A circa 20 chilometri da Torino, Chivasso è un comune piemontese che ha tutte le carte in regola per essere un’affascinante meta turistica, sospesa tra straordinari tesori artistici, preziosi palazzi civili e meravigliose architetture religiose. Chivasso è un paese vivace che ama proporre sia ai suoi abitanti che ai suoi ospiti un ampio palinsesto di eventi e manifestazioni culturali di ogni genere: fino al 1435 capitale del Marchesato del Monferrato, oggi non è racchiusa geograficamente in quest’area, bensì viene considerata “la porta del Canavese”, un territorio di cui è tra i paesi più interessanti e popolati.
Visitare Chivasso oggi permette di coglierne l’animo antico, godendo però di un moderno presente e di un senso dell’accoglienza senza tempo.
Cosa vedere a Chivasso?
Il centro di Chivasso è arricchito di suggestivi dettagli medievali e semplicemente camminando per le sue vie si incontrano molti dei punti di interesse imperdibili della città. A partire dal Duomo di Santa Maria Assunta, realizzata su volere dei Marchesi del Monferrato: consacrato nel 1429 l’edificio è un eccellente esempio di architettura tardogotica, i cui tratti caratteristici si riconoscono sia nella facciata che in alcuni dettagli dell’imponente campanile. I suoi interni non sono meno interessanti e custodiscono molte preziose opere d’arte, tra le quali una pala del del XVI secolo opera di Defendente Ferrari.
Degne di nota in città sono anche la Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta, del XVIII secolo ed un tempo sede della Confraternita della Misericordia, ma anche la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, il cui assetto originale nasce nel 1584 su volere della Confraternita del Santissimo Nome di Gesù, ma il cui aspetto è pressoché settecentesco: in gran parte opera dell’architetto Bernardo Antonio Vittone, che firmò anche il bel campanile cilindrico che affianca l’edificio.
Tra le architetture di stampo difensivo di Chivasso spicca invece la sua Torre Ottagonale, ovvero ciò che resta del castello costruito da Guglielmo IV Marchese di Monferrato, nel XII secolo. Rimaneggiata nei secoli, oggi la parte visibile della torre svetta per una ventina di metri, ma i suoi ambienti interni non sono purtroppo visitabili.
Tra i più bei palazzi di Chivasso non si possono non citare invece il Palazzo Santa Chiara ed il Palazzo Luigi Einaudi. Palazzo Santa Chiara fu edificato come convento per le Clarisse Osservanti durante il XVIII secolo, dietro volere di Antonio Falletti di Barolo, padre gesuita. L’opera però restò incompiuta poiché eccessivamente dispendiosa ed oggigiorno l’edificio ospita il Municipio, nonché una Galleria d’Arte Contemporanea ed il Teatrino Civico, ricavato nella ex cappella del convento.
In origine Palazzo Luigi Einaudi doveva essere invece un punto di sosta per i militari, ma fu anche caserma nel corso dell’800, luogo di soggiorno dei legionari nel Risorgimento, sede del Reggimento Genio Ferrovieri nel XX secolo e caserma militare. Dal 2000 invece, dopo un intenso restauro, è il Palazzo dell’Economia e del Lavoro Luigi Einaudi: al suo interno è conservato un originale Orologio del Tempo Nuovo, che suddivide la giornata in sole 10 ore da 100 minuti l’una, una curiosità da non perdere.
Altrettanto interessante è sicuramente il Museo Clizia, ospitato sempre nel Palazzo Einaudi, il cui nome richiama quello del ceramista Mario Giani noto in arte come Clizia: oltre alle opere artistiche di Giani il sito accoglie numerose mostre temporanee e propone incontri, workshops ed eventi di diverso genere in collaborazione con creativi ed artisti di fama internazionale.
I dintorni di Chivasso
Poco fuori dal centro di Chivasso, sulle rive del Po si estende il Parco Fluviale del Bricel, un grazioso parco urbano dalla superficie di 45.000 metri quadri: è stato inaugurato nel 2003 allo scopo di restituire quest’area ai cittadini della città e renderla piacevole meta di momenti nel verde. Il suo nome deriva da quello di una tipica imbarcazione fluviale utilizzata in passato in queste zone e nei suoi confini sono ospitati numerosi esemplari di flora e fauna locale.
Sulle sponde del fiume Po si allunga anche il Canale Cavour, un corso d’acqua artificiale lungo oltre 80 chilometri e realizzato su richiesta di Camillo Benso Conte di Cavour con l’obiettivo di agevolare l’irrigazione delle colture nelle zone di Novara e Vercelli. Visitabile su prenotazione è anche l’Edificio della Presa delle Acque, imponente costruzione che attraversa in larghezza il canale e che è stata progettata dall’ingegnere Carlo Noè, direttore dei lavori nell’intera opera di canalizzazione.
Poco distante da Chivasso sorge anche il Santuario della Madonna di Loreto, fondato nel 1643 dai Padri Cappuccini: la statua lignea della Vergine Lauretana che essi portarono con sé dalla loro precedente sede conventuale è considerata miracolosa ed è ancora oggi presente sull’altare del luogo di culto.
Insomma, qualunque sia la tipologia di interesse che si desidera soddisfare con un’esplorazione di Chivasso, il comune ha di certo in serbo qualcosa di sorprendente da offrire.