Il meraviglioso Parco Nazionale della Val Grande, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, è l'area selvaggia più vasta d'Italia. Un posto fuori dal comune e dominato dal silenzio. Ma quali sono le cose da visitare assolutamente? La prima che vi consigliamo è Cossogno (in foto) la vera e propria porta d'ingresso al parco che regala diverse meraviglie come l’oratorio della Madonna di Inoca e il Ponte Romano, via di comunicazione diretta a Rovegro.
Molto bella anche la Val Pogallo che potremmo definire il cuore del parco. Non è un caso che sia la zona più frequentata di questa splendida area protetta. La si può raggiungere con percorsi che presentano importanti aspetti storici e naturalistici.
Voliamo poi a Caprezzo, un grazioso paese adagiato sul fianco della valle. Passeggiando tra le sue vie non si può non restare sorpresi dei restauri urbanistici che hanno permesso di conservare angoli suggestivi del paese come le sue vie acciottolate, i due lavatoi, le cappelle di Prè e da Runch.
Gli amanti dell'escursionismo si innamoreranno della Strada Sutermeister che si distingue per essere un itinerario ad anello di 10 chilometri per 900 metri di dislivello. In questo percorso sono custodite molte tracce dell'attività di Karl Sutermeister, un ingegnere e imprenditore svizzero che con la sua attività di taglio legna fu in grado di cambiare (in meglio) le sorti del paese di Pogallo.
Molto grazioso anche Trontano, un piccolo paese affacciato sulla piana di Domodossola. Oltre all’architettura tradizionale, l’identità trontanese si materializza in alcune componenti culturali uniche come le estese vigne che ricoprono i pendii, la produzione locale del pane di segale e del tipico “credenzìn”, il rito della processione e molto altro ancora.
Il Parco Nazionale della Val Grande è costituito da circa 15.000 ettari di territorio racchiusi tra il Lago Maggiore e la Val Cannobina , la Val Vigezzo e la Val d’Ossola. Un luogo altamente magico che regala diversi panorami che si affacciano sul Lago Maggiore. Paesaggi che tolgono il fiato.
Vale la pena fare un salto anche a Malesco che ha persino ottenuto il riconoscimento di Bandiera Arancione nel 2007. Da non perdere la Chiesa dedicata ai SS Pietro e Paolo, accanto all’Oratorio di San Bernardino e la Chiesa del Gabbio, sorta nel XVIII secolo come ex voto alla Vergine dopo la peste del 1513.
Il Monte Pedum è una maestosa cima che si trova al centro della Val Grande. È formato da tre vette separate da profonde spaccature che tolgono il fiato. Inoltre, il versante nord e quello sud formano l'area più selvaggia dell'intera valle.
Imperdibile è certamente Santa Maria Maggiore che innanzitutto è la sede di due importanti strutture museali: il Museo dello Spazzacamino e la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, ma anche un pullulare di attrazioni da visitare come la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore che è impreziosita da molte opere pittoriche.
Infine, vale la pena scoprire i percorsi che attraversano il Rio Val Grande che regalano ambienti molto selvaggi sopra cascate, pozze smeraldine e molto altro ancora. In sostanza, è come fare un vero e proprio tuffo nella natura più autentica.