La miglior passeggiata d’autunno che puoi fare in Italia

Emozionanti passeggiate autunnali tra castelli, chiese e torri, immersi in una natura strepitosa: alla scoperta di Lana e dei suoi dintorni

Foto di Emma Santo

Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

L’autunno è la stagione ideale per fare delle rigeneranti passeggiate in montagna. Si assiste alla magia del paesaggio che cambia, con i colori che virano dal verde brillante alle calde tonalità dell’arancio e del rosso, godendo di giornate ancora terse e di temperature gradevoli. In particolare, c’è un territorio che vale la pena visitare in questo periodo dell’anno, una vera perla del nostro Paese dove fare escursioni indimenticabili e scoprire storie, cultura e tradizioni uniche. Vi portiamo alla scoperta della regione di Lana.

Passeggiando per Lana e i suoi dintorni

Situato sul versante meridionale della conca di Merano, all’ingresso della Val d’Ultimo, Lana è il più grande paese frutticolo dell’Alto Adige (uno spettacolo anche quando è in fiore). Insieme ai borghi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, occupa una zona soleggiata in cui la flora mediterranea si unisce e confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce al gelo del nord di penetrare.

Meli, ciliegi, orchidee e palme convivono così con castagni, larici e faggi, in armonioso concerto anche con la storia, la cultura ben radicata e le peculiarità dei vivaci centri abitati.

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In questo splendido territorio ci si può cimentare in difficili escursioni o passeggiare piacevolmente lungo percorsi in piano fra i meleti, immersi in una natura che muta e sorprende sempre nella stagione del foliage. Qui è davvero facile abbinare una bella camminata in montagna con la scoperta di un patrimonio storico e architettonico unico.

Il cosiddetto “frutteto dell’Alto Adige“ è, infatti, un paese dall’aspetto moderno e piacevole, adatto alle famiglie, che offre una grande varietà di monumenti assolutamente da visitare. Basti pensare che ci si imbatte in circa una quarantina di chiese, cappelle e monasteri sparsi per il territorio, tra cui le leggendarie rovine dei castelli Leone, Braunsberg e Brandis.

Da Lana al Castel Lebenberg per il sentiero della roggia di Marlengo

Percorrendo il waalweg (sentiero della roggia) di Marlengo, che parte da Lana nelle vicinanze dello sbocco dell’Adige nel canale del Rio Valsura, attraverso una passeggiata semplice e panoramica sulla conca di Merano e la Val d’Adige, si arriva in 45 minuti circa a Cermes, dove si trova l’imponente Castel Lebenberg (conosciuto anche come Castel Monteleone).

Il maniero, che risale al Medioevo (1200 circa), rientra tra i più belli e più grandi castelli altoatesini completamente arredati, di proprietà privata. Nel 1426 passò dai Signori di Marlengo ai Signori von Fuchs, che lo fecero ampliare e rinnovare. L’edificio rimase in loro possesso fino al XIX secolo. Oggi il castello è di proprietà della famiglia van Rossem ed è visitabile da aprile a ottobre. Un luogo meraviglioso, in cui passato e presente convivono, tra sontuosità e umiltà, ricchezza e semplicità, contrasti che però generano un’armonia unica.

Al suo interno si possono ammirare la sala delle armi, la sala degli specchi, in stile rococò, con mobili sfarzosi, carta da parati decorata ad arte, tappeti orientali e grandi lampadari, la stanza rustica in stile gotico-rinascimentale, arredata con mobili d’epoca. E ancora, la stanza dell’impero, costruita nella roccia, e la sala dei cavalieri, con pesanti mobili scuri e il famoso affresco rafigurante l’albero genealogico con le 12 generazioni di proprietari del castello. All’esterno si svela, invece, un meraviglioso giardino alla francese, ma il fiore all’occhiello del maniero è la Cappella di Santo Stefano, per i suoi affreschi medievali e l’acustica perfetta.

Waalweg Brandis, tra natura e un’opera d’arte unica

Se percorso per intero, costeggiando il paese di Lana in tutta la sua estensione, immersi nella natura, tra castagni e meli, il waalweg Brandis conduce fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lana di Sotto, dove si trova il gioiello del paese altoatesino: l’altare ligneo di Schnatterpeck. Si tratta di un’opera d’arte conosciuta ben oltre i confini dell’Alto Adige. L’altare è il più grande dell’intero arco alpino ed uno dei cinque più grandi altari dell’area linguistica tedesca. Fu realizzato tra il 1503 e il 1511, venne intagliato in legno di castagno e riccamente decorato con oro zecchino. La sua particolarità risiede nel fatto di essere sopravvissuto nel momento in cui la Chiesa decise di eliminare tutti gli altari gotici in favore di quelli barocchi.

Ad opporsi alla sostituzione dell’altare di Schnatterpeck fu proprio la popolazione di Lana, che ne rivendicò la proprietà attraverso dei documenti che attestavano il pagamento dello stesso per una cifra altissima, pari a 1600 fiorini reniani (circa 3 fattorie e 8 carichi di vino per l’epoca). Lo si può ammirare da aprile a novembre (con visita guidata) in tutta la sua imponenza, con i suoi 7 metri di altezza e gli oltre 14 di larghezza, riempiti con 33 statue, di cui molte a grandezza naturale.

Altare Schnatterpeck
Fonte: Ufficio Stampa
L’altare di Schnatterpeck, il più grande dell’arco alpino

Gli altri itinerari imperdibili, alla scoperta dei dintorni di Lana

Dalla stazione alla cima di Monte San Vigilio (famoso anche per i ‘bagni nella foresta’) raggiungibile con la funivia da Lana, una natura incontaminata accoglie gli escursionisti che, imboccando il facile sentiero n. 34 e poi n. 3, in meno di un’ora arrivano alla nota Chiesetta di San Vigilio. Risalente al 1278, è stata costruita in un punto in cui in passato c’era il sito di un culto pagano ed è forse la testimonianza più emblematica di tutto questo territorio perché, nonostante il passare del tempo, è rimasta pressoché intatta nel suo aspetto originale. Al suo interno vi si possono ammirare bellissimi affreschi del 1500 circa e un coro gotico. La si può visitare tutto l’anno, ma solo su prenotazione.

Da vedere, infine, la Torre Kröll, situata sopra il paese di Gargazzone. La si raggiunge con una camminata molto semplice, adatta anche alle famiglie, con diversi punti di sosta, alcuni con dei lettini, altri con comode sedute per ammirare la bellezza del paesaggio circostante e splendide vedute della Valle dell’Adige. Prima della torre, si incontra l’affascinante cascata del torrente Aschler (Rio Eschio), che impressiona con un salto d’acqua di 47 metri.

Si presume che attorno alla Torre Kröll, che nel Medioevo fungeva da controllo dei confini e che oggi è il simbolo dello stemma del paese, un tempo si trovasse una struttura abitativa, ma del probabile palazzo e del muro di cinta resta oggi solo un ammasso di pietre. Vicino a questo interessante monumento si trova una piattaforma dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Insomma, se desiderate regalarvi una passeggiata autunnale indimenticabile in un territorio ricco di sorprese, Lana e i suoi dintorni sono pronti a stupirvi.

Torre Kröll,
Fonte: Ufficio Stampa
La Torre Kröll sopra il paese di Gargazzone