Puoi vincere una “vacanza estrema” nella natura selvaggia: pronto alla sfida?

Obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare sull'impatto che il turismo irresponsabile ha sull'ambiente e insegnare a cambiare prospettiva

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Rispetto della natura, dei luoghi, delle loro peculiarità. E come impararlo? Grazie a una vacanza estrema, quella promossa proprio per sensibilizzare alla tematica ambientale, per far cambiare mentalità, per far comprendere l’impatto del turismo irresponsabile e il valore di quello sostenibile.

Una vacanza che si può vincere se si raccoglie la sfida lanciata dalla campagna Recharge Nature, che cerca “il peggiore turista del mondo” per dargli la possibilità di vincere “una vacanza che non merita”.

Un progetto interessante, che porta nel cuore delle Dolomiti Bellunesi per cinque giorni, lontano da quelle che sono le comodità a cui, spesso, si è abituati quando si viaggia. Un modo per imparare il rispetto dell’ambiente, ma anche per conoscere il territorio in maniera più profonda, reale e vera.

La vacanza estrema nella natura delle Dolomiti, il progetto

“Che vinca il peggiore”. No, non c’è nessun errore, perché è proprio questo lo spirito del contest Recharge Nature che mira a porre l’accento sull’importanza sì del viaggiare, ma del farlo con la dovuta attenzione nei confronti del territorio e della natura, in maniera che sia sostenibile e che abbia meno impatto ambientale possibile.

La campagna ha lo scopo di cercare il turista peggiore per portarlo a vivere una vacanza sulle Dolomiti Bellunesi: un’esperienza estrema, per comprendere quanto sia importante dare una svolta ecologica alle nostre vacanze.

Il sito dell’iniziativa riporta i dati di quante sono le persone che ogni anno partono alla scoperta del mondo: ammontano a 960.000.000 quelle che hanno viaggiato nel 2022, numeri che vogliono stimolare alla riflessione sull’impatto che così tanti individui possono avere sull’ambiente.

E quindi la vacanza promossa da Recharge Nature vuole essere un’occasione per riflettere e per dare il giusto peso a ogni gesto che si compie, e per vivere il viaggio, la vacanza, l’esplorazione anche con la consapevolezza ambientale di quello che si fa.

Immersi nella natura selvaggia delle Dolomiti: la vacanza estrema

Per candidarsi a Recharge Nature si devono seguire i passaggi elencati sul sito, che comprendono anche – e per chi vuole – l’invio di un video di presentazione. Ci si può candidare gratuitamente e fino al 30 luglio. La persona selezionata sarà il “turista peggiore”, quello da cui partire per un reale cambiamento di prospettiva e per tracciare il percorso da seguire per farlo. Grazie anche a un team composto da tantissime persone come esperti di sostenibilità e di sopravvivenza in natura, ma anche divulgatori, ospiti e la stessa comunità locale.

Il vincitore potrà trascorrere un soggiorno estremo in un luogo dal fascino indiscutibile. Immaginatevi un villaggio dove non vive quasi più nessuno, immerso nella natura delle Dolomiti, dove il tempo sembra essere sospeso.

Si tratta di Bramezza, un piccolo centro montano che si trova in provincia di Belluno, affacciato sul lago di Alleghe ad un’altitudine di 1450 metri e a cui si può arrivare solamente a piedi. Qui, come viene spiegato sul sito dell’iniziativa, il vincitore trascorrerà cinque giorni – dal 5 al 9 settembre 2023 – in un alloggio tradizionale, le fonti energetiche utilizzabili saranno quelle reperibili in natura, così come il cibo che sarà quello coltivato.

Un viaggio ha valore anche perché offre la possibilità di allargare i propri orizzonti e, grazie a questa iniziativa, non solo si sensibilizza al rispetto della natura, ma sarà un’occasione per conoscere la cultura, le tradizioni e la storia di questi luoghi.

Recharge Nature è un’iniziativa portata avanti nell’ambito del Progetto Integrato territoriale di valorizzazione turistica del Medio Alto Agordino, finanziato dal Fondo dei Comuni Confinanti, promosso da sette Comuni tutti della provincia di Belluno: Rocca Pietore (capofila), Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana – Arabba, Cencenighe Agordino, San Tomaso Agordino e Taibon Agordino.