In un territorio aspro e semi desertico come quello bosniaco, sorge la città Mostar, simbolo del rinnovamento bosniaco dopo la guerra che ha segnato l’area balcanica.
Dopo conflitti che hanno portato tanta distruzione, la malinconica Mostar ha saputo rialzare la testa, tornando a splendere, tanto da sembrare uscita dalle favole. Il suo simbolo per eccellenza, il ponte di Stari Most, è stato ricostruito insieme alla meravigliosa città vecchia, con edifici e monumenti risalenti all’impero Ottomano.
Mostar è una città dalla doppia anima: da un lato mostra ancora oggi i segni della devastazione, cimiteri costruiti al posto dei parchi, edifici fatiscenti e cortili abbandonati; dall’altro mostra fiera i segni della sua rinascita, che si ammira nelle università moderne, nelle piazze, nei bar e nei ristoranti.
Moschee, chiese cattoliche ed ortodosse, piazze e palazzi. Chi pensa di fare solo una toccata e fuga per visitare lo Stari Most si sbaglia di grosso, Mostar è una città dal fascino incredibile che merita di essere vissuta e visitata appieno. Scopriamo insieme, cosa vedere a Mostar e 5 buoni motivi per visitarla.
La qualità della vita
Dormire in Bosnia è in generale molto economico, ma ancora di più lo è mangiare. A Mostar potete tranquillamente concedervi una cena nel locale più turistico e centrale della città, gustandovi uno dei numerosi piatti della tradizione locale bosniaca, senza preoccuparvi del conto.
Lo Stari Most
Icona della città e dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO: la fama di questo ponte è nota in tutto il mondo, tanto da essere l’attrazione principale di Mostar.
Nato e concepito nel 1557 su ordine di Solimano il Magnifico, come una struttura funzionale per collegare le due sponde del fiume, sostituì un vecchio ponte sospeso sul fiume Neretva, che per anni ha diviso Mostar tra croati e bosniaci, oltre che tra cattolici, ortodossi e musulmani.
Noto per l’eleganza aggraziata e l’ingegno del suo arco in muratura, è stato ricostruito e riaperto il 22 luglio 2004, dopo essere stato distrutto durante il tremendo e sanguinoso conflitto interetnico della Bosnia-Erzegovina nel 1993.
Il Ponte Storto
Il piccolo ponte si trova a poche decine di metri dal più famoso Stari Most, di cui ricorda la struttura. Subì le stesse sorti del fratello e sorge in una posizione molto graziosa, in pieno centro storico, davanti alla moschea Neziraga. Qui ci si può fermare per un momento di relax seduti al tavolo all’aperto di uno dei numerosi bar e caffè.
Kujundziluk
In passato cuore pulsante del commercio dell’intera regione, con oltre 500 botteghe in epoca Ottomana, oggi è la via più pittoresca della città. Si trova sulla sponda orientale del fiume e può essere osservata anche dalla sponda opposta, dove si vedono le tipiche casette di pietra.
Sembra di trovarsi in un vero e proprio suk (mercato arabo) e se vi chiederete cosa comprare a Mostar, questo è il posto giusto: souvenirs, pashmine tradizionali, penne fatte con i vecchi proiettili, servizi da caffè, ciondoli contro il malocchio, colorate lampade di vetro. Qui si può trovare davvero di tutto!
Gli edifici dell’Impero Austro Ungarico
A Mostar si trovano numerosi edifici risalenti al periodo dell’Impero Austro-Ungarico che coniugano lo stile architettonico occidentale con quello orientale. La Scuola Secondaria e il Bagno Pubblico sono i più interessanti. Da visitare anche il Palazzo Metropolitan, in stile neobarocco, dal quale si gode una bellissima vista sulla città.