Sta per partire il “treno dei bambini”, sui binari verso Lourdes

Sta per partire dall'Italia giovedì 16 maggio un treno carico di speranze, sogni, voglia di vivere, energie e fede. La sua destinazione

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Redazione

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Partirà dall’Italia giovedì 16 maggio 2024 un treno carico di speranze, sogni, voglia di vivere, energie e fede.

A bordo, oltre 400 persone, tra medici, volontari e, in particolare, piccoli diversamente abili e pazienti degli ospedali pediatrici italiani. La destinazione? Lourdes.

Lo speciale pellegrinaggio del “treno dei bambini”

Il viaggio verso il santuario mariano del sud della Francia avrà luogo dal 16 al 22 maggio e sarà un momento per socializzare, riflettere e scoprire gli altri e sé stessi.

Si tratta di un’iniziativa, presentata mercoledì 8 maggio nella Sala presidenziale della stazione Ostiense di Roma, frutto della collaborazione tra la Fondazione Fs italiane, Unitalsi e Fs Treni turistici italiani che vedrà due grandi convogli partire da Bari e da Reggio Calabria (uno seguirà il percorso adriatico e l’altro quello tirrenico) per arrivare insieme a Lourdes.

Quello in treno è il vero viaggio verso Lourdes, in quanto al suo interno si crea una comunità, le persone si conoscono, si aiutano, ci si parla, ci sono rapporti umani” ha sottolineato monsignor Liberio Andreatta, presidente della Fondazione Fs ed ex amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, introducendo l’evento e ricordando gli anni dei suoi primi pellegrinaggi verso il santuario.

La scelta del treno per questo speciale pellegrinaggio, infatti, non è casuale ma inserita nell’obiettivo di comprendere il vero significato di un viaggio a Lourdes con aspetti che, negli anni, sono andati perdendosi e che spostandosi in aereo non si riescono ad apprezzare.

Andreatta ha infatti aggiunto “Il vero miracolo di questo luogo è saper accettare sé stessi, la propria condizione, avere una visione diversa. Spesso mi guardavo attorno e capivo che c’è chi sta peggio“.

Il concetto è stato ribadito anche da Alessandro Vannini Scatoli, presidente di Fs Treni turistici italiani: “Con il nostro progetto diamo senso all’esperienza, si tratta di un percorso che assume una valenza di socialità, redenzione e umanità che stiamo perdendo nel tempo“.

L’esperienza del pellegrinaggio in treno per i più piccoli

Durante la conferenza di presentazione, Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità del comune di Roma, a sua volta ha portato l’attenzione sulla presenza dei bambini sul treno: “È bello che anche i piccoli possano cominciare ad apprezzare questo mezzo, l’Europa punta molto sui nostri corridoi ferroviari“.

A concludere il discorso, sono stati l’ad di Fs Treni turistici italiani, Luigi Cantamessa, e il presidente nazionale di Unitalsi, Rocco Palese, ed entrambi si sono soffermati sull’importanza di un viaggio in treno.

In particolare, Palese ha evidenziato l’esperienza del pellegrinaggio in treno ossia “vivere un viaggio di fede con un ammalato, ascoltare storie straordinarie. Con i bambini questo significato è ancora più forte e intimo“.

Cantamessa, invece, ha raccontato come già da anni avesse l’idea di realizzare un’iniziativa simile, un progetto che, proprio grazie al treno, “ci fa tornare a viaggiare verso Lourdes in maniera autentica, seppure la mobilità di oggi sia più moderna rispetto al passato“.
Infine, uno sguardo e un desiderio anche per il futuro: “Vedo un ritorno dei treni di “fede”, anche verso grandi luoghi di culto nazionali come Assisi e Loreto, confermo a Unitalsi che la nostra presenza ci sarà sempre“.