I più bei parchi americani nel film Mai Stati Uniti

Il film dei fratelli Vanzina ha sicuramente una cosa bella: le location dove è stato girato

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se la trama può non essere di quelle super avvincenti che tengono lo spettatore incollato davanti allo schermo, “Mai Stati Uniti”, il film dei fratelli Vanzina del 2013 con Ambra Angiolini, Anna Foglietta e Vincenzo Salemme ha una cosa bella: le location dove è stato girato. Nei 90 minuti di film, in cui i cinque fratelli protagonisti della vicenda sono obbligati ad andare negli Stati Uniti per una questione di eredità, si spazia tra alcuni dei parchi più belli degli Stati Uniti d’America.

Le location di “Mai Stati Uniti” negli Stati Uniti

Le scene super divertenti del road movie sono state girate in alcuni Stati selvaggi e meravigliosi d’America, tra spazi sconfinati e luoghi iconici, grandi attrazioni turistiche tra cowboy a cavallo e orsi grizzly. Le località delle riprese sono state infatti Lake Powell, il Monte Rushmore, il South Dakota, lo Utah, l’Arizona, Aspen e Denver nel Colorado, il Nevada e l’inconfondibile Las Vegas. Tra cliché e situazioni molto rappresentative degli USA, i protagonisti devono affrontare tante divertenti situazioni per riuscire a intascare la loro parte di eredità, dalla classica rapina in banca all’incontro con una banda di rider.

Per girare le scene e trovare i luoghi più iconici, i fratelli Vanzina hanno girato gli Stati Uniti in lungo in largo. Come la farmacia dove Angela (Ambra) entra per acquistare un ansiolitico e sventa inconsapevolmente una rapina si trova nella cittadina di Custer nel South Dakota, dove si trova anche il lodge dove i cinque alloggiano appena arrivati dall’Italia. Benché la scena si svolga immediatamente dopo, l’incontro con i motociclisti avviene a Saint George nello Utah, a 1400 chilometri di distanza. Inconfondibile l’architettura del resort dove viene scambiata l’urna funeraria del padre, tipica dello Stato dell’Arizona. Qui, infatti, ci troviamo a Oak Creek nel deserto di Sedona e sempre qui si trova il locale dove i due fratelli Antonio (Salemme) e Nino (Ricky Memphis) guardano la partita Roma – Napoli.

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Fonte: 123RF
Lake Powell tra Arizona e Utah

Il lago di Okbay Canyon nel quale i cinque fratelli spargono le ceneri del padre secondo il suo ultimo desiderio è in realtà Lake Powell, un lago artificiale creato sul fiume Colorado situato al confine tra Arizona e Utah. Quando i cinque a bordo del van noleggiato attraversano la Monument Valley molti degli spettatori hanno un tuffo al cuore: chi non vorrebbe essere lì tra i nativi americani della riserva Navajo e Tex Willer?

Un classico è la puntatina a Las Vegas, tra i casinò e la “strip” su cui s’affacciano gli hotel più famosi. Quanti film sono stati girati in questa città? Se ne contano una trentina solo negli ultimi anni, dalla saga “Il padrino” a quella di “Ocean’s”.

Per la scena finale del film, quella ambientata lungo la strada dove Michele (Giovanni Vernia) imita Robert De Niro nel celebre film “Taxi driver” accanto a un busto di Ronald Reagan si torna nel South Dakota nella località di Rapid City, conosciuta come “la porta delle Black Hills” o “la città dei presidenti”, la porta d’accesso al celebre Monte Rushmore, la montagna su cui sono stati scolpiti i volti dei presidenti degli Stati Uniti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.

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Fonte: 123RF
L’iconico Monte Rushmore nel South Dakota