I luoghi meno noti della Valtellina consigliati dai local

Cosa consigliano di fare e vedere i valtellinesi ai turisti nel loro territorio

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se finora erano gli stranieri a cercare, durante una vacanza in Italia, esperienze autentiche, da qualche anno anche noi italiani abbiamo capito che, a fare la differenza durante un viaggio, sono proprio quelle “chicche” meno note ai più e che spesso solo i local conoscono. In Valtellina, dove si fatica a discostarsi dalla fama della Bresaola, il salume locale divenuto ormai famoso in tutto il mondo (ma forse fin troppo riduttivo per il territorio che ha molto altro da offrire) hanno deciso di condividere con i turisti alcuni segreti per scoprire che, in questa zona montana della Lombardia, c’è molto di più.

Il risultato è una vera e propria classifica dei luoghi del cuore che i valtellinesi reputano possano raccontare meglio l’autenticità del territorio, e che meritano di essere visitati. Ecco quali sono.

I 9 luoghi poco conosciuti della Valtellina da scoprire

  1. Tra i luoghi meno noti della Valtellina che secondo i local dovrebbero essere scoperti c’è il Sentiero del pane di Tirano, tra Roncaiola e Baruffini. Questo itinerario si sviluppa fra gli antichi terrazzamenti un tempo coltivati a vite, segale e grano saraceno.
  2. Un altro luogo da visitare è senza dubbio Palazzo Besta nel borgo di Teglio, uno splendido esempio di dimora rinascimentale con testimoniane della civiltà preistorica valtellinese tra cui le stele detta “Dea Madre”.
  3. Tra i luoghi all’aperto c’è la palestra naturale di roccia della Val di Mello su cui si erge il Monte Disgrazia, con i suoi 3.678 metri di altezza.
  4. Da esplorare è anche la Via dei Palazzi che si trova a Sondrio e che, attraversando il centro storico, si collega all’antico quartiere contadino di Scarpatetti, una vera chicca storico-culturale della città.
  5. Poco nota è anche la Bagnada, una miniera oggi divenuta museo nella Valmalenco, con le sue suggestive gallerie e i suoi camminamenti che conducono nella profondità della montagna.
  6. Altro luogo da vedere è il tempietto di San Fedelino, una delle più preziose testimonianze dell’arte romanica in Lombardia.
  7. Da scoprire è il piccolo centro di Savogno in Valchiavenna, una vera “chicca” locale, un borgo fantasma raggiungibile solamente a piedi, dopo aver salito una mulattiera di 2.886 gradini.
  8. Merita sicuramente anche il Castello d’Acqua “La Fucina Cavallari”, un opificio nel quale venivano prodotti attrezzi in ferro da utilizzare nell’agricoltura e nella vita quotidiana.
  9. E, infine, la Casa dell’Homo Selvadego in Valgerola, con l’affresco che rappresenta la leggenda di questa figura misteriosa.
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Fonte: iStock
Savogno, il borgo fantasma raggiungibile attraverso una mulattiera

Le esperienze da non perdere in Valtellina

I local consigliano, oltre ai luoghi da vedere, anche alcune esperienze tipiche da fare in Valtellina. Al primo posto di una ipotetica classifica loro consigliano l’immersione nella montagna entrando nella miniera della Bagnada, patrimonio storico e tradizionale che stava scomparendo e oggi ripristinato. Al secondo posto c’è il sentiero delle trincee in un’escursione al Passo dello Stelvio per vivere la storia in alta quota. Al terzo c’è la tradizionale festa della transumanza che celebra il ritorno del bestiame dagli alpeggi seguito dalla sfilata dei Pasquali, con carri allegorici tra sacro e profano che, all’arrivo della Pasqua, invadono Bormio, mentre in quinta posizione c’è la visita di un’antica stüa, quella stanza interamente rivestita di legno e riscaldata da una stufa in maiolica. Tra le esperienze ce n’è una da fare d’inverno con la neve ovvero sciare di notte sulla Superpanoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa. Infine, da provare è l’esperienza di partecipare da protagonista alla Corsa delle botti, lungo il percorso tracciato tra le vie del centro storico di Chiuro, nel cuore dei terrazzamenti eroici della Valtellina.

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Fonte: 123rf
Il paese di Teglio in Valtellina

Valtellina, non solo Bresaola

A queste “chicche” valtellinesi, si aggiunge un’esperienza assolutamente da fare quando si va in valtellina. Ovvero quella gastronomica. E, anche in questo caso, i valtellinesi hanno dei consigli da dare ai visitatori non soltanto su cosa assaggiare ma anche dove farlo. Ci sono, prima di tutto, i pizzoccheri preparati dall’Accademia vicino al Mulino Menaglio di Teglio, poi i salumi e i formaggi da mangiare in un crotto, un’osteria con una grotta naturale dove spira il “sorel”, la corrente d’aria che mantiene in ogni stagione una temperatura costante tra i 4 e gli 8°C e poi le costine al lavécc. Non manca naturalmente la Bresaola della Valtellina Igp che si trova nelle botteghe locali sparse negli antichi borghi. Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato una web app con le indicazioni per raggiungere 21 “Bresaola experience” point dove degustare la Bresaola della Valtellina IGP e altri sapori del territorio. Da giugno a settembre e ogni secondo e quarto weekend vengono organizzati anche due aperitivi #Destinazionebresaola. E se la Bresaola vi attira, non potete perdervi le escursioni tra natura e tipicità gastronomiche valtellinesi lungo i sentieri della Bresaola. Ma questo è un altro viaggio.

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Fonte: 123RF
I paesaggi della Valtellina