Già il castello che ospita il giardino delle camelie, considerato tra i più pittoreschi d’Italia, è un piccolo gioiello che vale la pena visitare. Quando arriva la primavera, e il parco si colora di una moltitudine di petali di tutte le tonalità di rosa e si diffonde nell’aria un profumo inebriante, poi, questo luogo è pura magia.
Indice
Il Castello di Miradolo
Stiamo parlando del Castello di Miradolo, un affascinante esempio di architettura neogotica che sorge all’imbocco della Val Chisone, a una quarantina di chilometri circa da Torino. Residenza nobiliare appartenuta alle famiglie Massel di Caresana e Cacherano di Bricherasio fino al 1950, deve il suo attuale aspetto a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, detta “Babet”, sposa del marchese Maurizio Massel, che negli Anni Venti dell’Ottocento fece apportare diverse modifiche. Intervenne sulla facciata del palazzo, fece realizzare la citroniera e la torre rotonda e trasformre il giardino all’italiana in un parco paesaggistico di oltre 6 ettari, oggi riconosciuto tra i giardini storici tutelati dalla Regione Piemonte, con esemplari unici per bellezza e importanza storica e botanica.
Questo fino agli Anni ’90, quando il castello venne abbandonato per circa vent’anni, finché non se ne prese cura un gruppo di privati della Fondazione Cosso che riuscì a restituire alla comunità un patrimonio storico, architettonico e naturalistico estremamente prezioso.

Il giardino delle camelie
Oggi il parco del Castello di Miradolo è un esempio di giardino all’inglese, in cui le linee sinuose e la presenza di piccoli corsi d’acqua sono segni inconfutabili di uno stile romantico, organizzato intorno a un’imponente radura centrale, alberi di diversa dimensione e pregio, tra cui cinque davvero monumentali e, soprattutto, oltre 130 esemplari di camelie, tra le varietà più antiche e rare d’Italia.
Alle 30 camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano le nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono.

Il progetto di piantamento diffuso ha preso il via nel 2019 con l’obiettivo di mantenere e far sopravvivere un ingente patrimonio botanico formato per il 50% da esemplari unici in Italia, oltre alle piante madri decisamente vetuste, in alcuni casi a rischio estinzione.
Gli eventi nel parco del castello
Dopo le fioriture invernali del calicanto, la natura nel parco del Castello di Miradolo si risveglia:
camelie e magnolie sono le prime a farsi notare, quando tutto appare ancora addormentato, per
lasciare più avanti il posto alla fioritura delle azalee, delle rose e delle ortensie. Con questa
scenografia di colori, la Fondazione Cosso organizza un calendario di appuntamenti, dal 29 marzo al
22 giugno, per adulti e famiglie, alla scoperta del parco tra le fioriture di camelie e ortensie,
degustazioni guidate di tè, laboratori didattici, visite ornitologiche, letture, una caccia al tesoro, e
dell’orto, in compagnia di un agronomo, dove antico sapere e ingegno contemporaneo dialogano
restituendo ai visitatori poesia e stupore.

Per i bambini vengono organizzati workshop di pittura di composizioni floreali primaverili (costo: 8 euro per ogni bambino dai 6 anni, 5 euro per il genitore, comprensivo di ingresso al parco). Lunedì 18 aprile, giorno di Pasquetta, viene organizzata a una caccia al tesoro botanico per le famiglie alla scoperta della flora leggendaria (costo: 5 euro, a partire dai 6 anni).
Info utili
Il parco del Castello di Miradolo è aperto il sabato, domenica e lunedì, dalle 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle ore 17.30. L’ ingresso è solo su prenotazione e costa 15 euro, il biglietto ridotto costa 10 euro. Gratis per i bambini fino agli 11 anni. Il biglietto di ingresso è comprensivo di accesso al castello, al parco storico e alla mostra. Accesso alle audioguide disponibili e a tutti i percorsi di visita.
