Alla scoperta del Ponte di Brooklyn

Ogni grande città che si rispetti ha un simbolo unico: una metropoli come New York ne ha ben più d’uno, ma sicuramente il Ponte di Brooklyn è una delle sue icone indiscusse

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Redazione

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Pubblicato: 8 Aprile 2021 17:38

Se si ha la fortuna di trovarsi in viaggio nella Grande Mela, una visita al lunghissimo ponte sospeso che troneggia sulle acque dell’East River è una delle esperienze da non perdere per niente al mondo e che è in grado di regalare ricordi indimenticabili. Antico e maestoso, non ha mai perso nei secoli un solo briciolo del suo fascino ed oltre ad aver ispirato le opere di numerosi artisti si è anche prestato come location per un numero innumerevole di scene della cinematografia americana.

Ma qual è la vera storia di questo ponte sospeso? E quali sono i principali suggerimenti per visitarlo?

La storia del Ponte di Brooklyn: tra curiosità e disgrazie

Considerata l’epoca in cui è iniziata la progettazione e la costruzione di questa immensa struttura, il Ponte di Brooklyn è da considerarsi senza dubbio un’opera di ingegneria altamente innovativa e quasi visionaria. Era il 1869 quando iniziarono i lavori di edificazione di un ponte dalle caratteristiche straordinarie, che sarebbe servito ad unire quelle che ai tempi erano due città distinte e che oggi sono invece due dei distretti in cui è suddivisa la città di New York, ovvero Manhattan e Brooklyn.

Il progetto è opera dellingegnere tedesco John Augustus Roebling, pioniere assoluto nella realizzazione di strutture sospese in acciaio e ponti futuristici. Occorsero quasi 14 anni per completare i lavori ed il Ponte di Brooklyn fu ufficialmente inaugurato nel 1883, con una cerimonia solenne e prestigiosa che coinvolse l’intera popolazione della città e che vide protagonisti anche l’allora presidente statunitense Chester A. Arthur ed il Governatore della città di New York, Grover Cleveland.

La storia della costruzione del Ponte di Brooklyn non fu però solamente un susseguirsi di successi, bensì furono molte le tragedie e gli incidenti che la segnarono. Fu proprio l’ideatore del ponte, John Roebling a morire di tetano a causa di un incidente avvenuto in una fase ancora preliminare l’inizio dei lavori di edificazione. Il figlio di Roebling subentrò al padre, ma non restò a lungo immune dalla sfortuna che accompagnò le prime fasi di vita dell’opera sull’East River: rimasto semi-paralizzato a causa di un’embolia gassosa proprio durante alcune rilevazioni presso l’area del futuro ponte, proseguì l’opera grazie all’aiuto della moglie, Emily Warren Roebling. Fu proprio lei la prima a percorrere il Ponte di Brooklyn quando fu, finalmente, inaugurato.

I Roebling non furono le uniche vittime di questa avventura ingegneristica: quasi 30 operai persero la vita o subirono gravi infortuni durante i lavori e dopo pochi giorni dall’inaugurazione, 12 persone morirono schiacciate dalla folla a causa del panico scatenato da un falso allarme su un imminente crollo della costruzione.

Il Ponte di Brooklyn è quindi oggi un’opera di eccezionale bellezza, frutto però di parecchi sacrifici.

Le caratteristiche costruttive del Ponte di Brooklyn

Le misure che contraddistinguono il ponte newyorkese sono a dir poco sbalorditive: la lunghezza del Ponte di Brooklyn è di circa 2 chilometri mentre è largo circa 26 metri. Le due torri gotiche che lo caratterizzano e che rappresentano una delle peculiarità del ponte sospeso tra i più celebri al mondo, raggiungono un’altezza di 85 metri. A separarle è una distanza di ben 486 metri.

I numero del Ponte di Brooklyn sono decisamente impressionanti e percorrerlo tutto richiede una quantità di tempo considerevole: è possibile oggi attraversare il ponte tra Manhattan e Brooklyn sia in auto grazie alle carreggiate dedicate ai mezzi motorizzati, sia a piedi che in bicicletta, utilizzando la via pedonale o la pista ciclabile che si allungano sul fiume.

Visitare il Ponte di Brooklyn a piedi e in bici

Passeggiare sul Ponte di Brooklyn è una di quelle attività che nessun viaggiatore si lascerebbe sfuggire, una volta accolto dalla straordinaria vivacità della città di New York. Il percorsi ciclabili e pedonali che attraversano il ponte sono inoltre un punto di osservazione privilegiato che consente di ammirare la bellezza dei due boroughs newyorkesi che la struttura collega e godersi un panorama mozzafiato sulle le acque dell’East River che pullulano di imbarcazioni e water taxi.

La zona pedonale e quella ciclabile si trovano separate dalle carreggiate per le auto, rendendo la camminata sul ponte sicura e rilassante. Tra gli accessi più comunemente utilizzati per il ponte ci sono quelli di Centre Street dal lato di Manhattan e di Tillary Street dal lato di Brooklyn: si può scegliere di percorrere il ponte in entrambe le direzioni, ma generalmente il tragitto più consigliato è quello Brooklyn-Manhattan, che consente di ammirare lo skyline tipico di quest’ultimo quartiere, cuore pulsante della vita di New York.

La passeggiata sul Brooklyn Bridge è lunga quasi due chilometri e per affrontarla è meglio munirsi di scarpe comode, abbigliamento adeguato e di un’attrezzatura consona, che preveda una buona protezione dal freddo nella stagione invernale e cappellino e crema solare durante le giornate più soleggiate. Da considerare sempre sono le correnti che sferzano sul ponte, spesso potenti e potenzialmente fastidiose.

Il tempo di percorrenza dipende ovviamente dal passo tenuto e dal numero di volte in cui ci si ferma a scattare foto e selfie ricordo: saranno sicuramente moltissime. Per lanciarsi nell’esplorazione del Ponte di Brooklyn invece su due ruote si può utilizzare un mezzo proprio o sfruttare uno dei punti noleggio della zona, che forniscono tutta l’attrezzatura necessaria: le entusiasmanti scoperte, sia in sella che a piedi, possono anche proseguire oltre il Brooklyn Bridge ed addentrarsi nel quartieri adiacenti, sempre fonte di emozioni senza fine.

Lo scenario qui è meraviglioso ad ogni ora del giorno ed è possibile visitare il ponte di Brooklyn di notte senza problemi, ma molti preferiscono approfittare delle luci suggestive dell’alba e del tramonto per osservare il ponte, l’East River e l’intera New York colorarsi di incredibili sfumature di colore: l’iconico Ponte è scelto sia dai pendolari newyorkesi che si spostano per lavoro, che dai curiosi visitatori, ma anche dagli sportivi che approfittano della sua lunga promenade per allenarsi e da numerose coppie che cercano qui un angolo romantico.

Visitare il Ponte di Brooklyn significa quindi fare una vera full immersion della vita della Grande Mela e sentirsi, almeno per un istante, un vero abitante della metropoli tra le più amate al mondo.

Brooklyn ponte
Fonte: @Shutterstock
Vista del celebre Ponte al tramonto