L’Italia è un museo a cielo aperto e, ovunque ci si volti, è ricca di piccoli gioielli, molti dei quali sono quasi del tutto sconosciuti. Come il Parco Villa Trecci, tre ettari di parco in una delle zone più belle d’Italia, Montepulciano, in provincia di Siena, entrato a fare parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani nel luglio 2020.
Un giardino, quello di Villa Trecci, con un percorso di visita che attraversa un bosco, un roseto, un lago, una palude, una limonaia, per un totale di circa 400 specie di piante diverse e meravigliose.
È la realizzazione di un sogno per i proprietari, Cinzia e Adelmo Barlesi, che hanno deciso di aprire le porte del proprio parco al pubblico che può così ammirarne l’incredibile bellezza, che non ha nullada invidiare a un elegante giardino francese.
Il parco è diviso in vari ambienti e segue un percorso quasi obbligato. È diviso in due parti da una grande aiuola di graminacee che, con la sua forma sinuosa come il corso di un fiume, scende verso il lago delle piante acquatiche. Tutt’intorno a questa zona paludosa vengono coltivate essenze mediterranee.
La spina dorsale del Parco Villa Trecci è rappresentata dalle piante di ulivo centenarie che ricordano al visitatore che ci si trova in Toscana e non nel giardino di un castello in Francia.
Uno splendido edificio in laterizio antico, costruito secondo i canoni delle limonaie da sempre esistite nelle ville toscane, protegge la serra dei limoni. È circondata da un bellissimo giardino ricco di fontane dove è piacevole passeggiare e dove, con la bella stagione, si tengono diversi eventi, concerti e balli. In questo giardino sarà come fare un salto indietro nel tempo.
Sulla cisterna principale che raccoglie l’acqua piovana, unica fonte idrica del parco, sorge una piccola casa-studio del proprietario paesaggista, si trova una piccola biblioteca verde.
“È un segnale molto positivo”, ha commentato Judith Wade, CEO e fondatrice di Grandi Giardini Italiani “che proprio quest’anno abbiamo nuovi proprietari di giardini, che desiderano far parte del network: è proprio adesso che l’unione fa la forza Gli italiani nell’ultimo mese hanno dimostrato un vero interesse per visitare i giardini, in quanto riacquistano la libertà di movimento all’aria aperta dopo il periodo di isolamento”.
Il parco è una delle mete imperdibili per chi visita Montepulciano, perla del Cinquecento, bellissima con le sue piazze, i suoi antichi palazzi come Palazzo San Donato, Palazzo Neri-Orselli e il Palazzo Comunale, e le chiese. Non lontano da Montepulciano si possono facilmente raggiungere altre note località toscane, tra cui Pienza, la città ideale del Rinascimento, voluta da Papa Pio II, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che rappresenta un sublime esempio di come il genio artistico si possa esprimere nell’architettura di chiese e palazzi. È nota anche per una sua specialità gastronomica: il pecorino.
Proseguendo il percorso attraverso le meraviglie della Val d’Orcia, si arriva a San Quirico d’Orcia, meta che racchiude alcuni fra gli scorci più poetici della Toscana. È nota per l’incantevole Cappella della Madonna di Vitaleta, situata in una località rurale al di fuori del borgo, immortalata in numerose fotografie divenute simbolo della Val d’Orcia. Se avete amato il giardino di Villa Trecci, vale la pena fare una passeggiata negli Horti Leonini, un giardino all’italiana progettato nel XVI secolo, la cui sacralità è rappresentata dalla composizione delle siepi e dalla disposizione delle sculture.
Alla fine della Val d’Orcia si incontra il borgo di Montalcino, adagiato su una collina a Nord-Ovest del Monte Amiata. Il borgo è famoso per il Brunello, vino rosso DOCG prodotto in purezza da uve Sangiovese unicamente in questo territorio. In questo borgo, che conserva ancora le mura fortificate, 13 torrioni e sei porte d’accesso alla città, bisogna assolutamente di visitare la Rocca, che ospita anche un’enoteca.
Insomma, se amate questo lembo di Toscana, che si trova a breve distanza da mete che hanno ispirato centinaia di artisti nel corso dei secoli e che rappresentano l’unicità della Val di Chiana e della Val d’Orcia, ora c’è una ragione in più per visitarla.