Raffaella Carrà e il suo amore per l’Argentario

Legatissima a Monte Argentario, proprio qui Raffaella Carrà inventò il titolo di una delle sue trasmissioni più famose

La Toscana e le sue immense distese verdi che digradano pian piano verso l’azzurro del mare: queste cartoline sono di una bellezza da mozzare il fiato, e Raffaella Carrà ne era letteralmente stata conquistata. Tanto che proprio qui, nel cuore del Monte Argentario, aveva tratto ispirazione per una delle sue celebri trasmissioni.

La grande artista, nata a Bologna e vissuta per tantissimo tempo a Roma, aveva sempre avuto un profondo legame con tutti i luoghi in cui ha trascorso i suoi anni. Ma è nel cuore della Maremma che aveva trovato la sua oasi di pace, un angolino di paradiso dove riposarsi dopo estenuanti riprese per la televisione o lunghi tour dedicati ai suoi concerti. La lussureggiante campagna toscana, i dolci rilievi delle sue colline e – in lontananza – le turchesi acque cristalline hanno offerto un panorama magnifico alla Carrà, per le sue vacanze estive e non solo.

Il paesaggio più affascinante è quello del Monte Argentario, piccolo promontorio roccioso incastonato nell’azzurro del mar Tirreno. Qui, deliziose calette sabbiose si alternano ad una natura incontaminata, dando vita ad un luogo dalla bellezza incredibile. Ed è proprio in questa cornice incantevole che si trova la splendida villa di cui Raffaella Carrà si era innamorata. A due passi da Porto Santo Stefano, nel verde rigoglioso di Cala Piccola, la celebre showgirl e cantante aveva trovato il luogo del suo buen retiro estivo.

In realtà, la Carrà non perdeva occasione di tornare nella sua lussuosa dimora toscana tutte le volte che ne aveva occasione. Non si è mai persa una rassegna musicale o un festival nell’Argentario, come ospite d’onore in una terra che l’aveva sempre accolta con grande piacere. La Villa di Cala Piccola, così si chiama la bellissima abitazione con vista sul mare, è stata anche la location di un evento che ha segnato la storia e la carriera di Raffaella.

È ammirando il panorama che si gode dalla residenza estiva della Carrà che i suoi collaboratori Sergio Japino e Brando Giordani inventarono il titolo di quella che è stata forse la sua trasmissione più famosa, Carramba che sorpresa. Pensare che un paesaggio incantevole come quello dell’Argentario possa aver dato ispirazione anche alla grande artista bolognese in molte altre occasioni non è certo azzardato, soprattutto considerando quanto tempo soleva passare tra le colline e le asperità rocciose del Monte Argentario, guardando verso l’orizzonte turchese.

Raffaella Carrà e il Monte Argentario
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Monte Argentario