La notte si dorme nella quiete dei prati circostanti, accompagnati dal tintinnare dei campanacci delle mucche che pascolano nel buio. Di giorno si cammina tra stradine acciottolate, lungo salite e discese che conducono ai belvedere più suggestivi. E se c’è un castello, e qui ce n’è uno meraviglioso, potete scommettere che le viste non mancano. Dalle botteghe e dai ristoranti si diffonde un profumo di fonduta e rosmarino che riempie l’aria.
Siamo a Gruyères, una piccola e pittoresca cittadina che sembra emergere direttamente dal Medioevo dove vivono ufficialmente 60 persone. La prima impressione è quella di un paesaggio bucolico: un borgo incastonato tra dolci colline dove pascolano tranquille pecore e mucche, sullo sfondo le maestose montagne del Moléson e della Dent du Chamois. Al tramonto, tutto si tinge di una luce calda e suggestiva.
Eppure, Gruyères nasconde anche un’anima più cupa e sorprendente, quasi aliena: musei e bar dove la fantascienza e la biomeccanica prendono il sopravvento. Vi abbiamo incuriosito? Ecco i nostri consigli su cosa vedere in una delle cittadine più affascinanti del Canton Friburgo, nella Svizzera Francese.
Indice
Gruyères, città del formaggio dal 1115
La star del borgo si annuncia già dal suo profumo: il formaggio Gruyère DOP, uno dei formaggi a pasta dura più conosciuti e apprezzati al mondo. Ancora oggi viene preparato secondo la ricetta tradizionale messa a punto dai frati del monastero di Rougemont nel 1115. A renderlo unico è proprio il suo metodo di produzione, che ne preserva l’inconfondibile delicatezza e il sapore pieno.
Tutto dipende dal latte crudo, ottenuto da mucche nutrite con erba fresca in estate e con fieno in inverno, e dall’abilità dei contadini, degli allevatori e dei mastri casari. Se siete curiosi, raggiungete la Maison du Gruyère, una latteria dimostrativa dove, due volte al giorno, 22 agricoltori consegnano il latte delle loro mucche che pascolano nei rigogliosi prati e nei pascoli alpini. Qui potrete assistere alla produzione del formaggio tra le 9:00 e le 12:30, partecipando a un tour interattivo.
E se non potete partire subito per la Svizzera, sappiate che anche in Italia esiste un formaggio figlio del Gruyère: il Greviera di Ozieri, prodotto in Sardegna e riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.).
Cosa vedere a Gruyères
Basta darle un’occhiata e subito Gruyères ti fa venir voglia di perderti tra le sue stradine, alla ricerca degli scorci più belli. E come tutti i borghi più belli, anche questo intreccia le sue origini con una leggenda: secondo la storia, Gruyères fu fondata nel 400 a.C. dal re vandalo Gruerius. Egli vide una gru (grue in francese) volare nel cielo serale cremisi e decise di costruire la sua città proprio in quel punto. Questo è il motivo per cui lo stemma di Gruyères raffigura una gru su sfondo rosso.
Cosa vedere per scoprirla?
Castello di Gruyères
Una visita al Castello di Gruyères, imponente fortezza del XIII secolo, è semplicemente d’obbligo. Arroccato su uno sperone roccioso che domina la valle, questo castello perfettamente conservato racconta oltre otto secoli di storia, arte e leggende. Un tempo residenza dei conti di Gruyères, oggi accoglie i visitatori in un percorso affascinante tra sale arredate, affreschi, arazzi e opere che testimoniano il gusto e la vita dell’aristocrazia medievale.
Grazie all’innovativa applicazione di realtà aumentata, è possibile esplorare il castello come se si tornasse indietro nel tempo: cavalieri, dame e musiche d’epoca prendono vita tra le mura, fino a condurvi nella splendida Sala dei Cavalieri, il cuore simbolico della fortezza.
All’esterno, un giardino alla francese incornicia il panorama spettacolare sulle Prealpi friburghesi. Fermatevi sulla terrazza per ammirare la vista e lasciarvi avvolgere dal silenzio e dalla magia di uno dei luoghi più suggestivi della Svizzera.

Museo HR Giger
Gruyères, però, ha anche luoghi segreti e dalle atmosfere più oscure. Se il castello principale ha giardini fioriti e sale eleganti, quello che ospita il Museo HR Giger è il suo fratello più malinconico, creativo e ‘oscuro’.
Il museo è dedicato all’artista svizzero premio Oscar per la creazione degli inquietanti xenomorfi del film Alien. Le sue opere, sospese tra fantascienza e surrealismo gotico, vi condurranno in un universo oscuro e affascinante, popolato di creature biomeccaniche e visioni oniriche. Il percorso espone dipinti, sculture e disegni originali, insieme a oggetti di scena provenienti dai suoi lavori più celebri.
Accanto al museo si trova il celebre Giger Bar, un locale spettacolare in cui volte, sedute e pareti riprendono le forme di scheletri e vertebre, creando l’illusione di trovarsi all’interno di Alien.
Maison Cailler
Gruyères è così, sorprende e affascina, ma coccola anche i viaggiatori con il prodotto più amato al mondo: il cioccolato.
Appena fuori dal borgo si trova la Maison Cailler, la storica fabbrica di cioccolato svizzero con annesso museo, una tappa imperdibile per chiunque ami i sapori autentici. Qui un affascinante tour interattivo accompagna i visitatori in un viaggio multisensoriale attraverso la storia del cioccolato: dalle antiche civiltà mesoamericane, dove il cacao era considerato “cibo degli dei”, al suo arrivo in Europa e alla nascita della tradizione dolciaria svizzera. Il percorso racconta anche la storia del marchio Cailler, il più antico produttore di cioccolato della Svizzera, fondato nel 1819.
Durante la visita è possibile scoprire i segreti della lavorazione, toccare con mano gli ingredienti grezzi, dalle fave di cacao al burro di cacao, e osservare da vicino gli artigiani all’opera nelle fasi di produzione. Il momento più atteso? La degustazione finale, dove il profumo intenso e il gusto cremoso del vero cioccolato svizzero conquistano ogni palato.
È possibile partecipare anche al workshop sotto la guida dei Maître Chocolatier che vi insegneranno a creare la vostra barretta di cioccolato (o altre forme) e a decorarla, da portare a casa come souvenir perfetto e ricordo del vostro viaggio a Friburgo.

Trekking nella natura
Volete digerire tutto il cioccolato e il formaggio che avete assorbito durante il vostro viaggio a Gruyères? Vi consigliamo di farlo percorrendo un sentiero facile e panoramico che parte ai piedi della collina di Gruyères e conduce fino alla suggestiva Chapelle des Marches. Il percorso, adatto a tutti e perfetto anche per le famiglie, regala viste spettacolari sulle montagne del Moléson, della Dent de Broc e sulla catena dei Vanils.
Il cammino inizia tra grandi alberi che offrono ombra e quiete, seguendo un sentiero che si snoda dolcemente fino alla cappella. Da lassù si apre un panorama mozzafiato sull’intera pianura delle Marches, un luogo che invita alla sosta e alla contemplazione.
Proseguendo, il sentiero costeggia il fiume Sarine, dove la brezza fresca e il fruscio del bosco accompagnano i passi. Il punto culminante del percorso è il pittoresco Pont qui branle, il “ponte traballante”, un antico ponte in legno che oscilla leggermente al passaggio, regalando un tocco d’avventura…ma senza alcun pericolo!