Kythnos, splendida isola che incarna la semplicità e l’ospitalità delle Cicladi, rimane una gemma nascosta, poco esplorata rispetto alle sue vicine più famose, e conserva così un fascino autentico, lontano dal turismo di massa. A breve distanza da Atene, tra Tzia e Serifos, è facilmente raggiungibile in poco più di un’ora dal porto di Lavrio e in tre ore dal Pireo.
La sua storia affonda le radici nella mitologia: prende infatti il nome dal mitico re Kythnos, figlio del dio Apollo, che guidò i coloni Dryopes. Il paesaggio è caratterizzato da una lunga cresta centrale che la divide in vallate che si estendono verso est e ovest, molte delle quali terminano su paradisiache spiagge.
La vicinanza ad Atene e la generosità delle sue terre e del suo mare ne fanno una meta amata dai greci in cerca di pace e tranquillità, soprattutto nei fine settimana. Tuttavia, sembra rimanere in disparte nelle principali guide turistiche, che spesso ne citano solo in maniera superficiale le attrattive, trascurandone il potenziale. Un vero peccato, perché Kythnos ha molto da offrire: acque cristalline, sorgenti termali e villaggi pittoreschi, in un ambiente dove il tempo sembra essersi fermato.
Se il vostro itinerario prevede soste nelle più celebri Sifnos e Serifos, fare tappa a Kythnos, anche solo per un paio di giorni, è un’occasione da non perdere.
Indice
Cosa vedere a Kythnos
Se decidete di “scommettere su Kythnos”, appena lasciato il porto, scoprirete un’isola che vi sorprenderà senza se e senza ma. Sebbene gli autobus siano utili per raggiungere le principali località, per viverne appieno l’essenza è consigliabile noleggiare un’auto (meglio ancora una jeep) così da esplorare in piena libertà la sua costa frastagliata, punteggiata da calette nascoste e lambita da un mare limpido e pescoso. La campagna, fertile e a tratti aspra, è punteggiata da vigneti e offre scorci mozzafiato tra nuda roccia e vegetazione lussureggiante.
Il cuore pulsante è la Chora, conosciuta anche come Messaria. Situata nell’entroterra e arroccata su un costone roccioso, la cittadina è abbracciata da una campagna rigogliosa, ricca di vigneti e fattorie. Le stradine strette e le case bianche, tipiche delle Cicladi, conservano l’aspetto tradizionale del XVII secolo. La via principale è animata da caffè, bar e ristoranti che servono prelibatezze locali, tra cui i famosi mezedes.
Da non perdere la Chiesa di Agia Triada, la più antica dell’isola, e quella di San Savas, costruita nel 1613. Al centro della Chora spicca la piazzetta con la Chiesa della Panagia, fulcro delle celebrazioni del 15 agosto in onore della Vergine Maria. Qui la vita scorre lenta, con gli anziani che sorseggiano caffè la mattina e ouzo nel pomeriggio, mentre la sera i giovani prendono il loro posto per la movida notturna.
Come accennato, nonostante le dimensioni contenute, Kythnos pullula di attrazioni degne di nota e, tra queste, vanno nominate senz’altro la grotta di Katafiki e il monastero di Kanala. La grotta di Katafiki, a Dryopida, è considerata una delle più lunghe della Grecia e ospita stalagmiti e laghi sotterranei. Scoperta nel 1841, divenne un sito di estrazione mineraria fino al 1939 e fu usata come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale. Il monastero di Kanala, invece, è il centro spirituale, ammirato per la bellezza architettonica e la posizione panoramica.
Infine, non si può partire senza aver visitato le fonti termali di Loutra, apprezzate per le proprietà curative e scelta perfetta per rigenerarsi, immersi nella natura incontaminata.
Le spiagge: un vero paradiso
Kythnos è altresì un vero paradiso per gli amanti del mare, grazie alle moltissime spiagge (ben 98!), ciascuna con una conformazione speciale che la rende adatta a ogni preferenza. Che si tratti di lidi attrezzati, dove rilassarsi con tutti i comfort, o di spiagge più selvagge e disabitate, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Alcune sono animate fino all’alba, con la musica che risuona alle prime luci del mattino, mentre altre sono angoli di pace assoluta, dove il silenzio è interrotto solo dal rumore delle onde.
Ancora, alcune sono accessibili via mare, grazie ai taxi boat che conducono verso calette isolate, mentre altre si trovano proprio lungo la strada. Tra le più iconiche, va menzionata la spiaggia di Kolona, con la spettacolare lingua di sabbia che si protende in mare, e l’acqua che la accarezza su entrambi i lati. A loro volta, Gaidouromantra e Agios Sostis sono due perle che rappresentano alla perfezione l’avvolgente fascino isolano.
La maggior parte delle spiagge si trova lungo la costa ovest, non lontano da Merichas, il porto principale, ma anche la costa est riserva sorprese per chi è in cerca di piccoli gioielli nascosti: preparare il costume è d’obbligo, perché ogni centimetro di Kythnos cela luoghi incantevoli tutti da vivere.