Carpe Diem: il trend delle vacanze del 2022

Booking.com ha condotto una ricerca che spiega come viaggeremo nel 2022 e, a quanto pare, ricominceremo a cogliere gli attimi: ecco svelato il perché

Il 2022 si avvicina e, dopo mesi e mesi decisamente complicati, in molti sperano che il nuovo anno sia anche sinonimo di viaggi. E a quanto pare, il mantra dei viaggiatori nel 2022 sarà “Carpe Diem”, vale a dire “cogli l’attimo”.

Per quale motivo? È piuttosto semplice: i turisti vogliono recuperare il tempo perduto, fare le vacanze rimandate, lanciarsi andare in nuove avventure alla scoperta di culture e posti mai visti. Ma vogliono anche fare amicizia in vacanza, gratificarsi e stare bene con loro stessi.

A rivelare quanto detto è una ricerca condotta da Booking.com che fa trapelare un rinnovato ottimismo nel mondo dei viaggi. “Le persone vogliono tornare a muoversi – commenta Alberto Yates, Regional Manager in Italia del sito leader nel settore – entro i confini nazionali e all’estero, vogliono fare il viaggio sognato da una vita o semplicemente partire all’improvviso cogliendo un’occasione al volo”. Il tutto seguendo 7 macro tendenze sulla ripresa dei viaggi nel 2022. Scopriamole insieme.

Si viaggerà per stare bene

Viaggiare, per molte persone, è la vera e propria cura contro lo stress. In sostanza, salire a bordo di un aereo e partire è sinonimo di benessere.

Dopo i lunghi lockdown e le restrizioni, ora l’esigenza numero uno è muoversi, evadere. Per oltre tre quarti delle persone (79 per cento) i viaggi facilitano il benessere. Oltre i due terzi degli intervistati (62 per cento) affermano di non aver mai realizzato quanto i viaggi fossero importanti per stare bene, prima di esserne privati, mentre per l’84 per cento la sola organizzazione di un viaggio li ha fatti sentire meglio.

Un quarto (26 per cento) degli intervistati, sostiene che partire è il modo migliore per resettare tutto e ricominciare da capo. Di questo 26 per cento, due terzi affermano che soggiornare in un luogo diverso dal solito li ha aiutati a ricaricarsi, mentre molti sostengono che li ha portati ad avere uno sguardo diverso sulle cose, sentendosi rinvigoriti dalle novità, magari perché hanno provato una nuova cucina (57 per cento) o perché hanno parlato un’altra lingua (35 per cento).

Workation? Anche no

Vi avevamo già accennato che, nonostante la flessibilità offerta dal lavoro da remoto, nel 2022 il 59% delle persone preferirebbe prendere le ferie per meno tempo piuttosto che fermarsi più a lungo nella destinazione delle vacanze scelta e coniugare lavoro e tempo libero.

La speranza, per molti, è che l’anno prossimo si ristabilirà l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Una condizione che consentirà al viaggio di tornare ad essere un momento di pausa, in cui il computer resta spento. Per il 73 per cento degli intervistati andare in ferie significa staccare completamente, cosa che nel 2021 ormai non succedeva più.

Sarà come una prima volta

Ci sarà, certamente, una rinnovata gioia di organizzare una partenza che risveglierà le emozioni dei viaggiatori. La felicità di esplorare qualsiasi parte del mondo e come se fosse la prima volta.

Dopo tanto tempo fermi, godremo con maggiore intensità si ogni momento. E a tal proposito il 75 per cento dei viaggiatori ha dichiarato che la gioia della vacanza inizia con il viaggio, che sia un volo o un treno, ammirando il paesaggio che scorre dal finestrino.

Ma non è finita qui, si ricopriranno anche i piaceri più semplici, come prendere il sole (77 per cento) o trovarsi in riva al mare o al lago (82 per cento). Per i due terzi degli intervistati (58 per cento) viene vista positivamente persino l’idea di muoversi con i mezzi pubblici in una città dove si parla una lingua straniera.

Il contatto con il prossimo

Ormai la parola “distanziamento sociale” è il nostro pane quotidiano. Eppure, durante la pandemia, il dover viaggiare meno ha portato chiunque a riscoprire il proprio Paese di appartenenza. Il risvolto positivo di tutto questo è stato: sostenere le comunità locali.

Un’attenzione che, secondo lo studio, ci porteremo anche nel 2022. I viaggiatori faranno più ricerche per capire come la struttura che scelgono supporti le imprese locali (31 per cento), puntando a prendere decisioni consapevoli e altruiste.

Infatti, il 58 per cento degli intervistati pensa che i viaggi debbano essere un beneficio per la comunità della destinazione. Inoltre, il 68 per cento vorrebbe che il denaro speso in viaggio andasse alla gente del posto, mentre al 73 per cento piacerebbe fare esperienze genuine e rappresentative della cultura del luogo.

Viaggeremo local, quindi, ma nel senso di sposare gli usi, i costumi, le tradizioni e le culture della meta di vacanza, magari avvicinandoci anche di più (fisicamente) alle persone.

Avremo bisogno di novità

Come ben sappiamo molti dei mesi appena trascorsi sono stati di isolamento. Un periodo in cui abbiamo dovuto frequentare solo i familiari e gli amici stretti. Ma in questo 2022 finalmente si torna a fare amicizia.

E quale occasione migliore delle vacanze? Stanchi di vedere sempre le stesse facce, i due terzi degli intervistati (60 per cento) hanno ammesso di essere aperti alle nuove conoscenze in vacanza: il 64 per cento non vede l’ora di socializzare, e saranno in tanti a scegliere le mete della movida.

Il 2022 vedrà anche il grande ritorno delle app per incontri, compagne di viaggio di chi cerca l’amore in vacanza. Ci sarà anche un revival dei viaggi romantici: il 50 per cento degli intervistati spera di farne uno.

Pensare positivo

È tempo di pensare positivo e cogliere le occasioni al volo. Almeno secondo i quasi tre quarti (72 per cento) delle persone intervistate che, budget permettendo, non se le faranno sfuggire. Il 61 per cento di questi è aperto a diversi tipi di vacanza, rispetto al pre-pandemia. Al 65 per cento non importa neanche la destinazione, purché si faccia il tipo di viaggio che si desidera, lontano da casa.

La tecnologia resta il fondamentale supporto alla spontaneità: sarà boom di last minute. In tanti avranno un approccio più avventuroso, sia quanto a mete, sia quanto a scelta dei compagni di viaggio. Il compagno migliore? Chi non ci pensa due volte, secondo il 35 per cento dei viaggiatori.

Il supporto tecnologico

Le applicazione travel preferite continueranno ad aiutare durante i viaggi: i due terzi dei partecipanti (62 per cento) pensano che la tecnologia servirà ad alleviare tutte le ansie dovute agli spostamenti.

Dai servizi di traduzione istantanea ai modelli che informano le strutture del cambio di orario di arrivo degli ospiti. In sostanza, la tecnologia continuerà a semplificare le vite e a limitare gli imprevisti.

Di app ne servirebbero anche di più. Infatti, secondo il 69 per cento degli intervistati, sarebbe utile averne una per prevedere dove sarà sicuro viaggiare, o per suggerire le destinazioni facili in base alle misure anti Covid-19 (67 per cento). Il tutto per tornare a viaggiare con la spensieratezza che avevamo un tempo.