Per molte delle popolazioni non italiane viaggiare da soli è una cosa normalissima e che, in diverse circostanze, si fa anche da molto giovani. Noi italiani siamo ancora in pochi a farlo rispetto alla media europea, ma ciò non toglie che le nuove generazioni siano sempre più attratte da questo tipo di avventura che tanto intriga quanto terrorizza.
Con questo non vogliamo assolutamente dire che gli adulti non possono viaggiare da soli: il viaggio in solitaria lo è solo se effettivamente si decide di farlo andare così e, tra le altre cose, è meraviglioso a qualsiasi età. Tuttavia, è normale avere un po’ di dubbi se non lo si è mai fatto. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere una lista di consigli utili per i novellini, ma che può essere utile anche per chi ha già viaggiato in solitaria: l’adrenalina del viaggio, per fortuna, non abbandona mai nemmeno i viandanti più esperti.
Indice
Gli aspetti organizzativi
Se non si è abituati a girare il mondo e se di conseguenza non si conoscono più di tanto le altre culture, più che in altre occasioni è necessario porre la propria attenzione sugli aspetti organizzativi.
In questo senso, la prima cosa da considerare è il budget che si ha a disposizione: rimanere senza soldi in un Paese straniero non è un’esperienza piacevole. In base alla propria somma di denaro si possono fare scelte più consapevoli, anche per quanto riguarda la destinazione in cui si potrebbe andare.
Viaggiare da soli, purtroppo, comporta spesso delle spese superiori rispetto a chi lo fa in compagnia, e per tale motivo il nostro consiglio è quello di conoscere persone lungo il cammino con le quali dividere il costo di un taxi, per esempio, oppure una stanza di albergo per una o più notti.
Da definire a priori è anche il periodo del viaggio. Per questo secondo aspetto il nostro suggerimento è quello di tenere bene a mente le stagioni, il clima e le festività delle destinazioni di interesse. Fondamentale, anche se poi può essere cambiata in itinere, è anche la durata di questa esperienza perché i tempi necessari per gli spostamenti sono diversi di Paese in Paese: meglio farsi un’idea in anticipo.
Una volta che avrete valutato tutto quello che vi abbiamo elencato, sarà il momento di scegliere la meta, e in questo contesto il budget a disposizione è un aspetto fondamentale. Al contempo, la destinazione deve anche essere sicura perché alle volte il solo coraggio, purtroppo, non è abbastanza.
Per tale motivo, soprattutto se è la prima volta si viaggia da soli, meglio affidarsi a quanto riportato sul sito della Farnesina, ViaggiareSicuri.
La pianificazione
Una volta scelto il luogo in cui viaggiare da soli, occorre iniziare la pianificazione del viaggio stesso. Ciò vuol dire che si può cominciare a pensare all’alloggio, o a più di uno. Per vivere soggiorni piacevoli occorre prendere in considerazione la posizione della struttura, e i soldi che si vogliono spendere.
Se possiamo suggerirvi un trucco vincente per coloro che che viaggiano da soli per la prima volta è scegliete – almeno per i primi soggiorni – un ostello perché è il posto ideale in cui fare conoscenze e dove incontrare viaggiatori solitari proprio come voi.
In secondo luogo, è importante non arrivare impreparati. Detto in termini più semplici, è molto meglio studiarsi la meta già da prima della partenza: conoscere è uno dei mezzi più potenti per sconfiggere le paure. Essere al corrente dell’urbanistica, della cultura, degli stili di vita, degli usi e costumi aiuta a muoversi, a sentirsi subito a casa, a sapersi comportare e rispettare il prossimo.
La preparazione
Dopo aver studiato le caratteristiche della meta da raggiungere, si può iniziare a preparare il vero e proprio viaggio anche se, ed è giusto che lo sappiate, si corre sempre il rischio – ma per scelta – di non rispettare l’itinerario che si era pensato.
Per questo motivo il nostro consiglio è di pianificare nella misura in cui vi sentite di farlo, in modo da organizzare gli spostamenti con una certa logica.
Come per tutte le cose della vita, cercate un sopporto per questa esperienza all’esterno. Tutto ciò vuol dire che non dovete tenervi dentro i dubbi, le normali e possibili paure. E lo potete fare parlando con qualcuno che abbia già fatto questo tipo di esperienza. Se non conoscete nessuno, niente paura: i social sono pieni di gruppi e community pronti a darvi una mano.
Da non sottovalutare è anche l’appoggio di famigliari e amici che, pur dimostrandosi molto probabilmente preoccupati, non vi lasceranno di certo soli.
C’è poi un’incognita importantissima: la valigia. In genere le persone partono mettendo nella propria borsa tutto ciò che serve in base alla stagione e ai giorni in cui si sta fuori. Ecco, quest’ultimo punto quando si viaggia da soli perde praticamente tutta la sua importanza.
Questo non vuol dire che vi basta una borsetta da tutti i giorni per partire, ma che dovrete viaggiare il più leggeri possibile: molto meglio lavare gli abiti in loco che portarsi dietro trolley pesanti. Anzi, optate persino per uno zaino da 40-50 litri che è di certo molto più pratico di una valigia con le ruote. Il motivo è molto semplice: bisogna essere in grado di trasportare il bagaglio senza problemi e di potersi muovere in modo agile. In tutto ciò, è comunque sempre importante ricordarsi di trovare un piccolo spazio per le medicine.
Come gestire il viaggio a destinazione
Una volta arrivati a destinazione si dà finalmente il via a una delle esperienze più belle e formative del mondo. Per viverla nella migliore maniera possibile è importante subito liberarsi dei preconcetti e dalla maledetta paura del diverso.
In qualsiasi luogo vi troverete, tra le altre cose, ci sarà sempre qualcuno pronto a tendervi la mano in caso di bisogno. Quindi se si è in difficoltà non bisogna avere paura di parlare, di chiedere aiuto, di fidarsi delle persone. Tuttavia, non dimenticate mai la prudenza.
Per il resto, abbiate fiducia in voi stessi e soprattutto godetevi ogni momento, fin dalla favolosa scelta iniziale di viaggiare da soli.