Cosa vedere a Giacarta, un tour nella città vecchia

A Giacarta le meraviglie da vedere sono molte e affondano le loro radici in un passato fatto di incontri fruttuosi tra popoli e culture

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Redazione

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Pubblicato: 14 Luglio 2017 15:47

Giacarta (o Jakarta) è la capitale dell’Indonesia ed è una megalopoli che raggiunge oggi i 10 milioni di abitanti. Centro amministrativo ed economico del paese, Giacarta si sviluppa in una grande zona pianeggiante che si affaccia sul Mare di Giava ed è, in realtà, un grande agglomerato di decine di città e villaggi minori, risultato più eclatante dell’impetuosa crescita economica degli anni Sessanta che ha trasformato per sempre il volto dell’Isola di Giava.

In questa guida scopriremo alcune delle più belle mete da visitare in un tour all’interno della Kota, la città vecchia di Giacarta, sorta attorno alla stazione commerciale delle Indie Orientali Olandesi.

Partite dalla centralissima Taman Fatahillah, l’antica piazza centrale di Giacarta, con il suo pavimento ciottolato e circondata dagli ultimi edifici che ancora ricordano l’età dell’oro del dominio olandese durante il XVIII secolo. Questa piazza porta il nome dell’eroe nazionale indonesiano Fatahillah che riconquistò la città dopo che era stata catturata dai portoghesi nel 1500 e rappresenta bene lo spirito dell’Indonesia dopo la conquista dell’indipendenza ottenuta nel 1949. In questa piazza di Giacarta potrete anche assistere ad alcuni spettacoli e cerimonie tradizionali indonesiane come l’Ondel-ondel, caratterizzato dall’utilizzo di grandi costumi di cartapesta. Sulla piazza si affacciano anche alcuni dei più importanti musei della città come Il museo della storia di Giacarta, il museo Wayang e il Balai Seni Rupa.

Il Museo della storia di Giacarta è ospitato all’interno nell’antico municipio della città, che con le sue eleganti decorazioni è un tipico esempio dello stile coloniale che ha accompagnato la storia dell’occupazione olandese, e al suo interno si trova la più grande collezione del paese dedicata a questo periodo storico. Tra ritratti dei governatori, modellini della città e cimeli del XVIII secolo ripercorrerete la storia di come Batavia – il nome olandese della prima colonia commerciale – diventò Giacarta e le vicende di Diponegoro, un patriota indonesiano esiliato dagli olandesi per la sua lotta indipendentista.

Il museo Wayang conserva una meravigliosa collezione di burattini e marionette del wayang kulit, il tradizionale teatro delle ombre diffuso in tutto il sud-asiatico e caratterizzato dall’utilizzo di burattini incredibilmente decorati. Nel museo troverete anche burattini provenienti da Malesia, Cina, India e Cambogia e scoprirete le antiche storie che vengono messe in scena e che sono tratte dai testi del Mahabharata e dalle leggende popolari di Giacarta. Inoltre, nel cortile del palazzo troverete una serie di monumenti funebri dei principali governatori olandesi della città, ultima traccia della chiesa che nel 1800 sorgeva proprio su questa zona e che venne poi demolita.

Il Balai Seni Rupa è il museo di belle arti della città, una collezione permanente delle principali opere degli artisti contemporanei indonesiani che inizia con lavori di fine Ottocento per arrivare alle sale degli autori viventi che hanno donato le loro opere alla collezione pubblica. Inoltre, nel museo sono raccolte anche molte ceramiche provenienti dall’intera regione e che testimoniano la grande perizia tecnica e artistica che gli artigiani di Giacarta avevano raggiunto nel corso del XIX secolo.

All’esterno dei musei, a pochi passi dalla piazza, troverete il grande cannone Si Jagur, un’antica colubrina portoghese in bronzo portata dagli olandesi come simbolo della loro vittoria sulla città avversaria di Melaka nel 1641 e oggi ritenuta dagli abitanti di Giacarta un simbolo di fertilità.

Poco più a sud della piazza troverete la più antica chiesa di Giacarta ancora esistente, la Chiesa dei Portoghesi Neri, così chiamata perché venne fatta costruire dall’amministrazione olandese per i prigionieri portoghesi, soprattutto schiavi africani o locali, che si erano convertiti al cattolicesimo e che venivano liberati a patto di abbracciare la chiesa riformata olandese. La struttura in pietra molto semplice ed essenziale nasconde al suo interno una ricca decorazione e uno spettacolare organo a canne

Proseguite il giro nella città antica dirigendovi verso nord, in direzione del porto di Suna Kelapa, ovvero il vecchio porto commerciale olandese. Lungo il tragitto fermatevi a visitare il Museo Marittimo – situato all’interno degli antichi cantieri navali – che ospita un’interessante collezione di oggetti che ripercorrono la storia della navigazione nell’arcipelago indonesiano e un gran numero di accurati modellini di imbarcazioni. Di fianco al museo di trovano anche i resti delle antiche mura urbane e di una torre di guardia sulla quale è possibile salire per godere di una bella vista a 360° su Giacarta.

Una volta giunti al porto troverete un gran numero dei tipici velieri indonesiani chiamati pinisi e ormeggiati lungo la banchina: per poche rupie potrete salire a bordo di queste variopinte imbarcazioni e partire per un giro tra i canali della città. Rimanendo all’interno del porto, invece, potrete visitare il mercato tradizionale del pesce chiamato Pasar Ikan e se siete mattinieri troverete i pescatori impegnati nella vendita (insieme a un gran numero di bancarelle di souvenir e prodotti tipici indonesiani).

Poco oltre il mercato giungerete alla Moschea di Luar Batang, il più antico luogo di culto islamico di Giacarta e costruita nel XVIII secolo nella località in cui visse il predicatore islamico Habib Luar Batang. La moschea è formata da un’elegante struttura quadrangolare sorretta da 24 colonne che rappresentano le ore del giorno e della notte ed è sormontata da una grande struttura piramidale sulla quale poggiano gli alti minareti.