Di chiese rupestri ce ne sono tante in giro per il mondo, ma quella che si trova in Calabria è davvero unica. Forse è il suo panorama meraviglioso, soprattutto quando il sole rosso al tramonto si incunea tra le sue rocce illuminandola come un fuoco ardente. Forse è la leggenda che da secoli la circonda con un’aura di mistero. Fatto sta che la chiesetta di Piedigrotta è veramente magica, e tanti turisti ne sono rimasti incantati. Scopriamo la sua incredibile storia.
La chiesetta di Piedigrotta, tra leggenda e storia
Questa incantevole chiesetta scavata nella roccia si trova in Calabria, a due passi dal grazioso borgo di Pizzo Calabro, uno dei più belli situati lungo la Costa degli Dei. Secondo la leggenda, sarebbe nata per mano di una manciata di marinai devoti alla Madonna di Piedigrotta. Verso la fine del '600, una nave proveniente da Napoli si trovò nel bel mezzo di una violenta tempesta, proprio nei prezzi delle coste calabresi. Gli uomini a bordo, che custodivano gelosamente un quadro con su ritratta la Madonna, chiesero a lei la grazia di poter toccare nuovamente terra, promettendo di erigere una chiesa proprio nel punto in cui sarebbero approdati.
La nave naufragò a poca distanza da Pizzo Calabro, e qui i marinai costruirono un luogo di culto scavando nella viva roccia, e al suo interno sistemarono il quadro della Madonna di Piedigrotta che si salvò miracolosamente, assieme alla campana del veliero. Nel corso dei secoli, diverse mareggiate invasero la chiesetta, portando via il quadro con la furia delle loro acque, ma quest'ultimo venne sempre ritrovato esattamente nel punto in cui la nave si schiantò contro gli scogli. Naturalmente, di questa storia non c'è testimonianza scritta, ma è sicuramente molto affascinante.
Quello che sappiamo per certo è che verso la fine dell'800, l'artista Angelo Barone decise di dedicare la sua vita a restaurare la chiesetta, ampliandola e creando splendide sculture da blocchi di tufo. Il suo lavoro venne poi completato dal figlio Alfonso, che realizzò altre meravigliose opere d'arte. Purtroppo, negli anni '60 alcuni vandali distrussero gran parte della chiesa e delle sue statue. Per questo il figlio di Alfonso, da tempo in Canada, tornò a casa con il suo bagaglio di gran scultore e diede nuova vita a questo luogo spettacolare. Oggi la chiesetta di Piedigrotta è un vero e proprio museo, mentre il 2 luglio vi si celebra messa in occasione della Madonna delle Grazie.
Le opere d'arte custodite nella chiesetta
Visitare la chiesetta di Piedigrotta è davvero un'esperienza meravigliosa. Quali sono le sue opere più belle? Sulla facciata, che è estremamente semplice, spiccano una croce in ferro e la statua della Madonna con il Bambino Gesù, a protezione dei marinai e dei pescatori. All'ingresso, dopo aver superato il portale con quattro angeli che reggono le acquasantiere, si aprono tre grotte, ciascuna delle quali ospita delle sculture che raccontano scene delle Sacre Scritture. Uno dei luoghi più affascinanti è la cappella della Madonna di Pompei, sul cui altare c'è un bellissimo bassorilievo.
Un'altra opera meravigliosa è il grande presepe che raffigura sia la classica natività (Gesù tra le braccia di Maria, San Giuseppe, i pastori, il bue e l'asinello) che sullo sfondo un paesaggio arabo con i Re Magi a dorso di cammello. In un'altra grotta ancora è possibile veder raffigurata nel tufo la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Mentre poco lontano c'è una statua in gesso della Madonna di Lourdes con la piccola Bernadette e San Giorgio, protettore di Pizzo, nell'atto di trafiggere il drago. Tanta bellezza non passa inosservata: la chiesetta di Piedigrotta è il monumento più visitato della Calabria dopo i Bronzi di Riace.