Viaggiare è un piacere, ma a volte si può trasformare in un incubo. Non sono poche le persone che, rientrando da un viaggio o arrivati a destinazione, perdono le tracce del proprio bagaglio in aeroporto. Una volta atterrati, si recano al nastro di consegna delle valigie, ma dopo qualche ora di attesa, cominciano a realizzare che è successo il peggio.
Come una coppia pisana che per un viaggio in Indonesia si è rivolta al giudice di Pace e al Tribunale di Pisa, ottenendo un risarcimento di tremila euro per “danno da stress“. I due turisti toscani, come riporta la notizia pubblicata su Il Corriere, si sono imbarcati a Firenze per raggiungere Giacarta, ma la vacanza tanto desiderata si è trasformata in un calvario. Il volo ha registrato ben 24 ore di ritardo per degli scali che non sono andati come previsto e, dopo essere finalmente atterrati, i loro bagagli erano spariti.
Vacanze da incubo: i bagagli non ci sono
Un viaggio iniziato sotto una cattiva stella che però ha avuto un lieto fine, seppur dodici anni dopo. Stanca dal viaggio tormentato, la coppia non ha potuto raggiungere subito l’hotel per un po’ di ristoro, ma ha trascorso ore a riempire documenti e moduli per sporgere denuncia per lo smarrimento dei bagagli. Quando questa sfortuna accade all’andata è ancora più complicato, perchè ci si ritrova lontano da casa in un paese straniero senza più niente.
Costretti a uscire per comprare il minimo indispensabile per poter restare alcuni giorni lì a Giacarta, in costante contatto con il call center della compagnia sperando di ricevere buone notizie, la coppia ha cercato di godersi comunque la vacanza progettata da mesi. Sono passati otto giorni prima che qualcuno si facesse vivo e confermasse che i bagagli erano stati ritrovati.
Bagagli in ritardo: cosa fare
Una volta rientrati in Italia i due hanno fatto causa alla compagnia aerea e, dopo alcuni giorni, è arrivata la sentenza di merito definitiva sul risarcimento dei danni subiti. Alla coppia spettavano 3 mila euro più interessi per lo stress e il disagio provocato dallo smarrimento dei bagagli in Indonesia.
Quando si verifica un ritardo nella consegna di un bagaglio il danno non patrimoniale è risarcibile. Infatti, oltre alla perdita di beni materiali, questo avvenimento provoca ansia e stress nei diretti interessati e la legge tiene conto anche di questo. La lesione del diritto di circolazione “intesa come limitazione alla libertà di movimento derivante dall’indisponibilità dei propri oggetti personali durante una parte del soggiorno all’estero” ha un peso.
Il giudice Giuseppe Laghezza, infatti, ha dato ragione alla coppia, raddoppiando il totale della somma che la compagnia doveva risarcire, con questa dichiarazione: “È infatti evidente come essi non possano non aver sofferto un rilevante disagio psicologico, in conseguenza della mancata tempestiva disponibilità del bagaglio contenente i loro effetti personali, tanto da vedersi costretti a riacquistare parte di questi ultimi per far fronte alle prime necessità in territorio estero”. Tuttavia il risarcimento ha avuto un decorso biblico, poiché il pagamento è avvenuto ora, dodici anni dopo quel viaggio sicuramente “indimenticabile”.