Viaggi nel Regno Unito: ora arriva il visto elettronico a pagamento

Presto anche i turisti italiani dovranno richiedere l'ETA, il visto elettronico a pagamento, per viaggiare nel Regno Unito: scopriamo come funziona

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Il Regno Unito, dopo essere uscito dall’Unione Europea, ha deciso di ampliare le proprie misure di sicurezza e di dare il via ad un processo che lo porterà ad avere una dogana digitale: sarà infatti necessario, per turisti provenienti da diversi Paesi in tutto il mondo (tra cui presto anche l’Italia), richiedere in anticipo un visto elettronico a pagamento che consentirà alle autorità di verificare ancor prima della partenza che tutti i documenti siano a posto. Scopriamo qualcosa in più.

Che cos’è il visto elettronico

Il visto elettronico a pagamento (Electronic Travel Authorisation, abbreviato con la sigla ETA) è un documento virtuale che permetterà ai turisti stranieri di entrare nel Regno Unito. Si tratta di una misura volta a migliorare la sicurezza dei confini britannici, che consentirà al governo di verificare in anticipo le generalità di coloro che si apprestano a raggiungere il Paese, fornendo così maggior protezione contro il terrorismo e la criminalità. Le finalità e le modalità di funzionamento ricordano l’ESTA, l’autorizzazione elettronica di viaggio richiesta ai cittadini di molti Paesi per fare ingresso negli Stati Uniti.

Il governo inglese sta lavorando già da tempo all’introduzione dell’ETA come requisito per superare le frontiere per i turisti che non necessitano di visto: inizialmente, l’adozione del visto elettronico era prevista per la fine del 2024, ma a causa di alcuni ritardi (provocati dall’esigenza di effettuare numerosi test e dalla pandemia che ha rallentato le procedure di sperimentazione) l’entrata in vigore del nuovo sistema è slittata al 2025. Non è tuttavia stata ancora fissata una data, perché il Regno Unito sta ancora procedendo con la fase sperimentale.

In questo primo momento, la Gran Bretagna ha introdotto il programma ETA con alcuni Paesi del Golfo Persico, tra cui Qatar (i cui cittadini necessitano già del visto elettronico), Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Kuwait, Oman e Bahrein. I test hanno avuto inizio ad ottobre 2023 e dovrebbero concludersi nel marzo 2024. A seguito di questa fase, il governo britannico dovrebbe estendere l’obbligo di richiedere l’ETA a numerosi altri Paesi, anche tra quelli appartenenti all’Unione Europea. Ci sarà anche l’Italia: avremo dunque bisogno di questa autorizzazione per viaggiare nel Regno Unito.

Come funziona l’ETA

Il visto elettronico dovrà essere richiesto sul sito del governo britannico da tutti i cittadini provenienti da determinati Paesi (tra cui anche l’Italia). Bisognerà fornire alcune informazioni personali, come nome e cognome, indirizzo, dati di contatto e numero di passaporto, oltre ad alcuni parametri biometrici. Inoltre verranno richieste informazioni sul viaggio, tra cui la destinazione, la data di arrivo e quella di partenza. Nel giro di massimo tre giorni lavorativi, sarà possibile sapere l’esito della richiesta: in caso positivo, si potrà fare ingresso nel Regno Unito in maniera molto più facile.

L’ETA, infatti, non è solamente una misura di sicurezza in più, ma anche un modo per snellire la burocrazia alle frontiere. Oltre ad essere molto rapida la stessa procedura di richiesta, che può essere effettuata online, i viaggiatori non dovranno più fare lunghe file in aeroporto. Il visto elettronico è a pagamento, e probabilmente costerà circa 10 sterline (poco più di 11 euro). La sua validità ha una durata di due anni, periodo di tempo nel quale i turisti potranno entrare e uscire dal Regno Unito senza necessità di ulteriori autorizzazioni.