L’incredibile città di cui vi vogliamo parlare oggi, pur essendo considerata la più antica del Paese in cui si trova, è la più progressista di tutto il nostro continente. Il motivo per cui può essere definita in questo modo e perché ogni giorno può vantare un ampio numero di iniziative legate alle sostenibilità.
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Nijmegen, orgoglio dei Paesi Bassi
La località in questione è situata nella zona est dei Paesi Bassi, a soli 10 km dal confine tedesco. Si chiama Nijmegen (in italiano Nimega) e, giorno dopo giorno, compie alcuni dei passi più coraggiosi in Europa in termini di sostenibilità. Per fare degli esempi, il suo centro storico è completamente pedonale e vanta ben 60 km di “autostrade” ciclabili. Non sono da meno i mezzi pubblici: gli autobus funzionano con carburante green e sono in atto programmi che incoraggiano il car sharing.
Nel 2016, tra le altre cose, è stata dismessa la centrale elettrica a carbone che è stata in seguito trasformata in un parco che ospita 9.000 pannelli solari e due turbine eoliche che alimentano quasi 400 case in città, tanto che nel 2018 Nijmegen è stata la Capitale Europea Green. Nonostante tutto questo, poche persone al di fuori dei Paesi Bassi ne hanno sentito parlare.
Visitare questa città permette quindi di passeggiare davanti alle tradizionali case olandesi e, contemporaneamente, respirare aria pulita, bella fresca. Avventurandovi, per esempio, presso Lange Hezelstraat – considerata la più antica via dello shopping dei Paesi Bassi – vi accorgerete che negozi indipendenti, boutique vintage e ristoranti vegani e vegetariani sono affiancati da ulivi in vaso che sbocciano in strade prive di rifiuti, mentre le persone si salutano a bordo delle loro e-bike.
Come ha fatto Nijmegen a diventare così progressista
Poco sopra vi abbiamo accennato che che Nijmegen è stata insignita del titolo di Capitale Verde Europea nel 2018, ma la verità è che le sue radici progressiste risalgono a molto prima. La città può infatti vantare una lunga storia di attivismo studentesco: è stata proprio lei il centro della controcultura olandese e della protesta dagli anni ’60 fino alla metà degli anni ’80.
Andando più nel dettaglio si scopre che il movimento sindacale studentesco nazionale olandese è stato fondato da uno studente di Nijmegen, Ton Regtien, nel 1963. Negli anni ’70, invece, questa città è diventata l’ambientazione di altri raduni socialisti. Non a caso anche oggi i suoi abitanti, ma soprattutto gli studenti, sono particolarmente attenti al mondo, all’ambiente e al clima.
Basta guardare la Radboud University che ha messo il tema della sostenibilità al primo posto di tutti i campi di studio pertinenti. E parliamo di un istituto che è tra i migliori del Paese, così come tra i primi 150 del mondo e tra i top 50 in Europa.
Cosa vedere a Nijmegen
Nijmegen è quindi un’eccezionale città olandese che in pochi conoscono ma che sta ottenendo grandi risultati in termini di sostenibilità, un ottimo esempio per il resto del mondo. Allo stesso tempo è anche una spettacolare località da visitare.
Il migliore punto di partenza per scoprirla è Grote Markt, il cuore pulsante della città. Si tratta della piazza del mercato centrale che è circondata da splendidi palazzi, storici edifici, locali e bar. Ma ad attirare l’attenzione è senza ombra di dubbio il bellissimo Waagh, un edificio in stile rinascimentale del XVII secolo, che oggi ospita un suggestivo e raffinato ristorante.
A dominare Grote Markt, invece, è Stevenskerk, la chiesa più antica di Nijmegen. Dedicata al culto di Santo Stefano, risale al XIII secolo e custodisce oltre 750 anni di storia. Impossibile non rimanere affascinanti dalle sue eleganti cupole, il monumentale Köniorgan, gli spettacolari lampadari e i giochi di luci sulle vetrate. La Torre Stevenstoren, infine, regala spettacolare vista su tutta la città.
Essendo una località attenta allo sostenibilità, non potevano mancare luoghi verdi nel centro abitato. Uno di questi è il Kronenburgerpark, un meraviglioso giardino pubblico costruito nel XIX secolo attorno a una struttura medievale. Farci un giro, infatti, consente anche di ammirare alcune rovine e la splendida torre medievale Kruittoren.
Bellissimi sono anche i due laghetti dove dimorano diverse specie animali. Mentre per i più piccoli c’è un’area giochi con scivoli e percorsi.
Un’altro parco di notevole interesse Valkhof, anch’esso in centro, e che oltre alla bellezza estetica conserva anche interessanti testimonianze storiche, a partire dalle antiche rovine romane del XII secolo. Vi sono, tra le altre cose, anche 3 bunker costruiti dai tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Da queste parti, inoltre, sorge una suggestiva Cappella dalle origini molto antiche sul cui sfondo si può ammira un famoso ponte che attraversa il Waal, il fiume che scorre in città.
Ma non è finita qui perché il parco ospita anche un museo (Het Valkhof) con una ricca collezione di reperti archeologici e arte moderna.
Nell’elenco su cosa vedere a Nimega non può certamente mancare il Waalbrug, ovvero il monumentale ponte ad arco che vi abbiamo accennato sopra. Costruito nel 1936, è lungo oltre 600 metri e nel suo punto più alto arriva a sfiorare i 65 metri di altezza.
Vale la pena fare una sosta anche al MuZIeum, un museo che permette di vivere una vera e propria esperienza sensoriale: i visitatori vengono letteralmente bendati, una situazione che fa sì che tutti mettano alla prova i propri i sensi, fatta eccezione per la vista.
Cosa vedere nei dintorni
Non meno interessanti sono i dintorni di Nijmegen che offrono tante attrazioni da visitare che accontentano tutti i gusti. A più o meno 30 km dal centro città, per esempio, sorge il Castello di Doorwerth che ha la particolarità di svettare dalle acque dell’omonimo villaggio.
Oltre a essere puramente affascinante, è stato anche legato a fenomeni di presunte apparizioni di fantasmi e, secondo la leggenda, si aggirerebbero nel castello anche le Witte Wieven, particolari figure femminili del folclore olandese e belga.
È bene sapere, infine, che Nijmegen è anche sede, tutti gli anni, della “Quattro giorni di Nimega”, la più grande marcia non competitiva al mondo che riesce ad attirare nella città decine di migliaia di partecipanti e centinaia di migliaia di spettatori.
Non resta che correre a scoprire la città più progressista (ma al tempo stesso molto antica) d’Europa.