Nova Gorica e Gorizia, due città per una Capitale Europea della Cultura 2025

Scopriamo i temi e gli appuntamenti da non perdere di GO! 2025, il prestigioso evento tra Italia e Slovenia che unisce due città a lungo divise

Foto di Maria Grazia Casella

Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Il 2025 sarà un anno storico per le città di Nova Gorica, in Slovenia, e Gorizia, in Italia. Per la prima volta nella storia della Capitale Europea della Cultura, questo prestigioso titolo sarà condiviso da due città separate da un confine internazionale. Si tratta di un evento unico che mette al centro la collaborazione transfrontaliera, e che attraverso il progetto GO! 2025 intende celebrare le diversità culturali e la comunanza di due centri che sono stati a lungo divisi.

Gli eventi da non perdere

Le celebrazioni iniziano l’8 febbraio 2025, quando entrambe le città saranno protagoniste della cerimonia inaugurale che coinciderà con la Giornata slovena della Cultura, in onore del poeta nazionale sloveno France Prešeren. Questo evento simbolico darà il via a un anno ricco di manifestazioni culturali, artistiche e gastronomiche, che avranno luogo sia a Gorizia che a Nova Gorica.

Tra gli eventi principali spicca la Marcia per l’Europa, prevista tra il 1° e il 9 maggio, e la manifestazione culinaria Gusti senza Frontiere, dal 26 al 28 settembre. Il programma culminerà con una luminosa cerimonia di chiusura GO! 2025, che si terrà tra il 1° e il 5 dicembre. Per tutto il periodo la città non sarà soltanto uno scenario per eventi, ma un simbolo di cooperazione europea, dove arte, cultura e persone si incontrano in un contesto di dialogo e scambio.​

Il filo rosso e il filo verde: i temi di GO! 2025

GO! 2025 si sviluppa attorno a due temi principali, simboleggiati dai filoni rosso e verde. Il filo rosso rappresenta il concetto di confine, che ha segnato la storia delle due città. Attraverso lo slogan GO! Borderless, si indaga su come i confini influenzino le culture e le relazioni umane. Un confine, infatti, non è solo una linea fisica che separa due territori, ma può anche rappresentare barriere culturali o storiche.

Gorizia e Nova Gorica incarnano perfettamente questa dicotomia: per decenni separate da un confine rigido, oggi sono un esempio di come la collaborazione possa superare le divisioni. “Auspichiamo che la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 diventi un’occasione per raccontare una regione in cui il concetto stesso di confine cambia significato, mettendo al centro la comunicazione e la condivisione attraverso l’arte, la cultura e l’enogastronomia” ha dichiarato Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il turismo in Italia.

Il filo verde, invece, si ispira al fiume Isonzo, le cui acque smeraldine uniscono le due città e il cui corso rappresenta l’anima verde e sostenibile del progetto. Il tema ambientale è infatti cruciale in GO! 2025, che pone un forte focus sulla sostenibilità e sull’attenzione alle generazioni future. In quest’ottica, un nuovo distretto culturale ecosostenibile prenderà vita nel tratto di un chilometro che separa le due ex dogane. Questo spazio verde, simbolico e concreto, diventerà un punto di incontro e di socialità per gli abitanti di entrambe le città, con un progetto architettonico che coinvolge piazzale della Transalpina e l’area verde che conduce al valico di San Gabriele.

Un passato condiviso, un futuro comune

Le storie di Gorizia e Nova Gorica sono strettamente legate al corso del Novecento, un secolo di profondi cambiamenti geopolitici e sociali. Gorizia, situata sul corso dell’antica via Gemina e del fiume Isonzo, è stata per secoli un crocevia di culture latine, germaniche e slave. Nova Gorica, al contrario, è una città giovane, costruita dal nulla dopo la Seconda Guerra Mondiale, come parte del progetto urbanistico socialista della Jugoslavia. La sua nascita risale al Trattato di Parigi del 1947, che ne sancì l’appartenenza alla Jugoslavia, separandola fisicamente da Gorizia.

Oggi, le due città, seppur divise politicamente, formano una sola entità urbana che rappresenta simbolicamente la riunificazione e la cooperazione. L’immagine del filo spinato che divideva piazzale della Transalpina negli anni del dopoguerra è ormai un ricordo, sostituito da un’idea di confine aperto e di dialogo interculturale. Il titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 sarà un’occasione per dimostrare al mondo come la pace e la condivisione siano non solo possibili, ma anche auspicabili in un’epoca di crescenti tensioni globali.

​Terre di frontiera

GO! 2025 coinvolgerà anche le zone circostanti, come la regione di Brda in Slovenia, famosa per i suoi vigneti e la ricca offerta gastronomica, ma anche in quanto meta privilegiata per gli amanti dell’escursionismo e del cicloturismo. Percorsi come l’Alpe Adria Trail, il Juliana Trail e il Sentiero della Pace attirano ogni anno visitatori da tutta Europa, così come la nuovissima TransDinarica e la Juliana Bike, ideali per chi ama esplorare la natura in bicicletta. Il turismo sostenibile sarà un altro tema centrale di GO! 2025, con la volontà di promuovere uno sviluppo territoriale in armonia con l’ambiente.