda in una spirale di gelosia e fanatismo.

Quella che nasce come competizione professionale diventa una guerra interiore lunga trent’anni, fino a una confessione sconvolgente e al disperato tentativo di Salieri di legare per sempre il proprio nome all’immortalità di Mozart.

Amadeus Sky
Ufficio stampa Sky
Amadeus su Sky

Dove è stata girata

A rendere ancora più immersiva la serie sono le location, che ricostruiscono con grande cura l’Europa musicale del Settecento: palazzi imperiali, teatri d’opera, strade brulicanti e interni sontuosi fanno da sfondo alla vicenda, restituendo il fascino e le contraddizioni della Vienna dell’epoca. Luoghi che non sono solo scenari, ma veri protagonisti visivi, capaci di amplificare il conflitto, la grandezza e la caduta di un genio destinato all’eternità.

Ambientata in modo convincente nella Vienna del XVIII secolo, Amadeus potrebbe sorprenderti sapendo che in realtà è stata girata a Budapest e nei suoi dintorni, capitale della vicina Ungheria, entrambe collegate dal fiume Danubio. Il film originale, invece, era stato girato a Praga.

Palazzo Ráday di Pécel

La casa di Salieri è reale ed è «un palazzo piuttosto decadente, a circa 40 minuti da Budapest, in campagna», racconta il regista. Si tratta del Palazzo Ráday di Pécel, che viene gradualmente restaurato dopo un grande incendio avvenuto nel 1825. Vederlo di persona inizialmente preoccupò la scenografa, ma alla fine si è rivelato uno dei suoi luoghi preferiti.

Metropolitan Ervin Szabó Library

La Biblioteca Metropolitana Ervin Szabó occupa uno spettacolare palazzo storico nel centro di Budapest. Le sue imponenti sale di lettura e gli interni riccamente decorati l’hanno resa da tempo una location molto richiesta per le produzioni in costume.

Per Amadeus, alcune aree della biblioteca sono state trasformate sullo schermo in una sala da ballo e in un salone del XVIII secolo, utilizzate per le scene che raffigurano riunioni di corte e ricevimenti pubblici. L’edificio nacque infatti come residenza nobiliare e solo in seguito è diventato sede della biblioteca: i soffitti intagliati e le grandi finestre conferiscono agli ambienti la giusta monumentalità e solennità, perfette per ospitare balli formali e scene di rappresentanza.

Metropolitan Ervin Szabó Library
iStock
Metropolitan Ervin Szabó Library

Il castello di Vajdahunyad

Il Castello di Vajdahunyad si trova nel City Park (Városliget) e ospita il Museo dell’Agricoltura Ungherese. Affacciato su un lago nel Parco della Città, l’edificio è un affascinante collage di stili architettonici romanico, gotico, rinascimentale e barocco, con torri, arcate e un suggestivo cortile decorativo.

Nella serie Amadeus il castello è stato utilizzato per diverse riprese in esterni che richiedevano facciate solenni, corti interne e giardini formali. In particolare, la festa in cui Salieri sente Mozart suonare per la prima volta è stata girata proprio qui, sfruttando l’atmosfera romantica e scenografica del complesso. La ricchezza visiva del sito lo ha reso una location ideale per rappresentare residenze aristocratiche ed esterni di palazzi, offrendo un convincente sostituto di dimore nobiliari d’epoca.

Il castello di Vajdahunyad
iStock
Il castello di Vajdahunyad

Palazzo Esterházy di Fertőd

Nel XVIII secolo, mentre Mozart viveva in Austria, l’Ungheria attraversava un periodo di fioritura nella costruzione di palazzi, favorita da una stabilità politica senza precedenti. Oggi il Paese conta circa 2.000 residenze signorili, di cui 700 tutelate come patrimonio storico, e alcune di queste hanno fatto da scenografia naturale per Amadeus.

Il fulcro delle riprese è stato il palazzo dell’imperatore Giuseppe, realizzato nel maestoso Palazzo Esterházy di Fertőd, a due ore da Budapest e al confine con l’Austria. Con le sue 126 stanze, si tratta della più grande costruzione rococò dell’Ungheria, spesso soprannominata la “Versailles ungherese”. Interessante notare che il palazzo ospitò un altro celebre compositore: Joseph Haydn, che vi risiedette con la sua orchestra dal 1766 al 1790.

La troupe ha apportato pochissime modifiche, limitandosi a renderlo più simile a un palazzo realmente abitato: le impalcature visibili richiamano la mania dell’imperatore per le continue ristrutturazioni, mentre i giardini sono stati valorizzati e perfezionati attraverso effetti visivi in post-produzione.

Basilica di Santo Stefano

La Basilica di Santo Stefano è una delle chiese più importanti e riconoscibili di Budapest. La sua grande cupola di impronta classica, la navata imponente e gli interni riccamente decorati rispondono perfettamente all’idea di uno spazio religioso e cerimoniale adatto a una storia incentrata sui compositori di corte.

La produzione ha girato qui le scene che richiedevano un interno ecclesiastico di ampie dimensioni e un’ambientazione solenne e formale. Grazie alla sua scala monumentale e alla ricchezza delle decorazioni, la basilica si presta in modo naturale alle sequenze dedicate alle cerimonie pubbliche e ai momenti chiave legati alla dimensione religiosa del racconto.

Basilica di Santo Stefano
iStock
Basilica di Santo Stefano

Teatro dell’Opera di Budapest

Secondo i report e i materiali di produzione in anteprima, la troupe ha lavorato anche all’interno e nei dintorni del Teatro dell’Opera di Budapest e di altri grandi spazi di Budapest per girare le sequenze dedicate a sale da concerto e musica di corte. Queste location hanno offerto alla produzione l’autenticità dell’architettura di un teatro d’opera e prospettive dal lato del palco, contribuendo a rendere credibile e vibrante la vita musicale mostrata nella serie.