Famagosta è una delle mete turistiche più conosciute della Repubblica di Cipro Nord, lo Stato nato dopo il 1974, quando l’isola di Cipro venne divisa tra Grecia e Turchia creando due vere e proprie realtà politiche autonome. Questa città, oltre ad essere una chiara testimonianza di come le civiltà che si sono affacciate sul mar Mediterraneo abbiano lasciato profonde tracce nell’aspetto stesso delle realtà urbane, si trova a breve distanza da un sito archeologico di inestimabile valore storico: Salamina.
Salamina, a circa 6 chilometri da Famagosta, era una polis greca di grande potenza e importanza per via delle sue ricchissime miniere di rame, che commerciava in tutto il Mediterraneo, e fu il crocevia di molti popoli antichi, dagli assiri ai persiani, dagli egizi ai romani. La vita della città continuò a prosperare ininterrottamente fino al I sec. d.C.
Dopo l’arrivo dei romani, divenne una ricca città della provincia greca: le venne cambiato il nome in Costantia in onore di Costanzo II. Solo tra il VI e il VII secolo iniziò un’epoca di decadenza, accelerata dai continui attacchi dei pirati arabi, che portò all’abbandono del centro abitato e alla demolizione di molti edifici per raccogliere materiali da costruzioni da utilizzare a Famagosta.
In questa guida scopriremo le mete più interessanti e suggestive in una gita alla scoperta dell’antica Salamina. L’ingresso all’area archeologica e alla città antica si trova ad appena 6 chilometri dal centro di Famagosta ed è facilmente raggiungibile, sia in automobile sia utilizzando i mezzi pubblici o persino arrivando in bicicletta, pedalando in direzione nord lungo la costa.
Il parco archeologico di Salamina si estende su un’area di oltre 7 chilometri; è consigliabile portare con sé acqua e un cappello se la si visita nei mesi estivi poiché la zona è priva di vegetazione o ripari. Appena entrati nell’area ci si ritrova davanti alle rovine della Agios Epifanios, una grande basilica di età paleocristiana, considerata per secoli il più grande edificio religioso e centro di spiritualità di tutta Cipro, e poco più a sud la piazza principale della città l’agorà con i resti delle grandi colonne del Tempio di Zeus.
Spostandosi verso nord-est si arriva alla zona più suggestiva della città, l’acropoli, dove si possono ammirare i resti del ginnasio con il suo elegante colonnato di slanciate colonne ioniche e le numerose statue di epoca romana decapitate durante il Medioevo, e il grande Teatro di Augusto, costruito dal primo imperatore romano in sostituzione di uno più antico e ancora oggi sede di spettacoli e rappresentazioni durante l’estate. Appena oltre il teatro si possono visitare le spettacolari terme di età ellenistica, decorate da splendidi mosaici raffiguranti il mito di Leda e il cigno e Apollo e Niobe, dove si possono ancora riconoscere i sistemi di aerazione e riscaldamento utilizzati per convogliare il calore verso le piscine.
Tornando verso l’ingresso del parco archeologico, si possono visitare la villa romana e la basilica di Kambanopetra, due esempi splendidamente decorati che testimoniano lo splendore e lo sfarzo che visse la città durante il IV secolo d.C. Appena fuori dal confine del parco archeologico principale si trovano alcuni resti della città antica di grande interesse: la necropoli e le Tombe di Cellarka.
La necropoli di Salamina, chiamata anche le Tombe dei Re, è una delle più estese di tutta Cipro e mostra i segni di almeno 200 sepolture, soprattutto di aristocratici e persino di una famiglia reale di epoca arcaica, alcune con i resti di animali e di cavalli da guerra. Buona parte dei reperti recuperate in questa necropoli si possono osservare nel museo archeologico di Lefkosia. Le Tombe di Cellarka sono invece una serie di sepolture più antiche, costruite come sale sotterranee a cui si accede da una ripida scala nella roccia e dove veniva lasciata l’urna funeraria.
Una località da non perdere nelle vicinanze di Famagosta, e nei pressi di Salamina, è la chiesa-museo dell’Apostolos Varnavas, un’antica chiesa greco-ortodossa scampata agli anni immediatamente successivi all’occupazione turca e trasformata in un centro museale. La chiesa venne fondata nel 470 d.C. sulla tomba di Barnaba, uno dei seguaci di Paolo di Tarso, e ricostruita e ampliata nel 1700 per poi diventare un museo che espone una ricca collezione di icone bizantine di pregevole fattura e una selezione di reperti provenienti dal vicino scavo archeologico di Salamina.
Dopo aver visitato il parco archeologico e le interessanti emergenze storiche dell’area circostante, prima di fare ritorno a Famagosta si può decidere di fare un bagno nella vicina spiaggia di Salamina e mangiare qualcosa nei ristoranti o nei locali che si trovano nella zona turistica adiacente ad essa.
Riprendendo la strada della storia, si può proseguire la gita archeologica dirigendosi verso la località di Enkomi, tra Famagosta e Salamina, oltre la chiesa dell’Apostolos Varnavas, in direzione ovest. Questa interessante area archeologica conserva una antica città della prima età del bronzo, risalente quindi al 1800 a.C., che ebbe il suo momento di massima espansione nel 1200 a.C. quando divenne un importante centro di commercio del rame e ricchi mercanti si stabilirono tra le sue mura.
Oggi si possono visitare le suggestive fondamenta che permettono di indovinare la forma della città, la Casa dei Bronzi e il Tempio del Dio Cornuto, gli edifici più interessanti del sito, oltre le suggestive fortificazioni nell’area dello sperone roccioso a nord della città. Nel piccolo centro informazioni all’ingresso del parco archeologico si possono ottenere utili mappe dell’area e visitare una piccola mostra che riporta i numerosi manufatti che vennero portati in Inghilterra da Enkomi e oggi sono esposti al British Museum, che dimostrano la grande importanza culturale di questi tesori archeologici di Cipro.