Joinville, la città del Brasile dalle influenze Nord europee

In Brasile, nello Stato di Santa Catarina, esiste un angolo d'Europa innamorato dei fiori e della danza: la storia di Joinsville

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Redazione

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In Brasile, nello Stato di Santa Catarina, esiste una città che ha in sé un po’ d’Europa. Perché? A fondarla fu un gruppo d’immigrati tedeschi, svizzeri e norvegesi.

È straordinaria, la storia di Joinville. Una storia che le telecamere del programma Tv Kilimangiaro hanno esplorato. Ha un nome francese, una popolazione che parla portoghese e uno stretto legame con la Russia (basti pensare che si trova qui una sede del Bol’šoj, la più celebre compagnia di danza classica al mondo), questa città dalle tante influenze.

Nel metà del Cinquecento, le acque della Baia de Babitonga erano considerate un approdo sicuro dai navigatori spagnoli e portoghesi che si contendevano il controllo del territorio oggi occupato dallo Stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile. Fu così che un gruppo di coloni provenienti dalle Azzorre fondò qui, sull’isola maggiore della baia, São Francisco do Sul, una delle più antiche città del Paese che – ancora oggi – conserva un aspetto autentico. Come autentica è Joinville, a un’ora d’auto da qui.

Joinville, la città del Brasile dalle influenze nord europee

A fare di Joinville una città unica, oltre alle sue diverse influenze, è la sua passione per il ballo. Ogni anno, alla fine di luglio, va in scena qui il Festival de Dança de Joinville, uno dei più grandi al mondo con migliaia di ballerini provenienti da ogni angolo del pianeta che, per le strade e negli edifici della città, danno vita ad esibizioni di danza classica e moderna, di hip-hop e di tip-tap. A novembre, invece, l’appuntamento è con la Festa das Flores, il festival dei fiori.

Tra le tappe imperdibili di una visita in città vi sono i suoi parchi: il Parque da Caiera, parte della Foresta Atlantica e con splendidi sentieri panoramici sulla Baia di Babitonga, e il Parque Ecológico Morro do Finder, coi suoi percorsi per il trekking e per la mountain-bike. C’è poi l’Estrada do Rio Bonito, una strada ricca d’elementi naturali e d’architetture germaniche, e la Rua da Palmeiras, con le palme che – trasportate da Rio de Janeiro nel 1873 – danno oggi vita a uno scenario da cartolina.

Perché Joinville è tutto fuorché scontata. Ed è un angolo di Brasile incredibilmente affascinante.

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