Il Cilento in estate: ecco cosa vedere e cosa fare

Alla scoperta di tutte le bellezze del Cilento e delle cose più belle da fare e da vedere durante l'estate in questa affascinante parte d'Italia.

Foto di Giuseppe Amato

Giuseppe Amato

Content Writer

Viaggiatore appassionato, laureato in management e comunicazione. Freelance e nomade digitale, vive il sogno di viaggiare e lavorare, condividendo le sue passioni.

Pubblicato:

C’è un angolo d’Italia che in molti non conoscono, dove l’estate conserva ancora il sapore autentico di una volta, quello delle cose semplici. Un luogo dove il mare sembra quasi fondersi con la vicina montagna, dove i borghi parlano con la voce della pietra e dei profumi antichi. È il Cilento, terra selvatica e gentile della Campania meridionale, luogo che in estate si trasforma e si svela ai suoi visitatori in tutto il suo splendore e la sua meraviglia, lontano dalle rotte più frequentate dal turismo di massa. Visitare il Cilento significa fare un salto fuori dal tempo, immergersi in un paesaggio che cambia continuamente, dove una curva porta al mare e l’altra a un bosco fitto, e subito dopo ci si ritrova in un paese dal volto tipico della Campania, ancora autentico.

Ma cosa vedere e cosa fare nel Cilento d’estate? Andiamo alla scoperta di questa bellissima terra italiana.

Spiagge e calette da sogno: il mare che non t’aspetti

Il Cilento accoglie i suoi viaggiatori con una costa che lascia letteralmente senza fiato. Le spiagge del Cilento sono spesso racchiuse tra falesie, ovvero grandi coste rocciose e continue che si gettano a picco sul mare, alcune delle quali è possibile anche scalare, e la macchia mediterranea, che crea un contrasto suggestivo per i bagnanti. Coste lambite da un mare trasparente, che ogni anno riceve riconoscimenti per l’altissima qualità delle acque e che invita a lasciarsi trasportare tra le onde. È un tratto di litorale che alterna sabbia dorata a insenature rocciose, offrendo esperienze diverse a ogni tappa.

A Marina di Camerota, ad esempio, la spiaggia di Lentiscelle è un tratto di costa ampio e sabbioso, ideale per chi ama la comodità, mentre poco oltre si nasconde Cala Bianca, spiaggetta raggiungibile solo a piedi o in barca, che viene considerata tra le spiagge più belle d’Italia. A Palinuro, poi, si trova la Grotta Azzurra, un luogo che riflette i colori dell’acqua in giochi di luce ipnotici, mentre la baia del Buondormire, abbracciata dalle rocce, invita i bagnanti al relax più totale. Più a nord, infine, si trova la spiaggia di Acciaroli, che regala scorci da cartolina e un’atmosfera sospesa nel tempo, dove la semplicità regna sovrana. Ogni spiaggia, ogni cala, è una scoperta che non si può assolutamente dimenticare.

Trekking e natura del Cilento: camminare tra cielo, natura e mare

Chi ama camminare, troverà nel Cilento una dimensione perfetta. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiarato anche Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un vero e proprio mosaico di sentieri che si snodano tra montagne, fiumi e coste spettacolari, dove tutti i camminatori, di ogni livello, possono trovare un cammino adatto alle proprie esigenze.

Uno dei percorsi più amati è il Sentiero degli Infreschi: parte da Marina di Camerota e segue la costa fino alla bellissima Baia degli Infreschi, attraversando cale segrete e posti da favola come Cala Bianca e la spiaggia del Pozzallo, permette di scoprire da vicino antiche torri saracene e di camminare lungo tratti immersi nella vegetazione mediterranea. È un’esperienza che unisce natura e storia, con il mare sempre a pochi passi, adatto anche alle famiglie con bambini, grazie anche alla sua lunghezza di circa quattro chilometri e mezzo. Sono consigliati anche il Sentiero di San Cono e il Sentiero di Marcellino, entrambi cammini in grado di regalare panorami fantastici e scatti unici.

All’interno del Cilento, si trovano anche le gole del Calore, nei pressi di Felitto, che offrono un paesaggio sorprendente. Località dove le acque fresche scorrono tra pareti rocciose e ponti medievali e dove è possibile praticare trekking leggero o noleggiare una canoa, per scorrere dolcemente nel cuore della natura cilentana.

Più in alto, si trova, invece, il Monte Gelbison, che accoglie il santuario della Madonna di Novi Velia, ed è meta di numerosi pellegrini oltre che punto panoramico da cui si domina gran parte della regione, fino al mare.

Paestum e Velia: tra i templi della Magna Grecia

Anche gli amanti della storia antica possono scegliere il Cilento per la prossima estate. Nel cuore della piana del Sele, infatti, circondata da enormi campi di grano e fichi, sorge una delle testimonianze più straordinarie dell’antichità: la città di Paestum. Antica cittadina fondata dai Greci nel lontano Sesto secolo a.C. e che ancora oggi conserva alcuni tra i templi dorici meglio preservati non solo in Italia, ma a livello mondiale. Camminare tra il Tempio di Nettuno, quello di Hera e quello di Atena è un’esperienza che toglie il fiato, soprattutto nelle ore serali, quando la luce dorata del tramonto illumina e sembra quasi accarezzare la pietra millenaria.

Nei pressi del sito si trova il museo archeologico, che ogni attira numerosi visitatori da tutto il mondo e, al suo interno, custodisce reperti di rara bellezza, come la Tomba del Tuffatore, un affresco unico nel suo genere, risalente alla Magna Grecia, che raffigura il passaggio dalla vita alla morte con estrema delicatezza. Visitare Paestum significa riconnettersi con le radici profonde della civiltà europea, in un luogo che ancora oggi emana sacralità e armonia.

Poco più a sud, invece, in un paesaggio collinare che si spinge verso il mare, si trova l’antica Elea, oggi conosciuta come Velia. Fu qui che nacque l’antica scuola filosofica eleatica, fondata da da studiosi del calibro di Parmenide e Zenone, una cultura che pose le basi per il pensiero occidentale. Le rovine di Velia raccontano una storia diversa da quella di Paestum: meno monumentale, più intima, ma altrettanto affascinante.

Passeggiare tra i resti delle case della città antica, le sue terme, gli spazi pubblici e la celebre Porta Rosa, che è anche il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia, è come entrare viaggiare indietro nel tempo. Insomma, i posti giusti che fanno del Cilento la meta ideale per ogni appassionato di archeologia.

I borghi del tempo lento

Nel Cilento si trovano alcuni dei borghi più belli d’Italia. Luoghi unici, da visitare soprattutto in estate, dove si cammina piano, si ascolta e si respira. Ogni borgo del Cilento racconta una storia diversa e custodisce un’identità profonda. Castellabate, ad esempio, incastonato sulla collina che guarda il Tirreno, è in grado di regalare vicoli in salita, terrazze panoramiche con una vista mozzafiato e una piazza che ha fatto da sfondo al celebre film Benvenuti al Sud. Pisciotta, invece, è più raccolta, ma regala ai suoi visitatori un intreccio di strade acciottolate che profumano di alici sotto sale e panni stesi.

San Severino di Centola, poi, è un gioiello sospeso tra la vita e il silenzio: il borgo antico, che è stato abbandonato nel secolo scorso, sorge su uno sperone roccioso ed è un luogo in grado di regalare panorami mozzafiato. Infine, più a est, c’è anche il borgo di Teggiano, che conserva un impianto medievale intatto, con chiese, castelli e mura, che raccontano storie antiche di cavalieri e scontri e di secoli di storia. In estate, ogni borgo si anima con sagre, feste patronali, concerti e danze popolari, trasformandosi in palcoscenico vivente della cultura cilentina.

Le grotte del Cilento: un viaggio nel sottosuolo cilentino

In estate, quando il caldo e le temperature più elevate si fanno sentire, il Cilento offre rifugi straordinari anche nel sottosuolo. Ad esempio, le grotte di Pertosa-Auletta, che si trovano nel massiccio di Monte Alburni, sono uniche in Italia grazie alla presenza di un tratto navigabile su un fiume sotterraneo, sono un vero e proprio mondo a parte. Al suo interno gli stalattiti, gli stalagmiti e i giochi di luce, creano un’atmosfera quasi mistica, che regala ricordi indelebili ad ogni visitatore. Le guide raccontano leggende, storie di esplorazioni e misteri geologici ed è possibile scoprire esplorare antri e cavità nascosti, creati dalla natura in migliaia di anni, acquistando il biglietto direttamente sul sito ufficiale. Non lontano, si trovano anche le grotte di Castelcivita, che si snodano per chilometri anch’esse sotto i Monti Alburni.

Visitare queste cavità significa scoprire un volto nascosto del Cilento, altrettanto affascinante quanto quello alla luce del sole.

In barca lungo la costa: libertà e meraviglia

Infine, una delle esperienze più emozionanti da vivere in Cilento in estate è sicuramente quella di partecipare ad un’escursione in barca lungo la costa cilentina. I pescatori locali, che ormai si trasformati in abili skipper, accompagnano i visitatori alla scoperta di calette segrete e grotte marine, che sembrano quasi essere uscite da un romanzo d’avventura.

Tra i percorsi più suggestivi c’è quello che collega Palinuro a Marina di Camerota, passando per la Grotta del Sangue, la Cala del Cefalo e la Baia degli Infreschi. Le soste per fare il bagno in acque trasparenti, tra i diversi pesci e le rocce sommerse, sono momenti di pura felicità. E al tramonto, quando il sole si riflette sull’acqua calma del mare, il Cilento è in grado di regalare una delle sue magie più intense.

Il Cilento, in estate, è il luogo ideale per chi cerca mare e montagna, storia e natura, cibo buono e silenzi veri. È un’Italia che resiste al cambiamento e al turismo di massa, che conserva la sua anima e che accoglie i suoi viaggiatori senza stravolgersi. E che, proprio per questo, resta nel cuore di chi la incontra.