A Dahshur, la piramide a doppia pendenza con cui l’Egitto vuole attrarre turisti

A un'oretta da Il Cairo, Dahshur è una località desertica sita sulla riva occidentale del Nilo. Ed è proprio qui, che si trova una la più insolita delle piramidi d'Egitto

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Redazione

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Non ha esattamente il fascino delle piramidi di Giza, eppure l’Egitto ha deciso di puntarvi per attrarre nel Paese nuovi flussi turistici: è la piramide di Snefru, a Dahshur.

Lo scorso sabato, l’Egitto ha aperto per la prima volta al pubblico la piramide romboidale di Snefru. Una piramide a doppia pendenza, che da Giza dista una quarantina di chilometri e che sorge su di un sito – a sud della zona archeologica di Saqqara – dalla necropoli meravigliosamente conservata, con le sue piramidi e le tombe nobiliari di notevole importanza archeologica.

Dahshur, la piramide a doppia pendenza con cui l'Egitto vuole attrarre turisti

Grazie agli importanti lavori di restauro eseguiti, ora i visitatori potranno dunque godere di tutta l’originale bellezza di questa piramide (e della sua piramide satellite), che è soprannominata “la piramide romboidale” e che fu costruita intorno al 2600 a.C. per volere del re Snefru (Hor Nebmaat), sovrano della IV dinastia (Antico Regno) e padre di Cheope.

I corridoi della piramide di Dahshur sono ora stati messi in sicurezza, le due camere sepolcrali sono state pulite e la discesa e la risalita sono facilitate grazie ad apposite rampe di legno. Così, per la prima volta dopo la chiusura avvenuta nel 1965, è possibile organizzare da Il Cairo – da cui dista un’oretta – una visita qui, a questa piramide che sembra frutto d’una progettazione un po’ maldestra.

Romboidale e coi lati inclinati, responsabili della sua forma un po’ “schiacchiata”, la piramide di Snefru cattura l’occhio e stupisce. Motivo per cui l’Egitto ha deciso di puntarvi.

Cosa si può fare qui? Non solo scattare foto per ritrarla in tutta la sua imponenza: i turisti potranno anche scendere nel corridoio lungo 79 metri che conduce ai 23 metri di profondità della camera sotterranea, ammirando così il cuore di una costruzione antichissima e decisamente sui generis, dal momento che nello skyline egiziano non esiste nulla di simile.

Definita anche “ottusa” o “a doppia pendenza”, l’architettura della piramide romboidale è motivata da diverse ipotesi: c’è chi crede che la morte improvvisa di Snefru fece terminare più in fretta i lavori riducendo l’angolo di pendenza, chi sostiene che l’inclinazione commissionata inizialmente (54°46′) avrebbe portato ad una piramide alta 133 metri e che – per evitare che collassasse – a metà altezza i suoi lati furono dunque oggetto di una riduzione della pendenza a 44°, affinché l’altezza totale si limitasse a 105 metri.

In realtà, furono i calcoli ad essere sbagliati: il terreno non era adatto a sostenere una costruzione del genere. Ma poco importa: il fascino della piramide di Snefru è davvero insolito, e per questo incredibile.

piramide romboidale