Nel 2025 si celebra il quarantesimo anniversario di Ladyhawke, il celebre film di Richard Donner girato tra i paesaggi mozzafiato dell’Abruzzo e in particolare nella suggestiva Rocca Calascio. Per commemorare questo storico traguardo, il 6 dicembre 2025 inaugurerà proprio a Calascio la mostra Ladyhawke 1985–2025 – 40 anni, ospitata negli spazi dell’ex edificio scolastico di via XXIV Maggio. L’esposizione propone un percorso immersivo alla scoperta dei luoghi del set, permettendo a visitatori, appassionati di cinema e comunità locale di rivivere la magia del film attraverso materiali originali e contenuti inediti.
Tra gli elementi di maggior rilievo ci sono i costumi autentici utilizzati dagli attori, concessi dalla Collezione Costumi d’Arte Peruzzi, e una selezione di fotografie scattate durante le riprese dal fotografo Alfonso D’Antonio, presentate per la prima volta al pubblico. Oltre alla mostra, sono previsti due appuntamenti speciali con la proiezione del film il 27 dicembre e il 3 gennaio nella Nuova Sala Consiliare, accompagnati da approfondimenti sul valore culturale del film e sul ruolo di Ladyhawke nella valorizzazione internazionale di Rocca Calascio.
L’iniziativa non si limita agli spazi espositivi: in occasione dell’inaugurazione, salvo condizioni meteo avverse, sarà possibile partecipare a una passeggiata guidata dalla Rocca al borgo, un’esperienza che permette di rivivere i luoghi del set accompagnati dallo storico del cinema Piercesare Stagni.
Di cosa parla il film
Ladyhawke è una fiaba ambientata nel Duecento che racconta la storia di due innamorati vittime di un maleficio: lui, il prode cavaliere Etienne, si trasforma in lupo durante la notte, mentre lei, Isabeau, diventa un falco di giorno. Separati dalle loro forme animali, i due affrontano una serie di avventure fantastiche e pericolose, finché durante un’eclisse solare il maleficio finalmente si dissolve. Girato interamente in Italia, il film si distingue anche per la straordinaria fotografia di Vittorio Storaro, che esalta i paesaggi e le scenografie medievali in cui si muovono i protagonisti. Nel cast spiccano Michelle Pfeiffer, Rutger Hauer e Matthew Broderick.
Dove è stato girato
Anche se l’ambientazione italiana del film doveva richiamare la Francia medievale, Ladyhawke è stato girato quasi interamente in Italia, tra borghi, castelli e paesaggi naturali spettacolari. Inizialmente si era pensato all'Inghilterra e poi alla Cecoslovacchia per contenere i costi, ma alla fine il nostro Paese si è aggiudicato la produzione. La Rocca Sforzesca di Soncino, in provincia di Cremona (Lombardia), è stata scelta come sfondo per la fuga iniziale di Philippe, il giovane ladruncolo interpretato da Matthew Broderick. La rocca, costruita nel XV secolo e dotata di torri quadrate e cunicoli sotterranei, diventa qui una prigione da cui Philippe riesce a evadere, dando il via alla sua avventura.
Parte dell’ingresso e del cortile della Fortezza di Aguillon è invece il Castello di Torrechiara, alle porte di Parma. Con le sue cinque torri e la celebre Camera d’Oro, il maniero fu costruito dal condottiero Pier Maria II de’ Rossi per la sua amata Bianca Pellegrini e nel film rappresenta una delle componenti principali della fortezza immaginaria del Vescovo. A completare la Fortezza contribuisce anche il borgo medievale di Castell’Arquato, in Emilia-Romagna, utilizzato per le scene dell’impiccagione iniziale e della processione guidata dal Vescovo. Con le sue mura quattrocentesche e le piazze medievali, Castell’Arquato ha offerto scorci autentici che conferiscono al film il suo fascino storico.
Alcune delle scene più dinamiche sono state girate nella città fantasma di Monterano, nel Lazio. Abbandonata alla fine del XVIII secolo, questo luogo conserva le rovine di edifici storici, tra cui il complesso della chiesa di San Bonaventura, il palazzo baronale e l’imponente acquedotto a doppia arcata, realizzato per rifornire la città di acqua. Qui la troupe ha immortalato le rovine dell’acquedotto, teatro della spettacolare sequenza in cui Etienne afferra Philippe al volo in sella al cavallo. Il luogo, abbandonato regala oggi un’atmosfera suggestiva che ha contribuito a creare la magia del film.
Il paesaggio montano e lacustre delle Dolomiti venete è invece protagonista di altre scene chiave. Al Lago d’Antorno, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, Etienne pesca le trote con la balestra, mentre il Passo di Giau, con le sue vette spettacolari e i panorami mozzafiato, ospita la notte in cui Philippe e i suoi compagni cercano di fermare il lupo/Etienne. Questi luoghi naturali hanno permesso di coniugare la storia fantastica del film con scenari reali di grande bellezza, offrendo allo spettatore una sensazione di immersione totale.
Infine, come citato all'inizio dell'articolo, la Rocca di Calascio in Abruzzo è la location che ha reso indimenticabile il personaggio del monaco Imperius. Situata sul massiccio del Gran Sasso, la rocca domina la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli, e ha ospitato la scena in cui il falco di Isabeau viene ferito a Campo Imperatore. La sua presenza nel film non solo ha valorizzato il territorio abruzzese a livello internazionale, ma ha contribuito anche al recupero della fortezza, rendendola oggi meta di turismo culturale e cinematografico.
Per le scene finali ambientate in chiesa, la Basilica di San Pietro di Tuscania nel Lazio ha fornito l’ispirazione, anche se gran parte della costruzione è stata ricreata negli studi di Cinecittà. L’edificio medievale, con le sue tre navate e l’alta abside, rappresenta un perfetto esempio di architettura romanica e ha contribuito a conferire al film quell’atmosfera sacra e solenne che chiude la storia di Etienne e Isabeau.
In sintesi, Ladyhawke ha saputo trasformare castelli storici, borghi medievali e paesaggi naturali italiani in un universo fantasy credibile e affascinante. Oggi queste location sono non solo testimonianza del cinema internazionale, ma anche mete culturali e turistiche che permettono di rivivere la magia del film camminando sui suoi set reali.