Odi et amo, diceva Catullo, esprimendo un sentimento tormentato che lo portava tanto a desiderare ardentemente l’amata quanto a respingerla. Un sentimento che potremmo paragonare a quello dei viaggiatori stranieri che approdano in Italia e che, scoprendone l’essenza più vera, ne sono tanto attratti quanto sconvolti.
A dirla tutta, ci sono almeno 10 cose per cui i viaggiatori stranieri provano questo turbinare d’emozioni, rimanendo in bilico tra la passione e il desiderio di scappare a gambe levate. E oggi vogliamo elencarvele tutte.
Indice
Il nostro modo di gesticolare
Ci rende noti in tutto il mondo e, in alcuni casi purtroppo ci incastra in infelici stereotipi: l’abitudine tutta italiana di gesticolare ci caratterizza e ci contraddistingue al punto da affascinare i viaggiatori stranieri, che cercano di seguire e interpretare i nostri movimenti. La verità è che una parte di loro li trova ipnotici, l’altra eccessivi e teatrali, ma come per ogni cosa non si può comprendere a fondo ciò che non si vive ogni giorno.
Il nostro modo di salutare
Paese che vai, saluti che trovi. In ogni parte del mondo l’atto di salutare qualcuno (sia esso conosciuto o sconosciuto) è frutto di abitudini e bagagli culturali. In Italia tendiamo essere molto espansivi: baci, abbracci e calorose strette di mano sono all’ordine del giorno. Ciò viene egualmente amato e odiato, per una semplice questione di abitudini a determinate distanze personali.
La mancanza di spazi personali
E a proposito di distanze personali… la mancanza del personal space è un’altra delle cose che i viaggiatori stranieri amano e odiano dell’Italia. A dirlo è stato il magazine inglese Business Insider, che ha specificato che per molti viaggiatori provenienti dall’estero gli italiani sono anche fin troppo affettuosi e calorosi, specie quando sono in famiglia o con gli amici. Anche qui, questione di bagaglio culturale!
I nostri legami familiari
Popolo di santi, poeti, navigatori e… di persone che passano le domeniche insieme alla propria famiglia, cucinando o organizzando riunioni lunghe ore. È sempre il Business Insider a rivelare che questa caratteristica italiana risulta tanto commovente quanto spiazzante, specie per la libertà data ai bambini di fare tutto ciò che vogliono (da piangere a chiedere dei regali) in pubblico.
I vicoli chiassosi
Sempre il Business Insider ha rilevato che tra le cose che i viaggiatori stranieri amano e odiano dell’Italia ci sono strade e vicoli ritenuti troppo chiassosi. Nello specifico, a lasciare a bocca aperta chi viene dall’estero c’è l’abitudine degli italiani di intrattenersi in chiacchiere in giro per le strade, di fare piccole feste di quartiere o, ancora, di richiamare l’attenzione nei mercati con voci altisonanti. Da una parte ciò è ritenuto incredibilmente bello e pittoresco, dall’altra un po’ troppo “rumoroso”.
I colori accesi
Incantevoli per un po’, poi diventano abbaglianti: i viaggiatori stranieri rimangono incantati da i borghi più colorati d’Italia, ma hanno delle remore quando pensano di viverci. Questo vale non tanto per case e mura dipinte ma per luoghi particolarmente carichi di decorazioni, che alla lunga (per loro) risultano pacchiani. Ma che vita sarebbe senza un pizzico di colore?
Le strade strette
Suggestive se vissute per poco, incomprensibili se percorse a lungo: le strade italiane, specie quelle strette, rientrano tra le cose che i viaggiatori stranieri amano e odiano. In molti Paesi le strade sono oggettivamente colossali e le nostre strade statali possono essere davvero spiazzanti per chi si muove su questi grandi giganti d’asfalto.
La gelosia nei confronti del nostro cibo
Per molti viaggiatori stranieri l’atteggiamento che abbiamo nei confronti del nostro patrimonio gastronomico è eccessivo: siamo gelosi delle nostre ricette. Da una parte ciò ci fa amare perché proponiamo piatti immutabili e straordinari, dall’altra, secondo loro, dovremmo essere più flessibili. La verità è che è meglio essere orgogliosi: la cucina italiana è un vero vanto!
Ancora una volta è il Business Insider a raccontarci che i viaggiatori stranieri amano e odiano un altro aspetto legato alla cucina: i nostri menu. A quanto pare, per molti turisti le nostre proposte sono anche fin troppo ampie: antipasti, primi, secondi, dessert e chi più ne ha più ne metta. Questo è segno di un popolo generoso e legato alla cucina, ma può essere visto anche come un eccesso da chi non è abituato ai nostri ritmi.
Il nostro rapporto con il caffè
Infine, ancora il Business Insider ci parla dell’ultimo degli aspetti che i viaggiatori stranieri amano (e odiano) degli italiani: si tratta del nostro modo di bere, anzi, di relazionarci al caffè. In molti altri Paesi, il caffè è una bevanda lunga da prendere e bere di fretta, mentre si è già per strada. Il nostro sorseggiarlo al banco, il fatto che diventi una “scusa” per incontrare un amico o che venga offerto dopo i pasti è apprezzato, ma anche poco compreso.