La trama della miniserie di Rai Uno “Black Out – Vite sospese” è da cardiopalma, ma la location dove è stata ambientata è da favola. Una valanga costringe gli ospiti e lo staff di un hotel di lusso in quota a restare isolati dal resto del mondo.
La fiction con Alessandro Preziosi e Aurora Ruffino è stata girata in una delle valli più belle delle Alpi, la Valle del Vanoi, in Trentino, grazie al supporto della Trentino Film Commission.
Dove si trova l’hotel
Innanzitutto, l’hotel dove restano intrappolati i protagonisti della serie a causa della valanga in realtà non è un hotel bensì il centro visitatori del Parco di Paneveggio: villa Welsperg.
La villa, costruita nel 1853, si trova nei pressi di un laghetto in una posizione paradisiaca. Un tempo era la residenza dei Conti Welsperg. Negli Anni Novanta fu ristrutturata e oggi è la sede dell’Ente Parco che si può visitare con un percorso espositivo che ripercorre la storia della valle.
La splendida valle di “Black Out – Vite sospese”
Incastonata tra le Dolomiti Patrimonio Unesco e la catena montuosa del Lagorai, questa valle deve il suo nome al torrente che la percorre. Rimasta a lungo isolata per la difficoltà nei collegamenti verso l’esterno (solo negli Anni Novanta è stato costruito il tunnel sotto il Monte Totoga lungo poco più di 3 chilometri per raggiungerla), la Valle del Vanoi ha mantenuto pressoché intatto il suo straordinario patrimonio naturale, uno dei più diversificati e intatti della Regione che gli è valso l’appellativo di “Cuore Verde” del Trentino, compreso nel Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Per chi già conosce un po’ questa zona del Trentino orientale, nella fiction sono riconoscibili anche la Valle del Primiero, le Pale di San Martino, la Val Venegia e la Val Canali.
Più di cento sono le vette che superano i 2.000 metri e che circondano la valle. Le montagne dominano ripide pendici verdi puntellate di borghi (Caoria – che nella fiction è il paesino di Valdena -, Canal San Bovo e Lausen, Prade, Zortea, Gobbera, Ronco e Cainari, Cicona e tante altre piccole frazioni), vasti pascoli, boschi di conifere, laghi, torrenti, malghe e numerosi masi contadini.
La Valle del Vanoi è molto ricca di acqua, con laghi – come i cinque Laghetti Monte Stelle delle Sute sopra i 2000 metri o il Lago Nero – e torrenti, tra cui il principale Torrente Vanoi.
Una valle ancora integra, insomma, non intaccata dalla mano dell’uomo, la cui incontaminata verginità può essere scoperta durante una vacanza all’insegna della bellezza e dell’autenticità oltre che delle attività all’aria aperta sia d’estate sia d’inverno.
Scoprire la valle d’estate
L’estate è la stagione più bella per scoprire la Valle del Vanoi. Tantissime sono le attività che si possono fare, dalle più tranquille come il nordic walking (tra gli itinerari consigliati c’è lo splendido Sentiero dei fiori), la pesca, la raccolta di funghi nei boschi, il kajak nei laghetti di montagna alla mountain bike sui tanti percorsi segnati e l’equitazione, alle più adrenaliniche come il l’arrampicata, il canyoning e il rafting nei corsi d’acqua e il parapendio.
Cosa fare nella Valle del Vanoi d’inverno
Ma anche l’inverno riserva delle belle sorprese. Bellissimo è scoprire la valle con le ciaspole ai piedi, immergendosi nella neve fresca camminando tra le baite, i boschi e le radure.
Ma si può praticare anche sci alpinismo grazie agli innumerevoli percorsi che offre lungo i versanti delle catene montuose e da fondo, attorno all’incantevole Lago di Calàita, uno specchio d’acqua di origine naturale nel Parco naturale Paneveggio.