Visitare il Gateway of India: l’arco commemorativo di Mumbai

Storia e curiosità sul Gateway of India, un monumento diventato oggi simbolo di Mumbai, tanto da essere tra i più fotografati dai turisti

Foto di Angelica Losi

Angelica Losi

Content writer & Travel Expert

Per lavoro è Content writer, per diletto viaggia. Appassionata di turismo enogastronomico, fotografa tutto per inscatolare i ricordi e poi li racconta online.

Pubblicato: 5 Settembre 2024 15:00

Chi visita l’India dice che quel tipo di viaggio ti cambia la vita; il punto di partenza è sempre Mumbai che mostra un lato cosmopolita, moderno e trafficato a contrasto con uno più autentico in cui si entra in contatto diretto con i local e ovviamente anche con i quartieri più difficili. Tra i monumenti più importanti della città che ti suggerisco di non perdere c’è il Gateway of India: si tratta di un arco commemorativo alto ben 26 metri a due passi dal porto e quindi sempre inserito negli itinerari per chi prenota escursioni in mare. 

Visitare il Gateway of India

Se stai pensando di visitare Mumbai, la vivace capitale finanziaria dell’India, una tappa imperdibile è sicuramente il Gateway of India. La struttura è un luogo ricco di storia e cultura che rappresenta l’anima stessa della città. L’arco commemorativo si trova sul lungomare di Apollo Bunder, affacciato sul Mar Arabico ed è un punto di partenza perfetto per iniziare la tua avventura in questa località.

Il design è un’affascinante fusione di stili architettonici indiani e saraceni, con influenze gotiche e musulmane. Realizzato in basalto giallo, l’arco è adornato da intricati motivi che riflettono l’abilità artistica degli artigiani dell’epoca. Il tetto centrale è a cupola, con quattro torri minori su ogni lato, mentre le porte principali sono alte abbastanza da permettere l’accesso a grandi navi.  L’intera struttura è un esempio di perfezione simmetrica, che rappresenta non solo la potenza dell’impero britannico al culmine del suo potere, ma anche la ricca eredità culturale dell’India. Quando ti avvicini al Gateway, non puoi non notare i dettagli scolpiti che decorano l’arco. 

La storia del Gateway of India

Il monumento è stato costruito nel 1924 per commemorare la visita del re Giorgio V e della regina Maria a Mumbai (all’epoca conosciuta come Bombay) nel 1911; si erge a 26 metri di altezza e porta la firma dall’architetto britannico George Wittet. L’inaugurazione ufficiale è datata 4 dicembre 1924, e da quel momento è diventato un simbolo iconico di Mumbai. Il luogo è stato anche teatro di eventi storici significativi, come l’addio ufficiale delle truppe britanniche dall’India nel 1948, segnando la fine del dominio coloniale. Da allora, è rimasto un simbolo di liberazione e indipendenza e proprio per questo ritenuto di grane importanza.

Oggi il luogo è spesso un punto molto trafficato, arricchito dalla vivacità di venditori di strada e bancarelle che commercializzano frutta, te, noci, cartoline e altri souvenir. Da qui molti turisti scelgono di imbarcarsi con un tour per poter esplorare le zone limitrofe, ad esempio con i traghetti si raggiunge l’isola di Elephanta non troppo lontana e con alcuni templi suggestivi scavati nella roccia. Chi invece non vuole allontanarsi dalla città può usare l’arco come punto di partenza per esplorare il quartiere di Colaba dove sorge un bar chiamato Leopold Cafè datato 1871. 

Non lontano è invece il Taj Mahal Palace, un’altra tappa spesso associata nell’esplorazione della zona. Si tratta di un hotel lussuoso a 5 stelle costruito da un ricco industriale che ne ha commissionato l’edificazione per poter ospitare personaggi illustri. Ci hanno dormito nomi come re Giorgio V, John Lennon e persino il presidente Obama! Perché te la consiglio? Se vuoi concederti una coccola luxury, potrai goderti l’ora del tè nella Sea Lounge con una vista sull’oceano impagabile.