In Africa esiste l’esatta copia della Basilica di San Pietro

Sorge in Costa d'Avorio, nel bel mezzo di quella che è oggi la capitale "simbolica" della nazione africana, una splendida basilica che è identica a quella di San Pietro.

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 29 Ottobre 2024 13:21

Ad una prima occhiata la si potrebbe facilmente confondere con la Basilica di San Pietro, ma è sufficiente uno sguardo attento per notare le differenze con il nostrano capolavoro di Bernini e Buonarroti.

Questa maestosa costruzione, infatti, si trova a Yamoussoukro, la capitale amministrativa della Costa d’Avorio, ed è stata realizzata tra il 1985 e il 1989, su ordine e desiderio dell’allora presidente Félix Houphouët-Boigny.

La Basilica di Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro, conosciuta anche come “Notre Dame de la Paix,” è ispirata alla Basilica di San Pietro a Roma e, sebbene abbia dimensioni e dettagli unici, è riconosciuta nel mondo come una copia straordinaria del luogo di culto cristiano più iconico di Roma.

La Basilica più grande del mondo e il legame con il Vaticano

Questa magnifica costruzione religiosa, che riprende l’architettura della basilica romana, è alta 158 metri, leggermente più della Basilica di San Pietro a Roma grazie alla croce che la sormonta, rendendola visibile da ogni angolo della città. Nonostante la somiglianza, alcuni dettagli la rendono unica. Gli interni della Basilica di Yamoussoukro vantano vetrate a mosaico raffiguranti scene religiose con Gesù e gli apostoli, e includono anche i volti del presidente Boigny e degli architetti che hanno progettato questa struttura imponente.

È stato Papa Giovanni Paolo II a consacrare l’edificio nel 1990, durante una visita ufficiale in Costa d’Avorio. Il pontefice acconsentì a benedirla con la condizione che, nei pressi della basilica in Africa, fosse costruito anche un ospedale per la popolazione locale. Tuttavia, la costruzione dell’ospedale è stata completata solo nel 2015, dopo una guerra civile che ha duramente segnato il Paese. Nonostante questa attesa, la basilica è diventata il simbolo più visibile e importante della capitale, rappresentando anche uno dei più significativi monumenti cristiani dell’Africa occidentale.

Yamoussoukro, basilica
Fonte: iStock
La basilica di Yamoussoukro vista da uno dei lati

Una copia della Basilica di San Pietro dai costi enormi

Oltre alla sua grandiosità architettonica, la basilica ha anche una storia di controversie legate ai costi di costruzione. I lavori di realizzazione hanno richiesto oltre 300 milioni di euro, una cifra ingente per un Paese che all’epoca non poteva contare su un’economia forte e diversificata. Sebbene il presidente Boigny sostenesse di aver finanziato interamente il progetto con fondi personali, molti ritengono che le risorse siano state prese dal bilancio pubblico, incrementando il debito del Paese.

Anche oggi, mantenere la basilica richiede spese elevate: ogni anno servono circa un milione di euro per le necessità strutturali e per la gestione ordinaria dell’edificio. Nonostante questo investimento continuo, la basilica è poco frequentata dai fedeli, data la posizione in un’area dove il cattolicesimo è minoritario. L’edificio, tuttavia, continua ad attrarre visitatori, turisti e fedeli da tutto il mondo, incuriositi dalla singolarità di essere una copia della Basilica di San Pietro nel cuore dell’Africa.

Dal punto di vista architettonico, la basilica non è stata costruita solo come una replica della Basilica di San Pietro. Le sue dimensioni e i materiali di costruzione, oltre alla posizione in un contesto tropicale, richiedono una manutenzione costante per preservarne la maestosità. La basilica ospita fino a 18.000 persone, ma raramente raggiunge la sua piena capacità, data la sua posizione lontana dai centri cattolici più attivi del Paese, come già detto.

Yamoussoukro: capitale visionaria e moderna

La Basilica di Nostra Signora della Pace non è l’unico simbolo di grandezza e modernità a Yamoussoukro. Sotto la presidenza di Boigny, che desiderava fare di Yamoussoukro una capitale di prestigio, la città è stata completamente rinnovata. Negli anni ’60 e ’70, la Costa d’Avorio attraversò un periodo di crescita economica e di investimenti pubblici, che diede il via ad un grande processo di trasformazione della città. Oltre alla basilica, sorsero edifici imponenti come il lussuoso hotel Président, la Fondazione Félix Houphouët-Boigny e il grandioso palazzo presidenziale circondato da un fossato abitato da coccodrilli, altro dettaglio singolare che attira l’attenzione dei turisti.

In un certo senso, Yamoussoukro è una capitale “simbolica”, poiché l’ex capitale Abidjan continua a rivestire un ruolo economico preponderante nel Paese. Le larghe strade della città e i suoi edifici maestosi sembrano quasi sovradimensionati rispetto al numero di abitanti e all’attività effettiva di Yamoussoukro, che oggi appare come una capitale dall’aspetto moderno, ma in parte “incompleta” rispetto alle ambizioni originali.