Itinerario a piedi alla scoperta delle Gravine di Grottaglie

Le grotte-abitazioni millenarie da scoprire in un viaggio nell'interno della Puglia

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 25 Agosto 2020 16:43Aggiornato: 3 Maggio 2024 16:46

Per milioni di anni, la tenera roccia calcarea di questo angolo di Puglia è stata erosa dalle acque che hanno creato spettacolari solchi nella roccia, modellati dalla mano dell’uomo nel corso dei secoli per farne chiese e rifugi.

L’origine delle Gravine di Grottaglie

Sono le Gravine di Grottaglie, una cittadina nota per essere la “città delle ceramiche” che sorge, appunto, su un territorio carsico, all’interno del quale sono state scavate delle grotte che hanno una storia millenaria. Sono la testimonianza di una civiltà rupestre risalente all’Età del ferro, che ha espresso delle peculiarità artistiche e che sono giunte fino a noi grazie agli affreschi delle chiese ricavate nelle grotte a partire dal periodo medievale. La natura, qui, regna sovrana e sono tre le principali Gravine di Grottaglie che ancora oggi si possono visitare: Lama di Pensieri, del Fullonese e di Fantiano.

Visitare le Gravine

La Gravina o Lama di Pensieri è una piccola oasi di pace, immersa nel verde e nel silenzio e che prende il nome proprio dal contesto suggestivo in cui si trova. Le grotte che si aprono lungo le pareti scoscese sono connesse da stretti sentieri e scalette intagliate direttamente nella roccia. Qui è possibile contemplare la chiesa di San Biagio risalente al 1500, affascinante nella sua semplicità, anche grazie alle ampie tracce di affreschi e sculture policrome. Le pitture della volta e delle pareti rappresentano un ciclo pittorico tra i più interessanti della Puglia, ispirati ai modelli bizantini. Nei pressi della Lama dei Pensieri, si trova un insediamento rupestre, conosciuto come Casalpiccolo, caratterizzato da circa una ventina di grotte.

La Gravina del Fullonese è lunga circa 800 metri e, percorrendola, si scoprono le numerose grotte che si aprono lungo i versanti del burrone, ricoperto da folti cespugli di timo, serpillo e ruta che profumano intensamente l’ambiente, mentre gli alberi occupano le diverse terrazze. Le grotte-abitazioni si presentano di varia forma a seconda delle esigenze delle genti che, nel corso dei secoli, le abitarono e che ci vissero fino al 200. La denominazione “fullonese” deriva da “fullones” o conciapelli, un mestiere esercitato da una piccola colonia di ebrei, sfuggita dall’eccidio e dall’incendio di Oria del 977.

Sul fianco destro della gravina si scorge la chiesa rupestre inizialmente chiamata dei SS. Pietro e Paolo (del VI-VII secolo) e, in seguito, detta di San Pietro dei Giudei, composta da due elementi con un altare di roccia tagliata a dosso alla parete, sul quale un tempo si ergeva un crocifisso con ai lati la Vergine, San Giovanni Evangelista, San Paolo e San Leonardo.

Gravina in Puglia
Fonte: 123RF
Gravina, la città delle ceramiche

L’insediamento rupestre delle cave di Fantiano era tra i più importanti centri della comunità grottagliese durante il Medioevo. La gravina si adagia tra la pineta e la macchia mediterranea, un tempo splendida cornice naturale di un importante insediamento rupestre medievale, tra i centri più popolosi della comunità. Frequentato fin dal Neolitico, l’habitat rupestre era caratterizzato da ampi terrazzamenti sui quali si ritrovano numerosi ambienti, tra cui uno dotato di cisterna, accessibile attraverso una scalinata nella roccia. Da qui si passa a un giardino ricavato in un terrazzamento, sul quale si aprono alcune grotte e numerosi incassi per alloggiare le arnie. Le sue cave oggi sono sede di un teatro all’aperto che ospita grandi eventi culturali.

Le ceramiche di Grottaglie

L’ambiente rupestre di Grottaglie è visibile anche nel suo famoso “Quartiere delle ceramiche” che si trova a pochi passi dal centro storico, che tra l’altro sorge tra due gravine che coincidono con le attuali via Ennio e via Crispi. Rispetto a quanto avviene negli altri centri di antica produzione ceramica, Grottaglie è l’unica città della ceramica con un quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato.

Sorge in un ambiente roccioso e, grazie ai ceramisti che, nel corso dei secoli, lungo la gravina di San Giorgio hanno ricavato laboratori e forni di cottura, si è sviluppata una fiorente attività artigianale, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. A oggi Grottaglie, con le sue 50 botteghe di ceramisti, è inserita nell’elenco delle 37 città della ceramica italiana. L’Associazione Grott’Art organizza ogni weekend escursioni nelle Gravine di Grottaglie. I tour sono ideati e condotti da guide ambientali escursionistiche Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche). La partecipazione è aperta a un massimo di 20 partecipanti e quindi è necessario prenotarsi. Una bellissima esperienza, la visita delle Gravine, tra panorami da cartolina fatti di una rigogliosa vegetazione, di ulivi, di grotte secolari e di misteriose cripte.

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Fonte: @Comune di Grottaglie
La Gravina Fullonese