Sarà un’estate di caos, ma per gli aeroporti italiani no

Le previsioni per l'estate 2023 non sono entusiasmanti: negli aeroporti la situazione sarà ancora difficile. Ma il destino degli scali italiani sembra più roseo

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Chiunque abbia viaggiato la scorsa estate ricorderà il caos negli aeroporti: tra ritardi, cancellazioni e overbooking, partire per le vacanze (e tornare a casa) potrebbe essersi rivelato difficile come mai accaduto prima. Ebbene, per la stagione estiva 2023 le previsioni sono ancora allarmanti. Ma non per gli italiani: a quanto pare, i nostri scali sono pronti ad affrontare al meglio la situazione.

Caos aeroporti, ma non in Italia

Riportiamo indietro le lancette ad appena un anno fa: moltissimi turisti, pronti finalmente a mettersi in viaggio dopo tanti mesi passati tra lockdown e chiusura delle frontiere, si sono trovati davanti a nuovi ostacoli. Gli aeroporti e le compagnie aeree, evidentemente non ancora pronti a gestire un incredibile aumento del traffico passeggeri come quello che si è verificato, hanno vissuto momenti di crisi. Il risultato è stato un vero e proprio caos, con persone costrette persino a rinunciare alla loro partenza a causa di problemi come cancellazione di voli all’ultimo momento e overbooking troppo frequenti. Cosa dobbiamo aspettarci per l’estate 2023?

Potremmo pensare che, forti dell’esperienza dello scorso anno, gli aeroporti siano ora attrezzati a gestire meglio la crisi. Eppure, le prime indagini rivelano che le difficoltà sono già all’ordine del giorno, e siamo ancora in primavera. Tutto ciò non dovrebbe però riguardare il nostro Paese. Ad affermarlo è Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile): “Gli interventi di carattere keynesiano che sono stati fatti per il mantenimento del personale hanno garantito una capacità che altri Paesi non hanno avuto. Non abbiamo avuto alcun disagio e anzi abbiamo saputo attrarre nuovo traffico. Ed è per questo che sono convinto che anche quest’estate il sistema italiano sarà premiato e che diversi aeroporti, soprattutto quelli del Sud, supereranno i livelli del 2019″.

Estate 2023, è allarme per i posti in aereo

Se la situazione italiana sembra essere rosea, non si può dire altrettanto a livello europeo o addirittura globale. Alcune recenti analisi hanno portato alla luce numerosi problemi che potrebbero mettere a rischio l’estate di milioni di turisti in tutto il mondo. È quanto affermato dalla società di consulenza Oag, che ha confrontato il numero di posti in aereo disponibili nel marzo 2019 con quelli disponibili nel marzo 2023. Il risultato è allarmante, nella maggior parte dei casi: in Europa, i voli interni hanno visto un calo del 15,7%, mentre quelli a lungo raggio sono diminuiti del 9.1%. In totale, le compagnie aeree hanno messo in vendita in totale 445 milioni di posti, segnando un -5,1% rispetto a quattro anni fa, in epoca pre-pandemia.

L’estate sarà più bollente che mai, visto che già moltissimi voli sono stati cancellati: uno studio ha rivelato che le compagnie aeree hanno in programma ben 90mila partenze in meno rispetto alle scorse stagioni (circa 500 voli cancellati al giorno). E i prezzi si fanno sempre più alti, anche per i vettori low cost, a causa dell’aumento del carburante. La soluzione? Per alcuni, potrebbe essere scegliere una meta più vicina e rinunciare all’aereo, optando per un mezzo più sostenibile come il treno. Godendosi non solo la vacanza stessa, ma anche il viaggio su rotaia, un’avventura spesso molto emozionante.