Nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, in Spagna, sorge una piccola cittadina il cui sviluppo, vita e anima sono strettamente legati al mare, anche se in realtà dovremmo dire Oceano. La località in questione si chiama Mutriku e sorge in una baia protetta da aspre e ripide scogliere che non lasciano di certo indifferenti. Si trova a circa 50 chilometri a nord-est dalla ben più conosciuta Bilbao, e sfoggia una costa che è una vera e propria meraviglia geologica, creata dall’incessante lavoro di potenti tempeste e mostruose onde.
Indice
La storia di Mutriku
Mutriku in passato era un grazioso villaggio di pescatori della Spagna. Nel corso dei secoli è cresciuto insieme al commercio basco, fino a diventare un fiorente porto, dimora di generazioni di pescatori, commercianti, costruttori navali e balenieri.
Oggigiorno è una delle città medievali meglio conservate dei Paesi Baschi grazie al suo bellissimo centro storico che risale agli inizi del XIII secolo puntellato da strette strade selciate lungo le quali sorgono numerosi palazzi, torri e case nobiliari. Ma non solo. Mutriku, infatti, è anche molto sensibile verso il tema della sostenibilità.
Mutriku, destinazione sostenibile
Nel 2011 la città ha deciso di installare il Mutriku Wave Energy Plant, il primo impianto di energia ondosa commerciale di tutta Europa. In pratica, grazie all’enorme forza delle onde, 16 turbine riescono a generare fino a 296 kilowatt di elettricità. Una quantità di energia sufficiente per alimentare più o meno 250 abitazioni e ridurre 600 tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno.
Nel 2020, lo stesso impianto ha raggiunto un traguardo importante, producendo due gigawatt di elettricità cumulativa, un record per qualsiasi impianto che sfrutta l’energia del mare e un anche un chiaro esempio del ruolo che l’energia marina potrebbe avere nella transizione globale verso l’energia pulita.
Cosa vedere a Mutriku
Passeggiare per le vie in salita di Mutriku vuol dire ritrovare costantemente riferimenti al mare. Li si incontrano sia naturali, come pozze bagnate dall’acqua dell’Oceano in cui abitanti e turisti vanno a caccia di refrigerio durante l’estate, sia artificiali e sparsi un po’ ovunque.
Tra le attrazioni da non perdere c’è Palazzo Galdona, un edificio con facciate di blocchi di pietra del XVII secolo. Poi ancora la chiesa parrocchiale di Nuestra Señora de la Asunción che si distingue per essere uno degli esempi neoclassici più rappresentativi di Guipúzcoa, la provincia in cui sorge Mutriku.
Una struttura particolarmente interessante poiché presenta una pianta rettangolare all’esterno e centrale all’interno. Degno di nota è soprattutto il suo portico a forma di tempio greco.
Vale la pena fare una sosta presso il Museo Bentalekua dove poter ammirare una ricca collezione che presenta il mondo delle associazioni dei pescatori attraverso testi, immagini, suoni e oggetti.
Infine, il Museo Nautilus con la sua vasta collezione di campioni geologici raccolti sulla costa della località di Mutriku.
Cosa fare nei dintorni di Mutriku
Mutriku è una cittadina la cui storia è strettamente legata al mare. Lo si può comprendere anche a causa degli imponenti frangiflutti che si snodano attraverso la sua baia. Strutture che sono state costruite per proteggere la città dalle tempeste e dalle forti correnti oceaniche individuando, allo stesso tempo, un’opportunità per ottenere qualcosa di più dal mare grazie all’impianto di energia delle onde.
Contemporaneamente, però, Mutriku vanta anche una delle baie più belle dell’intera costa basca, tanto che con la bassa marea è persino possibile fare una passeggiata lungo le Sietes playas che si estendono da Guipúzcoa a Vizcaya.
I suoi dintorni sono un susseguirsi di villaggi e cittadine che meritano una visita, anche perché permettono di ammirare una varietà di paesaggi incredibilmente suggestivi. Uno di questi è Zarautz, dove potrete rilassarvi in una raffinata ed estesa spiaggia, ma anche divertirvi in quanto è considerato il paradiso dei surfisti.
Numerose sono le antiche dimore che svettano nel suo centro storico e degne di nota sono senza ombra di dubbio la torre gotica di Luzea, la chiesa medievale di Santa María la Real e il palazzo di Narros,
Bellissimo anche Getaria, così piccolo che si distingue per avere una sola via in cui si affacciano caratteristiche abitazioni medievali. Nonostante questo, la sua storia è ricca di volti noti: è il luogo di nascita di personaggi di un certo livello come Juan Cristóbal Balenciaga.
Poi ancora Zumaia dove sorge la meravigliosa Playa de Itzurun. Non a caso qui sono state girate alcune scene del “Trono di Spade”. A caratterizzare ancora di più questa località è la presenza del Flysch nelle pareti verticali della scogliera e sul terreno: degli strati di roccia creati dal magistrale lavoro del mare che sembrano essere delle pagine di pietra.
Zumaia sfoggia anche un suggestivo centro storico impreziosito da piccole stradine di ciottoli e molti edifici medievali. Tra i maggiori luoghi d’interesse ci sono la Casa Museo del pittore Ignacio Zuloaga in cui ammirare importanti dipinti di Rivera, Zurbarán e Goya; la chiesa di San Pedro in stile gotico basco che tra le sue mura conserva gelosamente la tavola d’altare di Juan de Antxieta, unica opera dello scultore basco presente nella provincia di Guipúzcoa.
Un altro luogo da non perdere nei dintorni di Mutriku è Lekeitio che è situata su un’estremità del Golfo di Vizcaya. Visitare questa cittadina vuol dire poter godere di grandi spiagge, due delle quali guardano la vicina Isola di San Nicola. Grazie alla sua posizione è considerato uno dei più bei villaggi dei Paesi Baschi spagnoli: si specchia sul Mar Cantabrico e sfoggia alcuni eleganti palazzi appartenenti all’antica aristocrazia basca. In stile gotico, e da non perdere, è una visita alla Basilica dell’Asunción di Santa María de Lekeitio che prende vita in una sorta di equilibrio perfetto con l’architettura tradizionale basca.
Ea, dal canto suo, è un villaggio davvero particolare puntellato da incredibili insenature. Ma a renderlo davvero unico è anche il suo centro storico attraversato da canali e suggestivi ponti in pietra.
Infine, vale la pena fare un salto a Elantxobe dove vivono poche centinaia di anime. Un colorato villaggio che sembra diviso in due: una parte sorge in riva al porto, l’altra in cima a una collina. Inutile dire che da lassù il panorama è splendido. Inoltre, tra le deliziose strade ripide che conducono al porto svetta un enorme sasso di 300 chili che pare che essere arrivato proprio qui durante una burrasca avvenuta nell’ormai lontano 1990.