Nel mondo esistono tantissime attrazioni. Possono essere architettoniche o paesaggistiche, naturali o artistiche, funzionali o esclusivamente estetiche, eppure tutte riescono, in un modo o nell’altro, a catturare la nostra attenzione. E non solo, sono proprio loro spesso a condizionare la scelta della nostra prossima destinazione di viaggio.
Lo fanno i grattacieli che svettano verso il cielo, le sculture imponenti che ridisegnano le piazze e le piramidi, i giardini botanici e le terrazze panoramiche, così come le strade iconiche e le vie più caratteristiche che raggiungiamo per toccare con mano l’anima dei luoghi che visitiamo. E lo fanno anche gli acquedotti, come il Veluwemeer.
Attenzione però, perché quello che è stato creato a Harderwijk, nei Paesi Bassi, non è un acquedotto come tutti gli altri. Perché qui le macchine scompaiono sotto l’acqua, mentre le imbarcazioni navigano a vista.
Lo strano caso dell’acquedotto Veluwemeer
Sin dalla sua inaugurazione, nel lontano 2002, l’acquedotto Veluwemeer, che funziona da ponte di collegamento, ha attirato la curiosità e l’interesse di persone di tutto il mondo. Tutta colpa, o merito, di quella strana viabilità ben visibile già dalle foto.
Le macchine, infatti, a un certo punto del percorso spariscono letteralmente sotto l’acqua, mentre al di sopra le barche continuano la loro navigazione. E no, se ve lo state chiedendo la magia e la stregoneria non c’entrano nulla. Si tratta piuttosto di un’intuizione ingegneristica e strategica che ha trasformato questo ponte in una vera e propria attrazione mondiale da raggiungere almeno una volta nella vita.
Costruito sulla N302, una strada molto trafficata e frequentata da quasi 30000 veicoli al giorno, l’acquedotto Veluwemeer ha cambiato completamente la viabilità e l’aspetto dell’omonimo lago artificiale su cui sorge. Il ponte sull’acqua, infatti, collega i Paesi Bassi continentali all’isola artificiale del Flevoland, la più grande del mondo mai creata dall’uomo.
A differenza delle più comuni soluzioni architettoniche, che consentono alle auto di camminare sopra l’acqua, questo ponte è stato concepito al contrario, rendendo questa soluzione un unicum nel suo genere.
Il ponte al contrario
Durante la fase progettuale, gli ingegneri hanno pensato a diverse soluzioni che permettessero l’attraversamento completo del lago artificiale di Veluwemeer, tra le quali anche quelle più tradizionali come tunnel e ponti levatoi. Alla fine, però, la soluzione adottata è stata quella di costruire un acquedotto percorribile e navigabile che consentisse un flusso continuo e parallelo tra automobili e imbarcazioni.
Così è nato l’acquedotto di Veluwemeer, un’opera ingegneristica originale e straordinaria che, al di là della sua funzionalità indiscussa, si configura come una vera e propria esperienza da vivere. Percorrendo la strada, infatti, a un certo punto le macchine si trovano lungo un sottopassaggio immerso nell’acqua. E se forse per gli automobilisti non cambia poi molto, dall’esterno invece quell’illusione di veder scomparire le macchine sotto il livello dell’acqua è davvero incredibile.
Tutto questo è stato possibile grazie alla poca profondità del lago che ha permesso di creare quel sottopassaggio, a tre metri sotto il livello dell’acqua, che ha reso Veluwemeer una star mondiale.
Non aspettatevi, però, lunghezze infinite. Il ponte sull’acqua di Harderwijk, infatti, misura solo 25 metri di lunghezza, ed è considerato uno degli acquedotti più corti del mondo. Certo è che sicuramente è anche il più bizzarro.
Se vi trovate a Harderwijk, che dista appena 70 chilometri da Amsterdam, il consiglio è quello di salire in auto e raggiungere l’acquedotto di Veluwemeer per provare l’esperienza di guidare sotto l’acqua.