Esistono luoghi meravigliosi in cui la vita deve fare i conti con temperature estreme e scarsità di risorse. Paesaggi unici, ma isolati dal resto del mondo, in cui l’uomo ha creato villaggi e città sfidando la forza della natura. In Alaska se ne trovano diversi, ma uno di questi è veramente unico nel suo genere: Whittier, dove tutta la città vive in un solo palazzo.
Andiamo alla scoperta di questa cittadina che attira moltissimi turisti, sia per i panorami mozzafiato che si possono ammirare nei dintorni, sia per quel condominio che ospita quasi tutti gli abitanti che qui vivono tutto l’anno, affrontando temperature rigide che raggiungono i -20 °C in inverno e che normalmente si attestano intorno a 0 °C.
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La curiosa storia di Whittier
A nord-est della penisola di Kenai, Whittier, il cui nome deriva dal poeta americano John Greenleaf Whittier, è un piccolo centro abitato ai piedi delle montagne. Le origini di Whittier sono relativamente recenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, fu scelto come luogo strategico per la realizzazione di un porto militare e di una base logistica per l’esercito americano. Venne quindi costruito Camp Sullivan, una base militare che fungeva da punto di accesso all’Alaska, con un porto e un collegamento ferroviario.
Fu durante la Guerra Fredda, negli anni ’50, che vennero eretti due edifici, atti a ospitare le famiglie dei militari: l’Hodge Building e il Buckner Building. Quest’ultimo è oggi uno spettrale edificio abbandonato, che per anni fu il più grande del Paese, ma che venne danneggiato dallo tsunami che colpì l’area a seguito del terremoto del 1964.
L’Hodge Building, invece, venne trasformato in un edificio civile e rinominato Begich Towers Condominium. Da quel momento l’edificio ospita la quasi totalità dell’intera popolazione di Whittier.
Il condominio-città di Whittier: al suo interno c’è tutto
Ecco perché Whittier è una città speciale: tutti i suoi abitanti, circa duecento, vivono all’interno di un unico palazzo, il Begich Towers Condominium. Ci vive chiunque, dagli adulti ai bambini e gli studenti del liceo. E non si tratta soltanto di un insieme d’appartamenti (ben 196): l’edificio ospita anche tutti i servizi necessari ai cittadini, motivo per cui la gente tende a trascorrere qui dentro la maggior parte del suo tempo (viste le temperature estreme della zona).
Le Belgich Towers, composte da tre moduli di 14 piani ciascuno e senza balconi, ospitano al loro interno l’asilo, le scuole elementari e medie, il liceo, l’ufficio postale, l’ospedale, il commissariato di polizia locale, un supermercato, una lavanderia automatica, una piccola chiesa metodista, un hotel e un’area giochi con piscina coperta.
Insomma, in un unico edificio c’è l’intera città, proprio come nelle teorie socio-architettoniche di Le Corbusier, uno dei padri dell’urbanistica contemporanea: all’interno di un edificio civile i suoi abitanti devono avere tutto il necessario per non dover scendere in strada, nemmeno per raggiungere la scuola.
Turismo a Whittier e come arrivarci
Fin dagli anni Novanta, quest’angolo d’Alaska è una meta popolare soprattutto per gli ospiti delle navi da crociera, che attraccano al porto affacciato sul Prince William Sound. Cosa attrae i turisti? Soprattutto il Buckner Building, tutt’oggi presente nonostante gli impegni della cittadinanza per bonificare l’area e convertirla. Un luogo dall’aria spettrale che colpisce anche per il contrasto dato dalla natura rigogliosa in cui è immerso.
Come arrivare nella remota cittadina di Whittier? Si può raggiungere in nave o in treno, grazie all’Anton Anderson Memorial Tunnel ad uso misto stradale e ferroviario. In alternativa, è possibile usufruire del tunnel pedonale che viaggia sotto la linea ferroviaria e che – lungo due chilometri e mezzo – porta ai confini di questa strana cittadina. Un luogo da vedere assolutamente durante un viaggio in Alaska. Viverci, invece, deve essere alquanto surreale.