Atina, nel Lazio, un borgo dalla storia antichissima

Di recente entrata a far parte dei Borghi più Belli d'Italia, Atina si dice sia stata fondata da Saturno: ecco cosa c'è da vedere qui

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Sito in provincia di Frosinone, Atina ha da poco fatto il suo ingresso tra i Borghi più Belli d’Italia.

Il contesto è quello della Valle del Comino, e la sua conformazione è decisamente particolare: la città antica è completamente arroccata su di un colle, in passato inespugnabile. Per questo Virgilio soprannominò il borgo “Atina potens”. La parte moderna, invece, si è sviluppata nella sottostante Valle del Melfa, e ha dato così vita ad un centro abitato speculare (Ponte Melfa).

Le origini di Atina sono antichissime: leggenda narra che sia stata fondata da Saturno nell’Età dell’Oro, insieme ad altre cinque città del Lazio che cominciano con la lettera “a”. Le fonti storiche e letterarie, invece, attestano la sua esistenza in epoca pre-romana: Virgilio, nella sua Eneide, la annovera tra le città che aiutarono Turno contro Enea. Nell’antichità, aveva una certa importanza come via di comunicazione tra Sannio, la Campania e il Basso Lazio, e per la sua vicinanza alle miniere di ferro del Monte Meta. Seguirono anni di dominazioni, rovinose distruzioni e poi ricostruzioni. Fino ad arrivare ad Atina così come la conosciamo oggi.

Atina, new entry tra i Borghi più Belli d'Italia

Cosa vedere in questo piccolo borgo? La chiesa più importante è la Concattedrale di Atina (chiamata anche Parrocchiale dell’Assunta o Cattedrale di Santa Maria Assunta): costruita tra il 1725 e il 1746, sorge laddove un tempo si ergeva una primitiva cattedrale paleocristiana sui resti, si dice, del tempio di Saturno. Lì dinnanzi, piazza Marconi è delimitata dal porticato del Palazzo del Vescovato, una delle principali architetture civili del paese insieme a Palazzo Cantelmo (o Palazzo Ducale), costruito dopo il terremoto del 1349 nel punto in cui si trovava la rocca dei d’Aquino. Oggi sede del Comune, presenta numerose testimonianze d’epoca romana.

Atina, new entry tra i Borghi più Belli d'Italia

Vi sono poi i siti archeologici: resti di mura poligonali del periodo romano, iscrizioni romane sui palazzi del centro storico, resti d’una domus romana nei pressi della zona cimiteriale di San Marco, tre tombe antiche. Ricordi d’un ricco passato, come lo sono anche il Museo Civico e la Biblioteca, entrambi recanti testimonianza della storia non solo di Atina, ma anche della Valle di Comino.

Infine, l’aspetto eno-gastronomico. Ad Atina si coltivano i fagiolini cannellini, e si producono olio d’oliva e vini come il Cabernet, per i quali esiste la denominazione di origine controllata Atina DOC.