Una terra particolarmente amata per le vacanze dagli italiani, ma in realtà dai viaggiatori di tutto il mondo, è la Thailandia. Ma del resto non c’è da sorprendersi: si tratta di un Paese ricco di contrasti e dove una natura entusiasmante e una spiritualità profonda si mescolano, in maniera quasi bizzarra, con la movida più sfrenata che ci sia. O almeno questo è quello che accade a Patong beach, la spiaggia più famosa di Phuket (e non solo).
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Dove si trova Patong beach
Patong è una curiosa città di villeggiatura che sorge sulla costa occidentale dell‘Isola di Phuket, di fronte al caldissimo e limpidissimo mare delle Andamane nel Sudovest della Thailandia. La Patong beach è la sua inconfondibile spiaggia sabbiosa a forma di mezzaluna che, pur invitando al bagno per via dei suoi colori che fanno sognare, è un piccolo cosmo del divertimento in quanto costellato di caffè, ristoranti e bar che di notte diventano persino più chiassosi.
No, non vi stiamo parlando di un luogo in cui isolarsi dal resto del mondo e trascorrere vacanze all’insegna del silenzio: qui si viene a fare festa, a divertirsi con i piedi sulla sabbia, a fare amicizia e poi un bagno in acque cristalline.
Paesaggi unici e spettacolari fanno da sfondo a una movida dal sapore orientale dove a celebrare sono i tantissimi turisti che accorrono praticamente da ogni parte del mondo.
Patong beach: informazioni
Appena si arriva a Patong beach tutti sperimentano la stessa sensazione, quella di ritrovarsi in un luogo surreale. Il divertimento qui si percepisce in ogni sua possibile sfumatura: di giorno grazie alle tante attività che si possono fare e ai localini vista mare pieni di musica e di colori; di notte in compagnia delle brillanti luci della movida che si accendono tra night club, pub di tutti i tipi e migliaia di persone che le camminano accanto.
Un posto che alle volte può persino risultare esagerato, ma che nonostante questo viene sempre più cercato e agguantato dei viaggiatori che qui accorrono a trascorre giornate indimenticabili.
Una zona che, tra le altre cose, è stata completamente ricostruita a seguito del devastante tsunami del 2004 e che nella sua spiaggia rivela ancora una sorprendente combinazione di fine sabbia bianca bagnata dal mare azzurro delle Andamane in cui si specchia una vasta concentrazione di alloggi, negozi, night-club, ristoranti ed attrazioni di tutti i tipi, talmente tante che è praticamente impossibile contarle.
Per molti potrebbe risultare assurdo pensare che in una così splendida mezzaluna di sabbia morbida, che si fa ammirare nella sua lunghezza di circa 3 chilometri, ci sia un infinito susseguirsi di bar, taverne, ristoranti, alberghi, chioschi, punti per il noleggio di pedalò, barche, attrezzature per il diving e lo snorkeling, e tutti puntualmente pieni di gente.
Ed è ancor più incredibile credere che Patong, al tempo stesso, è anche il centro principale per le attività subacquee dell’isola e pure il posto in cui i più avventurosi possono realizzare il desiderio di fare sci nautico e il traino a paracadute tramite motoscafo.
In sostanza la spiaggia di Patong, pur essendo di una bellezza disarmante, è inevitabilmente e costantemente affollata. Ma come ogni vero paradiso che è in grado di accontentare tutti, anche qui basta allontanarsi di poco per trovare spiagge tropicali che lasciano a bocca aperta e, soprattutto, più intime a appartate.
Le altre spiagge di Patong
Dal caos che risalta sulla sabbia dorata e morbida lambita da un mare cristallino e splendente di Patong Beach, occorre salire su una delle numerose imbarcazioni di pescatori o trasporto turisti per attraccare su Freedom Beach. Qui potrete davvero dimenticare tutto quello che avrete visto precedentemente perché l’atmosfera sarà del tutto diversa.
Si tratta di una spiaggia da sogno accarezzata da un mare caldo e che sfoggia tantissime sfumature di verde che sembra quasi irreale. Un angolo anomalo di Patong e che distingue persino in tutta la Thailandia: per molti è una delle più belle del Paese.
Un vero e proprio capolavoro nascosto, dalla bellezza accecante e praticamente incontaminata. Pare quasi di mettere piede in un angolo di Paese del sorriso che è rimasto fermo nel tempo e dove le spiagge sono tranquille, la sabbia immacolata, mentre l’atmosfera è quella del relax più totale.
Salendo poi su delle scale in cemento che si fanno spazio sul lato nord della spiaggia, è possibile godere di un’ incredibile vista panoramica dell’acqua color giada. Un mare così limpido che di riesce persino a intravedere le barriere coralline che popolano la zona.
C’è poi Paradise Beach che è a soli 10 minuti di distanza dalla più famosa Patong Beach. Qui vi sembrerà di ritrovarvi in una cartolina grazie al mare azzurro e lucido impreziosito da palme gigantesche che ondeggiano al ritmo del vento. Presente anche un’altalena di corda in cui sedersi e lasciarsi dondolare. Piccola e ben protetta, sopra di essa splende un infinito cielo azzurro che sembra voler essere toccato da enormi rocce di granito che le fanno da cornice.
Vale la pena fare un salto anche presso la spiaggia di Karon che è incastrata tra Patong (a Nord) e Kata (a Sud). Si tratta della terza spiaggia più lunga dell’Isola di Phuket ma anche di uno spot in cui trovare la tipica sabbia soffice e dorata thailandese che viene accarezzata da un mare talmente cristallino che potrebbe persino ipnotizzare.
Infine, da non perdere a nord di Patong è Kalim Beach che, oltre a presentare un manto sabbioso soffice e delicato, è anche l’ideale per godersi un panorama che fa emozionare, soprattutto al tramonto.
Quando andare a Patong beach
La spettacolare Isola di Phuket, sede della festaiola Patong beach, ha la fortuna di godere di un clima tipicamente tropicale, e quindi di un’estate praticamente perenne.
Tuttavia, il periodo migliore per visitare questa splendida località balneare e i suoi preziosissimi dintorni è quello che va da gennaio e maggio. Tra il primo mese dell’anno e il secondo, le temperature medie vanno dai 22 e i 28 gradi centigradi, tra marzo e maggio è più probabile incontrare un caldo meno sopportabile poiché si possono raggiungere picchi di 40 gradi, e con un’umidità che potrebbe risultare anche fastidiosa.
Da giugno a dicembre, invece, si potrebbe correre il rischio di avere a che fare con diverse piogge, anche se le temperature rimangono comunque calde.