Ogni momento è giusto per visitare Parigi, una città bellissima in qualunque stagione. Facile da raggiungere in aereo, ma anche con i collegamenti ferroviari dell’alta velocità ripresi da pochi mesi, bastano pochi giorni per scoprire nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuovi musei e monumenti.
In treno per godersi il viaggio slow
Una vacanza deve iniziare col piede giusto e rilassarsi è la parola d’ordine. Ecco perché viaggiare in treno è il modo migliore per godersi il viaggio in modo slow, sena corse né stress, senza doversi muovere da casa con ore di anticipo e senza dover pensare a peso e dimensioni del bagaglio. Da qualche mese sono ripresi i collegamenti ferroviari con l’alta velocità di TGV INOUI che partono da Milano Garibaldi e raggiungono la Gare de Lyon in circa sette ore.
Fuori dal finestrino il paesaggio varia, dalla città alla campagna alla montagna fino a raggiungere lo skyline parigino. A bordo, si viaggia benissimo, magari inviando le ultime e-mail prima di immergersi nelle meraviglie che la Ville Lumière sa sempre regalare ogni volta che ci si va. Le ore passano veloci, tra un film guardato sullo smartphone (o il pc, se avete deciso di portarvelo dietro come la copertina di Linus), un pasto caldo consumato a bordo, con una bella birra La Parisienne. In meno che non si dica si arriva a Parigi.
Per chi viaggia con il TGV, è in vigore anche un’interessante iniziativa che durerà fino a fine 2026 che prevede sconti fino al 20% per visitare i Monuments nationaux, che in tutta la Francia sono cento e dieci solo a Parigi.
I Monuments nationaux da visitare a Parigi
Se siete stati decine di volte a Parigi, vi farà piacere sapere che tra questi monumenti ci sono alcuni luoghi meno noti e quindi anche meno affollati.
L’Hôtel de la Marine
Come L’Hôtel de la Marine, affacciato su Place de la Concorde. Aperto solo nel 2021, fu per più di due secoli la sede della Marina francese, poi abbandonato e completamente restaurato per essere aperto al pubblico. Non solo l’architettura, ma anche le decorazioni, l’arredamento originale e gli oggetti conservati nelle sontuose sale del XVIII e XIX secolo mostrano lo stretto legame tra l’arte decorativa, l’arte di intrattenere, le arti e i mestieri, l’eccellenza francese e l’espressione del potere. Tra appartamenti privati e sale di Stato non ha nulla da invidiare alla Reggia di Versailles. La loggia esterna su cui s’affacciano i saloni, con il suo grande balcone coperto, offre una delle più belle viste di Parigi. Un’ala del palazzo ospita Le Cordon Bleu, il rinomato istituto di arti culinarie e di gestione alberghiera di Parigi, con laboratori di cucina e pasticceria dove si può prenotare una degustazione o un corso di haute cuisine francese.

Sainte-Chapelle
Se invece è la prima vota che visitate Parigi, allora il consiglio è di visitare la Sainte-Chapelle, nel Quartiere Latino, un meraviglioso edificio gotico illuminato da 1113 vetrate che rappresentano le scene del Nuovo e del Vecchio Testamento risalenti per due terzi al Medioevo (alcune sono state sostituite negli anni perché danneggiate). La Sainte-Chapelle fu commissionata personalmente dal re Luigi IX, il futuro San Luigi, che divenne re a soli 12 anni, e costruita come cappella privata nel cuore dei suoi appartamenti nel Palais de la Cité, la prima residenza dei re di Francia a Parigi. Di fatto, la cappella era uno scrigno che serviva per custodire la reliquia più importante che esista al mondo: la corona di spine di Cristo (oggi conservata a Note Dame). Di fatto, si tratta di un enorme e meraviglioso reliquiario.

Conciergerie
Attaccata alla Sainte Chapelle, la Conciergerie è l’ex palazzo reale medievale trasformato in tribunale rivoluzionario nonché prigione di Maria Antonietta. Si fa notare per la sua incredibile architettura in stile gotico, con le torri a punta di ardesia nera e i soffitti a volta. Sembra un castello, ma in realtà era tutt’altro. La grande Sala Gens d’Armes, delle armi, che poteva ospitare tra i mille e i duemila soldati, rimane ancora oggi la più grande sala civile gotica d’Europa. La Sala delle guardie è quella che è stata trasformata in tribunale durante la Rivoluzione francese, mentre situata sul retro della cappella, dove venne rinchiusa Maria Antonietta, c’è un santuario con le pareti nere, ricoperte di lacrime argentate, e là dove un tempo c’era il letto della regina, ora si trova un altare in finto marmo che reca inciso un estratto dell’ultima lettera indirizzata da Maria Antonietta alla cognata, Madame Elisabeth, prima di andare al patibolo. Se la regina fu l’ospite più illustre, durante la Rivoluzione francese alla Conciergerie vennero rinchiusi comunque anche centinaia di detenuti per essere poi ghigliottinati nelle varie piazze cittadine. Fra loro anche Robespierre.

La Chapelle Expiatoire
A due passi da Bld Haussman, la via dello shopping, dove si trovano le celebri Galeriee Lafayette, nel cuore di Place Louis XVI, si trova la Chapelle Expiatoire, una piccola meraviglia poco conosciuta in stile tardo neoclassico, sorta sul luogo in cui furono sorgeva il vecchio cimitero della Madeleine e dove furono seppelliti re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta nel 1793 dopo essere stati ghigliottinati. Nel 1815, in occasione della traslazione delle salme dei sovrani nella Basilica di Saint-Denis, venne simbolicamente posata la prima pietra della Cappella Espiatoria. Della Cappella Espiatoria si possono visitare una sala, due portali e una volta. Il portico di archi all’interno della sala della cappella commemora le Guardie svizzere massacrate al Palazzo delle Tuileries il 10 agosto 1792, mentre cercavano di difendere la famiglia reale. Questo edificio storico, situato nel cuore vibrante di Parigi, resta ancora oggi un luogo magico e incantato.

Pantheon
Nel cuore del Quartiere Latino di Parigi, quella che un tempo era la chiesa di Sainte-Geneviève, dopo alcuni sconvolgimenti politici divenne l’attuale Pantheon, un tempio dedicato ai grandi uomini e donne della nazione. Questo maestoso edificio che ricorda un tempio ha una storia molto particolare: fu fatto erigere dal re Luigi XV che si ammalò gravemente durante la guerra di successione austriaca e per questo invocò la protezione di Santa Genoveffa, patrona di Parigi. Guarito miracolosamente, il re si recò in pellegrinaggio all’abbazia sul monte Sainte-Geneviève. Promise, quindi, ai monaci che avrebbero ricostruito la loro antica chiesa, dedicata per quasi mille anni alla patrona di Parigi e della Francia. Ma poiché le casse dello Stato erano vuote, per finanziare la costruzione così imponente venne organizzata una gigantesca lotteria reale. Altra curiosità: fino alla costruzione della Tour Eiffel, il Pantheon era il punto più alto di Parigi.
