Cosa ci fanno queste piccole case di Hobbit in Ungheria?

Tetti ricoperti di erba e piccole dimensioni, persino la forma ricorda la casa di un Hobbit. Scopriamo insieme queste suggestive cantine ungheresi

Avete presente quelle deliziose abitazioni fantasy che sono apparse per la prima volta ne Il Signore degli anelli e che hanno fatto impazzire i viaggiatori di tutto il mondo? Quelle sono le casette degli Hobbit e gli appassionati del genere sanno bene che nei Paesi del Nord, e nello specifico in Nuova Zelanda, è possibile vivere in prima persona un’esperienza in stile Hobbiton.

Quello che nessuno si aspetta, però, è di trovare queste case di Hobbit in Ungheria. Eppure a guardare queste abitazioni scavate a mano nelle rocce, situate all’interno della regione Tokaj-Hegyalja, sembra davvero che Frodo, Sam e gli altri siano passati di qui.

E invece l’esistenza di questi edifici curiosi e assai suggestivi è giustificata da una storia ancora più sorprendente che risale ai tempi romani. Questa zona nord orientale dell’Ungheria è famosa da tempo immemore proprio per la sua produzione di vini che, nel corso dei secoli, sono stati diffusi e apprezzati particolarmente in tutta Europa.

Cantine scavate nella roccia in Ungheria
Fonte: 123RF
Cantine scavate nella roccia, Hercegkút, Ungheria

Uno dei primi estimatori del vino ungherese fu proprio Luigi XIV, che proclamò la bevanda alcolica come Vino dei Re, Re dei Vini. Il Tokay, questo il suo nome, divenne in breve tempo il vino più servito alla corte di Versailles e quello più diffuso in Europa, ed è ancora oggi un vino conosciuto e apprezzato in diverse parti del mondo.

Ma cosa centrano le nostre case di Hobbit con il vino? Un veloce sguardo all’interno di queste abitazioni ci mostra la loro natura originaria: si tratta di cantine dalla forma triangolare scavate nella rocce collinari. C’è da dire che quel tetto, ricoperto di erba e le dimensioni, ricordano a tutti gli effetti gli edifici magici e suggestivi dell’universo immaginario creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien.

Nel paesaggio suggestivo ungherese, all’interno del quale si alternano vigneti e fattorie, il villaggio di Hercegkút, popolato da appena 700 abitanti, sembra sospeso nel tempo. È nato a seguito di un insediamento tedesco, motivo per cui alcune persone parlano ancora la lingua originaria.

Nonostante le cantine, alla vista, appaiano molto piccole, in realtà hanno una profondità che varia tra i 10 e i 40 metri con un’estensione nel sottosuolo anche a più livelli.

Hercegkút e gli altri villaggi della regione Tokaj-Hegyalja sono stati dichiarati Patrimonio Unesco proprio per questa tradizione secolare legata alla produzione di vino.