Il santuario italiano in cui fare visite guidate “in quota” sul ponteggio

Dopo un luogo restauro, è tornato finalmente possibile scoprire un vero e proprio gioiello italiano: si possono fare visite guidate “in quota” sul ponteggio

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Il nostro Paese è pieno di monumenti dall’incredibile importanza storica, dalla bellezza sublime e dalle architetture uniche nel loro genere. Ce ne sono tantissimi e sono davvero uno più bello dell’altro. Ma c’è un santuario in particolare che permette di fare visite guidate “in quota” sul ponteggio, un’esperienza davvero straordinaria e che porta a scoprire degli incredibili tesori.

Il Santuario di San Francesco del Prato

Ci troviamo a Parma, una bellissima città ricca di di monumenti importanti e chiese da non perdere. Una località che ha davvero molto da raccontare e mostrare, ma soprattutto che dopo anni di chiusura a causa di un restauro, vede finalmente tornare alla luce uno dei suoi gioielli più preziosi.

Parliamo del Santuario di San Francesco del Prato, un edificio unico al mondo per via del suo grande valore storico e culturale, per le sue particolari linee architettoniche e molto altro ancora.

Uno spettacolo che sorge nel cuore del centro storico della città, e dalla storia assai curiosa: è stato costruito per essere una chiesa, per poi trasformarsi in carcere a partire dall’epoca napoleonica e fin quasi ai giorni nostri.

Un patrimonio assoluto dell’arte gotica italiana che in questi ultimi anni è stato sottoposto – e in parte lo è ancora – a un accurato restauro per restituirlo al pubblico con la sua vocazione originaria, quindi quella di luogo di culto e di cultura.

L’edifico è caratterizzato da grandi e maestose arcate, che però furono chiuse e accecate da muri di tamponamento. I tanti bellissimi affreschi di cui è datato, invece, furono ricoperti da un insipido intonaco grigiastro. Ma per fortuna tutto questo è solo un tiepido ricordo, perché il restauro sta permettendo al Santuario di San Francesco del Prato di tornare a nuova vita.

Anzi, c’è persino un’ottima notizia: a partire da fine novembre e fino a gennaio, ogni sabato avremo tutti l’opportunità di ammirare da vicino, con visite guidate “in quota” sul ponteggio, gli affreschi dell’abside della chiesa di San Francesco del Prato.

Come funziona la visita

Grazie alle varie visite guidate disponibili per tutti coloro che lo vorranno, sarà possibile intraprendere un viaggio nel simbolismo delle architetture medievali e comprenderne la dimensione immateriale. Si potranno ammirare da vicino gli affreschi nei vari e più pregevoli dettagli, tutti quelli che è praticamente impossibile scorgere da lontano.

Un itinerario che condurrà tra le figure iconiche di santi e personaggi illustri, fino a giungere al vertice della volta stellata. Le visite, effettuate dai volontari del Santuario di San Francesco del Prato, saranno disponibili il sabato dalle 10 (prima visita) alle 13 (ultima visita 12.30) e dalle 14.30 (prima visita) alle 18 (ultima visita 17) con turni ogni mezz’ora, nei giorni 25 novembre, 2-9-16-23-30 dicembre-13 gennaio. L’8 dicembre solo la mattina.

Il prezzo è di 10 euro a persona, e andrà a sostenere il restauro della chiesa. Le prenotazioni, invece, si possono effettuare online sul sito ufficiale del santuario.

Attenzione, però, perché è consentito l’accesso esclusivamente a persone di età superiore agli 11 anni, mentre è sconsigliato a chi soffre di vertigini o presenta difficoltà motorie. C’è poi l’obbligo di indossare scarpe basse, senza tacchi, chiuse e con suola antiscivolo.

Ma non è finita qui, perché durante il pomeriggio del 3 dicembre si potrà assistere a un concerto proposto dal Coro Paer, mentre per la rassegna “Concerti del Tempo di Natale”, il pomeriggio del 26 dicembre, sotto la direzione artistica di Maddalena Scagnelli, si esibiranno il gruppo strumentale Enerbia e il gruppo vocale Gioia con un programma dedicato al repertorio natalizio europeo.

Il 6 gennaio 2024, sempre durante il pomeriggio, con la direzione artistica di Carlo D’Alessandro Caprice si potrà partecipare a un concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra I Musici di Parma, il Coro della Corale Verdi di Parma diretti dal Maestro Claudio Cirelli con la partecipazione del soprano Anta Jankovska e il coro voci bianche della Corale Verdi diretto da Niccolò Paganini, musiche di Verdi, Donizetti e Frank.